Capitolo 2

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Marinette si era trasformata in Ladybug per cercare di contattare Chat Noir con lo yo-yo, ma il ragazzo evidentemente non era in tenuta da combattimento, perché non le arrivava alcun segnale di ricezione. Gli aveva quindi lasciato un video-messaggio chiedendogli di vedersi, poi era tornata nei panni dell'adolescente indaffarata nei compiti scolastici.

«Stai tranquilla, Marinette» disse Tikki vedendola scrivere sul quaderno con foga, calcando con la penna e lasciando solchi profondi sulle pagine retrostanti.

«La tranquillità mi sta innervosendo. E sta innervosendo Alya!» disse prendendosi la testa tra le mani. «Oggi aveva ragione a chiedersi perché Ladybug è scomparsa senza dirle nulla. Dopotutto l'ho cercata per darle il Miraculous della volpe, ha il diritto di sapere.»

Il piccolo kwami rosso si sedé sul suo astuccio. «Sì... se solo anche noi sapessimo cos'è successo.»

«Ah, quel gattaccio!» imprecò Marinette. «Ha sicuramente omesso di dirmi qualcosa! E poi...» Sbuffò e lanciò la penna sulla scrivania.

Tikki inclinò la testa di lato. «E poi?»

«Mi manca» ammise, arrossendo. Sbarrò gli occhi e si schiaffeggiò leggermente. «Ma che dico! Quell'irruente, sfacciato, sicuro di sé e... e...» Sbuffò ancora una volta, appoggiò le braccia sulla scrivania e vi nascose il viso.

Il piccolo kwami ridacchiò, poi svolazzò fino al mouse del computer e lo mosse per interrompere lo standby e mettere in mostra lo sfondo del desktop.

Marinette sollevò la testa e i suoi occhi incrociarono quelli verdi e brillanti del suo compagno di classe.

«Oh, Adrien!» sospirò col sorriso sulle labbra.

«Oggi non aveva il servizio fotografico al parco Champ de Mars?»

Marinette scattò dalla sedia e si alzò in piedi. «Mon Dieu, hai ragione! Come ho fatto a dimenticarlo?!» Prese il cellulare e chiamò subito Alya. «Magari anche lei gradirà distrarsi!»

*

«Sai, Marinette, a volte mi chiedo perché dopo mesi di convivenza scolastica tu non abbia ancora il coraggio di chiedergli di uscire!» disse Alya ridacchiando.

Erano nascoste dietro gli alberi del parco mentre Adrien era sul prato poco più in là a posare per il fotografo.

«Quant'è bello!» pigolò Marinette, gli occhi a cuore e le mani alle guance.

I capelli biondi come l'oro brillavano al vento primaverile, gli occhi verdi sembravano smeraldi lucenti e il suo sorriso...

Oh, il suo sorriso!, sospirò Marinette.

«Questa sera io e Nino usciamo. Potreste venire anche voi» le propose Alya.

Marinette sobbalzò. «Cosa?! Chi, io e A-A-Adrien?! No, no, non mi sembra il caso di di-di-disturbarvi!»

Alya sorrise e sollevò gli occhi al cielo, la sua amica balbettava ed era preda a dislessia ogni volta che parlava di e con Adrien.

«Marinette! Alya!»

Le due ragazze sgranarono gli occhi e si volsero verso il giovane modello. Adrien le stava salutando, mentre Vincent stava riponendo i suoi strumenti fotografici nelle borse.

«Adrien! M-ma che sorpresa!» esclamò Marinette uscendo dal loro nascondiglio. «Come mai qui? Cioè, no, scusa, domanda stupida! Ah-ah! Ah...» La sua risatina finta si trasformò in un lamento disperato, così Alya decise di andarle in soccorso.

«Eravamo in giro per una passeggiata!»

«Io ho appena finito» disse lui indicando il fotografo con un cenno della testa. «Niente news nel Ladyblog?» chiese poi.

MIRACULOUS - Sans toi je n'existe pasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora