Capitolo 21

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Alec uscì dalla sua stanza, strofinandosi gli occhi assonnati e si bloccò alla scena che gli si presentò davanti.
Max era seduto sopra al bancone e stava mescolando quello che Rafe, in piedi sopra ad una sedia, versava dentro ad una ciotola, mentre Magnus era ai fornelli. Che stavano combinando quei tre?
L'uomo si girò per guardare i figli e, nel farlo, vide Alec e gli sorrise. "Buongiorno Alexander! Dormito bene?" chiese, controllando poi l'impasto della ciotola.
"Ciaooo Alec!" lo salutarono in coro i bambini con i visetti sporchi di farina.
"Ehm.. buongiorno! E sì, ho dormito bene, grazie." sorrise il ragazzo, arrossendo impacciato. "Ehm.. voi?".
"Abbiamo dormito benissimo! Grazie!" gli sorrise raggiante l'uomo.
Oh per l'angelo, quel sorriso cosa non gli provocava! Il sogno era ancora così vivido nella sua mente che, ora, non riusciva neanche a guardare Magnus in faccia senza diventare rosso!
Prese un bel respiro e si avvicinò al bancone. "Uhm.. ehm.. cosa.. cosa state facendo?" chiese curioso, guardando l'impasto.
"Ti stiamo preparando la colazione!" disse sorridente Magnus, "Per ringraziarti della tua ospitalità!".
Alec si stupì del gesto. Nessuno, prima di allora, lo aveva mai fatto. Né i suoi genitori né tantomeno i fratelli. Quando viveva con questi ultimi era sempre lui a preoccuparsene, per ovvie ragioni. Jace era sempre l'ultimo a svegliarsi e Izzy.. era meglio sorvolare. Una volta era riuscita a carbonizzare perfino un semplice toast!
"Ohhh non dovevate disturbarvi!".
"Ma quale distrubo! E' il minimo! Su, su, ora siediti e permettici di coccolarti!" gli disse Magnus, prendendolo per le spalle ed obbligandolo a sedersi a tavola.
Alec arrossì istantaneamente al ricordo di cosa avevano fatto quelle mani, sul suo corpo, nel sogno. Oh per l'angelo! Doveva smetterla subito di pensare a cosa era successo o il suo viso avrebbe avuto, per tutto il tempo, quella tinta rosso ciliegia.
"Mmmm! Che profumino! Che state cucinando di buono?" chiese loro, per distrarsi.
"Ti stiamo preparando i pancakes!" gli sorrise Max, "Papino ci ha detto cosa mescolare e lui poi li cuoce! Sono buonissimisssimi! Vuoi provare?".
"Ma certo!" sorrise ai piccoli cuochi.
Alec assaggiò la frittella e dovette ammettere che era davvero buona.
"Ti piace?" chiese Rafe.
"Moltissimo!" replicò con la bocca piena, facendo sorridere di soddisfazione il trio che lo guardava pieno di aspettativa.
Stava per azzannare un altro pancake, quando suonarono alla porta. Si alzò ed andò ad aprire, corrugando la fronte. Chi poteva essere?
"Izzy!" esclamò sorpreso, quando aprì la porta.
"Ciao fratellone!" replicò la sorella, abbracciandolo di slancio.
"Cosa.. cosa ci fai qui?"
"Sono venuta a trovarti!"
"Ma sono le nove! Di domenica mattina!"
"Sì! E quindi?"
"Iz, le nove! Di domenica mattina!"
"L'hai appena detto."
"Izzy non ti sei mai svegliata alle nove di domenica mattina! Mai! Neanche quando ho avuto l'appendicite e hanno dovuto portarmi con urgenza all'ospedale. Hanno provato a svegliarti e ti sei girata dall'altra parte!"
"Uff! Sì, sì, come vuoi!" disse la ragazza, sventolando la mano con noncuranza, entrando.
Alec la bloccò con il proprio corpo. "Ehm.. dove.. dove stai andando?" chiese allarmato. Ohhh per l'angelo! Perchè, tra tutti i giorni in cui poteva venire a casa sua, sceglieva proprio quella mattina? Adesso avrebbe pensato chissà che cosa, ci avrebbe messo la mano sul fuoco!
"Beh, mi accomodo no?" disse lei, guardandolo come se fosse impazzito di colpo e avanzando verso la cucina. Si fermò di scatto quando vide che il fratello aveva ospiti. E che ospiti! "Magnus! Bambini! Ciao!!" esclamò stupita.
"Ciaooo Izzy!" le dissero i bambini.
"Buogiorno biscottino! Pancakes?" le chiese l'uomo, porgendole il piatto con le frittelle.
"Eh? Oh! Sì! Sì perchè no!" gli rispose, sorridente la ragazza. Si girò per un attimo verso Alec, lanciandogli un'occhiata interrogativa, a cui lui rispose distogliendo lo sguardo.
"Allooora.." esordì Izzy, "E' da tantissimo che non ci vediamo! Come state?" chiese allegra.
"Bene, grazie. Vorrei farti la stessa domanda, ma noto con piacere che sei sempre uno splendore, quindi la risposta sarebbe scontata!" le sorrise galante Magnus.
"Adulatore!" ridacchiò civettuola Izzy. "Sei sempre uno schianto anche tu!".
Era uno scherzo? Davvero quei due stavano flirtando davanti a lui, nella sua casa, seduti alla sua tavola, mangiando i suoi pancake? Per l'angelo, zero pudore proprio! E Izzy era anche sua sorella! Boh! Alec non aveva parole! Non trovò niente altro di meglio da fare che ingozzarsi di altre frittelle, masticando rabbioso, mentre quei due si sviolinavano complimenti stucchevoli.
"Però! Non avrei mai detto che siete tipi mattinieri! Che ci fate in giro a quest'ora?" domandò al trio.
"In che senso?" chiese Max, pasticciando con lo sciroppo d'acero.
"Beh.. siete venuti a trovare Alec no?" chiese confusa la ragazza.
"Ahhh no! Abbiamo dormito qui!" sorrise il bambino.
Gli occhi di Izzy si accesero di interesse e lanciò un'altra occhiata al fratello che, ora, stava guardando intensamente la sua tazza di caffè, mentre le sue gote iniziavano a tingersi di rosso.
"Ma davvero?" chiese Izzy, congiungendo le mani ed appoggiandoci il mento.
"Sì! Ieri siamo andati tutti insieme al museo a vedere i dinosauri, poi al parco dove abbiamo fatto un giro in barca e papà è caduto in acqua! Per fortuna c'era Alec che l'ha salvato! E' un eroe!" disse Max, con gli occhietti che brillavano di ammirazione, "Solo che poi erano tutti bagnati, così siamo venuti qui! Poi abbiamo mangiato la pizza e poi, visto che pioveva forte forte, Alec ha detto che potevamo dormire qua!".
"Ma davvero?" ripetè la ragazza, sempre più interessata.
"Sì! Io e Rafe abbiamo dormito nella tua stanza!" esclamò entusiasta il piccolo.
"E papà dove ha dormito?" chiese Izzy, guardando prima Magnus e poi Alec, che, nel frattempo, stava diventando sempre più rosso.
"Nella camera di Jace." rispose tranquillo l'uomo, sorseggiando la sua tazza di caffè ed aggrottando le sopracciglia, notando l'imbarazzo del ragazzo. Che aveva? Ok, la sorella stava chiaramente tentando di stuzzicarlo, ma non era successo assolutamente niente e non aveva senso agitarsi. Perchè, quindi, Alec stava assumendo sempre più una tinta color pomodoro?
Izzy seguì il suo sguardo e guardò curiosa il viso del fratello. Alec era in uno stato pietoso e questo fece pensare ad Izzy che era accaduto qualcosa. Ma cosa? Doveva assolutamente scoprirlo!
Magnus guardò l'orologio. "Ok biscottini! E' ora di andare! Abbiamo disturbato Alexander anche troppo."
"Ma papi!! Non possiamo passare la giornata con Alec?" chiese Rafe.
"No, frittellina!" disse Magnus, alzandosi e baciandolo sulla fronte, "Io devo incontrare zio Ragnor e zio Raph ed Alexander ha di sicuro altri impegni!".
Rafe guardò Alec, sperando in una replica, ma il ragazzo continuava a fissare la sua tazza senza alzare lo sguardo.
"Oh.. ok!" sospirò triste il bambino.
"Via quel broncetto!" sorrise Magnus, accarezzandogli i capelli, "Lo vedi domani, no?".
Il bimbo annuì. Non si trattava di quello. Suo padre ed Alec non si erano baciati e questo significava che il suo piano che era andato a rotoli un'altra volta. Cavolo!

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