Capitolo 24

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"Smettila!" disse Alec, schiaffeggiandogli debolmente la mano.
"Ma voglio toccarti!" ribattè Magnus, con un sorriso biricchino.
"Magnus, ne abbiamo già parlato!" bisbigliò il ragazzo, lanciando occhiate preoccupanti al tavolo della cucina dove i bambini stavano facendo colazione, ignari di quello che era successo, neanche un'ora prima, in camera da letto del padre.
Erano stati felicissimi di trovare il ragazzo ancora lì, al loro risveglio, e, per fortuna di Alec, non fecero domande sul perchè fosse rosso come un peperone, mentre il loro papà aveva un sorriso raggiante che arrivava da un orecchio all'altro.
I due uomini avevano concordato, o meglio Alec aveva preteso, che, per il momento, il loro "avvicinamento" rimanesse una cosa privata. Se Magnus voleva gridare ai quattro venti che quel bellissimo ragazzo dagli occhi blu era finalmente suo, Alec era terrorizzato all'idea che qualcuno scoprisse quella tresca. Per l'angelo se, per esempio, l'avessero saputo i suoi fratelli, non gli avrebbero dato tregua da qui alla vecchiaia, soprattutto Izzy che l'avrebbe tempestato di domande per sapere tutti i dettagli piccanti!
"Un bacio?"
"No!"
"Una leccatina all'orecchio?"
"No!!"
"Una palpatina al sedere?"
"NO!!!"
"Uno sfioramento del pacco?"
"Provaci e ti tiro una ginocchiata all'inguine!"
"Antipatico!" disse Magnus, incrociando le braccia e mettendo il broncio.
Alec roteò gli occhi e, accertatosi che i bambini erano troppo impegnati ad inzuppare i loro biscotti nel latte per dar retta ai due adulti, gli diede un bacio velocissimo sulla guancia.
"Questo è il massimo consentito!" lo minacciò con un indice.
Magnus sorrise contento e schioccò un bacio verso la sua direzione.
"Smettila!" ripetè Alec, arrossendo e facendo ridacchiare l'uomo.
"Allora, che programmi hai per oggi?" chiese l'uomo, appoggiandosi alla cucina, vicino a lui.
Il ragazzo fece spallucce. "Dovrei andare a trovare Izzy.."
"Sei sicuro che sia una buona idea?"
"Perchè?"
"Perchè lo capirebbe subito!"
"Capirebbe che cosa?"
"Che hai fatto sesso!"
"Ma finiscila! Mica ce l'ho scritto in faccia!"
"Beh.."
"Beh cosa?" chiese allarmato Alec, specchiandosi goffamente nel vetro del forno. "Non si nota per niente!"
"Io lo capirei!"
"Lo capiresti solo perchè c'eri anche tu!"
"Ohhh sì che c'ero! E ho avuto anche un ruolo determinante!" ammiccò Magnus, "Ma non è per quello."
"Per cosa allora?"
"Beh.. si vede!"
"Da cosa?"
"Da come cammini, tanto per dirne una!" ridacchiò Magnus.
Alec arrossì imbarazzato. "Finiscila!"
"Ma me l'hai chiesto tu! E comunque non è solo per quello?"
Alec lo guardò interrogativo.
"Hai una S gigantesca che ti lampeggia in viso!" lo guardò malizioso l'uomo.
"Una S?"
"Sverginato.." gli sussurrò all'orecchio.
Il rossore del ragazzo peggiorò ulteriormente. "Ti diverti non è vero?" lo rimproverò.
"Da morire, ma lo trovo anche estremamente eccitante. Mi fa impazzire il fatto che arrossisci per un nonnulla." soffiò la voce calda dell'uomo nel suo orecchio.
I peli di Alec si rizzarono e il suo inguine di contrasse. Era dannatamente sicuro che, con quella voce, Magnus sarebbe riuscito a fargli venire un orgasmo anche senza toccarlo.
Il ragazzo si riscosse quando Max lo chiamò, proprio nel momento in cui la bocca dell'uomo si stava spostando, leggera leggera, sulla linea del suo profilo. Preso alla sprovvista, gli piantò bruscamente una mano in faccia e lo allontanò.
"Ahio!"
"Che fai papi?" chiese Rafe, guardandolo incuriosito.
"Mi rifaccio il naso, a quanto pare!" rispose l'uomo, massaggiandosi il setto nasale dolorante.
"Perchè?"
"Perchè evidentemente a qualcuno non piace!"
"A chi papi?" chiese Max, "Hai un bel naso!"
"Grazio biscottino!" sorrise, girandosi poi verso Alec e beccandosi un'altra occhiataccia da quest'ultimo.
"Ok, devo andare!" annunciò il ragazzo, dando un bacio veloce ai due bambini.
"Vengo con te! Bambini, per favore finite il vostro latte. Io torno subito! Accompagno Alexander alla porta!"
"Oook!" risposero in coro i due piccoli. "Ciaooo Alec!"
"Ciao cuccioli!" li salutò. "Guarda che non mi serve la guardia del corpo per arrivare alla porta!" sorrise Alec, rivolgendosi poi a Magnus. "Puoi tornare tranquillamente dai tuoi fi..".
Non riuscì a finire la frase, perchè l'uomo, accostato l'uscio d'ingresso, lo attirò per un bacio famelico. "Volevi andartene senza salutarmi come si deve?" gli chiese sorridendo, staccandosi appena, per poi passare a baciare il collo.
"Devo.. devo andare!"
"Non ti trattengo." sussurrò Magnus, scostandogli il lembo del collo della maglietta per succhiargli dolcemente la clavicola.
"Sto andando.."
"Vedo."
"Mi sto muovendo.."
"Ahn ahn!" disse l'uomo, passando la lingua sul succhiotto che aveva appena creato.
Alec gemette, prendendogli il viso per riportare le labbra sulle sue. Per l'angelo era drogato di quelle labbra.
Quando l'uomo interruppe il bacio, Alec era catatonico.
Magnus rise, dandogli un bacio sulla punta del naso. "Ok, è meglio che tu vada o potrei non avere abbastanza autocontrollo da evitare di sbatterti contro questo muro nel giro di due secondi!".
Il ragazzo annuì lentamente e si incamminò piano verso le scale. "Vado.."
"Vai.."
"Ok.."
"Ok.."
"Ciao.."
Magnus sorrise dolcemente. "Ciao fiorellino! Ci sentiamo più tardi?"
Alec annuì energicamente, sorrise e lo salutò con la mano, prima di correre giù per la rampa delle scale. Era felice!

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