Capitolo 20

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Marinette si svegliò per lo squillare insistente del suo cellulare. Impiegò qualche secondo a capire perché non fosse nel suo letto e si guardò intorno cercando Adrien nella stanza.

Tikki volò da lei e le diede il buongiorno. «Ti conviene andare a rispondere. Immagino che Alya continuerà a chiamarti finché non riuscirà a parlarti» disse lo spiritello.

Marinette si stropicciò gli occhi e fissò il cellulare sulla scrivania. «Sarebbe stato un potere comodo, quello della telecinesi» disse allungando un braccio in avanti.

Il kwami inclinò la testa di lato. «Stai imitando i Gechi?»

«I Jedi, Tikki. I Jedi.»

Lei ridacchiò. «Non funzionerà.»

Marinette lasciò cadere il braccio e continuò a fissare il telefono che non smetteva di squillare. Sollevò di nuovo la mano e disse: «Proviamo così, allora. Accio cellulare!».

Tikki scosse la testa e sbadigliò portandosi la zampetta davanti alla bocca. «Vedi troppi film» commentò.

La ragazza sbuffò, scostò la coperta e raggiunse la scrivania. Non appena prese il telefono in mano, quello smise di squillare.

«Ma lo fai apposta?!» esclamò. Crollò sulla sedia da scrivania e vide il biglietto lasciato da Adrien.

"Non volevo svegliarti. Sono tornato a casa, domani mattina devo alzarmi presto. Ti scrivo appena mi libero. A."

Marinette girò il foglietto in cerca di altro, ma il retro era lindo. «Tutto qui?»

«Più o meno» rispose Tikki. «Mi ha chiesto di Luka.»

«Che?!» esclamò.

«Gli ho detto di non preoccuparsi, ma credo sia geloso. Dovresti chiarirti con entrambi, Marinette.»

«Ho già detto ad Adrien che avrei parlato con Luka!»

Tikki la guardò con eloquenza.

Ma non l'ho ancora fatto, hai ragione...

«Non appena troverò il coraggio» aggiunse.

«Cerca di non far passare troppo tempo» le suggerì lo spiritello. «A parte questo» disse poi, «gli ho fatto trascrivere dal tuo telefono i numeri dei vostri amici di scuola. Gli ho consigliato di contattare Nino».

La ragazza spostò lo sguardo dal kwami al cellulare. «Forse Alya deve parlarmi di questo?»

Il telefono riprese a squillare proprio in quell'istante.

«Non ti resta che scoprirlo» sorrise Tikki.

Marinette rispose e subito la voce della sua amica le perforò un timpano.

«Calma, Alya! Mi sono appena svegliata!» protestò allontanando il cellulare dall'orecchio con una smorfia.

«Lo sospettavo! Non rispondi mai il sabato mattina!»

Marinette si strinse la radice del naso tra pollice e indice. «E se lo sospetti, perché mi tiri giù dal letto comunque?»

«Perché ormai è quasi mezzogiorno e poi... Ho una notizia fantastica!» squittì Alya.

«Adrien è in città.»

«Sì, questo ero certa lo sapessi. Tutto il mondo lo sa! Avrei voluto chiamarti ieri per chiederti come stavi, ma ho avuto un sacco di cose da fare sia per l'università sia per il tirocinio in redazione.»

Marinette sorrise, era contenta che la sua amica stesse riuscendo nel campo del giornalismo, senza contare che il suo Ladyblog andava a gonfie vele anche quando Ladybug non si faceva vedere troppo in giro.

MIRACULOUS - Sans toi je n'existe pasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora