Capitolo 23

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Quando nell'universo compare per la prima volta un'emozione o un'idea, essa prende la forma di un Kwami, uno spirito intangibile, una creatura astratta come la sensazione da cui nasce.

Il primo Kwami a esistere fu Tikki, lo spirito della Creazione, antico come l'universo stesso e che richiese un naturale bilanciamento: Plagg, spirito della Distruzione. A loro seguirono altri diciassette spiriti, ognuno con un'importante ruolo per mantenere l'equilibrio dell'universo. Tuttavia i Kwami non avevano il potere di interagire con altre creature e fu così che un potente mago, un uomo terrestre in grado di entrare in contatto con la dimensione intangibile degli spiriti, creò i Miraculous.

Apparentemente simili a qualunque altro gioiello, i Miraculous sono oggetti magici in grado di far comunicare Kwami e uomini, così da permettere agli spiriti di assistere le persone e aiutare i prescelti a salvaguardare il bene nel mondo.


Marinette, sdraiata a pancia in giù sul letto, si grattò la testa e voltò pagina. «Tikki, ho qualche dubbio.»

Lo spiritello a pois sedeva sulla scrivania mangiando biscotti al cioccolato sotto lo sguardo attento di Blanc.

«Sai che non posso leggere il libro, Marinette.»

«Sì, ma la mia domanda riguarda la nascita dei kwami. Tu c'eri, immagino che non ti serva il libro per rispondermi.»

Tikki condivise un biscotto col gatto bianco e disse: «Continua a leggere, magari troverai ciò che cerchi nelle pagine successive».


I Miraculous della Coccinella e del Gatto Nero vengono utilizzati in sintonia. I loro portatori hanno poteri opposti e la loro azione congiunta è spesso risultata sufficiente per sconfiggere il male. Questi due gioielli sono i più potenti dei diciannove esistenti e possederli entrambi significa avere il Potere Assoluto nelle proprie mani. Gli orecchini della Creazione e l'anello della Distruzione permettono, infatti, di esprimere un desiderio che più cambiare la realtà.


«Cambiare la realtà» ripeté Marinette.

«Mio padre li voleva per riavere mia madre con sé.»

La ragazza sobbalzò nel sentire la voce di Chat Noir venire da sopra la sua testa.

«Ti ho detto di smetterla di apparire così!» brontolò sollevando lo sguardo e vedendo il ragazzo affacciato al lucernaio.

«Veramente è da un po' che sono qui a leggere con te!» sogghignò. «Da un paio di pagine, in effetti! Ma eri così concentrata che non ho voluto distrarti, Prrrincipessa!»

Marinette scosse la testa con rassegnazione. «Scendi da lì, Chat Noir.»

Lui non se lo fece ripetere e atterrò sul letto, il materasso molleggiò sotto il suo peso.

«Che altro ti ha detto tuo padre?» gli domandò.

Il ragazzo disattivò il Miraculous così che Plagg fosse libero di raggiungere Tikki e Blanc – non prima di aver avuto la sua razione di camembert –, poi si sdraiò affianco a Marinette.

«I miei genitori amavano il Tibet, ci andavano quasi ogni anno. Quando trovarono i due Miraculous e scoprirono come funzionavano, li usarono per fare del bene, soprattutto nelle terre povere dove capitavano. Nooroo e Duusu condivisero con loro alcune informazioni, come ad esempio quella che i nostri Miraculous insieme danno un potere inimmaginabile. Si sono fidati dei loro portatori.» Si guardò l'anello e lo rigirò nel dito. «Poi mia madre morì in uno stupido incidente e mio padre... Be', il resto lo sai.»

MIRACULOUS - Sans toi je n'existe pasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora