• Capitolo 27 •

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È tempo di esami ed io, come ogni anno, non sono per niente pronta. Sono chiusa in casa da quasi quattro giorni e mi illudo di poter recuperare tutto, o quasi, il programma in una sola settimana. Sabrina ha fatto un piano di studio infallibile, così crede, ma sono sicura che non riusciremo a rispettarlo e tra una cosa e l'altra anche questa sessione gli esami li diamo alla prossima. La mia amica in questi giorni sembra assente e fin troppo pensierosa, mi ha raccontato che dopo capodanno le cose con Thomas sono un po' precipitate, ma nonostante io abbia insistito affinché mi raccontasse nei minimi particolari cosa sia successo mi ha detto che quando sarà mi racconterà tutto e siccome, a differenza sua, io so aspettare quando ne avrà voglia sarò pronta ad ascoltarla.

-Ma tu invece, non hai notizie di Rachel? –

-Sabriii ti prego, non pensavo a lei da quanto? Dieci minuti? – ride ed io con lei, mi alzo per preparare il pranzo mentre lei si accomoda sul mio divano, chi dice pranzo dice pausa – comunque no, non ho sue notizie, cioè si, mi ha dato queste due settimane per studiare, ma non l'ho più vista da capodanno, ci siamo solo sentite su whatsapp –

- Bene, ma va tutto bene quindi? – apro il frigo e come sempre è vuoto, trovo del formaggio e una confezione di prosciutto di bassa qualità.

- Dei toast andranno bene? – sono mortificata, ma se c'è una cosa che odio fare è la spesa, anche a costo di rimanere digiuna io odio andare nei supermercati, sarà che sono una fottuta asociale e ogni volta in quei posti c'è tanta gente che urla, bambini che corrono, cassiere incazzate, non tutte ma buona parte, quindi mi limito sempre a comprare il minimo necessario e scappare via, risultato: non ho mai nulla in frigo.

-Si tranquilla, dicevo quindi tutto bene? –

-Ma tutto bene cosa, Sabri? Ti dico che non la sento più, mi ha detto che le manco ma è sparita di nuovo, non c'è nulla che vada bene – m'innervosisco e me ne rendo conto, ma non sono nervosa con la mia amica, questa situazione mi destabilizza, non sapere è frustrante, sono sicura che dietro il suo silenzio ci sia il signor Salvatore ma proprio per questo motivo devo tenere profilo basso, non posso metterla nei guai.

- Si lo capisco, ma dicevo tutto bene in generale? -

- Io non ti seguo più eh! – accendo il tostapane e aspetto che si scaldi, la mia amica si alza, sposta la sedia e si accomoda, abbassa lo sguardo pensierosa e quasi mi preoccupo – Che succede? –

- Devo dirti una cosa, non so da dove iniziare, cioè si, lo so, però insomma non è una cosa semplice da spiegare – adesso si che sono preoccupata.

- Parla per favore –

Si serve un po' d'acqua e ne beve un sorso, respira profondamente e poi inizia a parlare.

-Ti ho detto che ho qualche problema con Thomas vero? – finalmente me ne sta parlando, è proprio vero che bisogna rispettare i tempi di ogni persona, devo dire che uno degli insegnamenti migliori di mia madre è stato questo, mi ha sempre ripetuto che sia in amicizia che in amore bisogna dare tempo e ora che ci ripenso forse è questo che sto facendo con i miei genitori, sto rispettando i loro tempi e probabilmente un giorno, quando saranno pronti, torneranno anche loro.

-Si, dimmi tutto – i toast sono pronti, li metto in un piatto e mi siedo anch'io

-Vedi, è successa una cosa che riguarda te...- mi soffermo un attimo a riflettere, non ricordo di aver combinato pasticci ultimamente e quindi penso che la mia amica mi stia prendendo in giro.

-Non ti sarai mica innamorata di me? - scherzo iniziando a mangiare.

-Giù non sto scherzando... - il suo tono così serio e dispiaciuto mi riporta subito con i piedi per terra -Per capodanno, Eva ha sentito delle cose, non mi chiedere cosa perché non lo so – mi si gela il sangue, sento che per un attimo il mio cuore ha smesso di battere e mi torna in mente il suo sguardo sospettoso dopo la conversazione con Rachel.

-Continua...- le dico cercando di mantenere la calma.

-Thomas mi ha detto che Eva è quasi ossessionata da te, gli ha raccontato che ha capito che tra te e la signora Salvatore c'è qualcosa che va oltre il rapporto lavorativo – prende fiato e fa fatica a continuare – io, davvero, mi dispiace è tutta colpa mia – adesso sono io a bere un sorso d'acqua, ho come la sensazione che se prima era tutto un gran casino, adesso è un grandissimo fottuto casino.

-Non c'è tempo per le scuse, c'è altro che devo sapere? –

-Si, a quanto pare Eva tende a diventare molto ossessiva nei confronti delle ragazze che le piacciono, sai la classica figlia di papà che non si da pace fino a quando non ottiene quello che vuole e il fatto che tu non le dia retta la sta mandando fuori di testa, io non so di cosa sia capace questa ragazza però, insomma, un po' mi preoccupo – mi alzo ed inizio a camminare nervosamente, faccio avanti e indietro e odio la mia casa, perché è troppo piccola, faccio due passi e devo tornare indietro, mi sento quasi un topo in gabbia, penso, penso ancora, devo chiamare Rachel? Devo chiamare Eva? Devo lasciar correre e aspettare che la situazione vada a scemare?

-Ti prego dimmi qualcosa? – avevo dimenticato Sabrina.

-Cosa devo dirti? Sto cercando di capire cosa fare, secondo te questa sarebbe in grado di andare a spifferare tutto al marito di Rachel? – ho quasi paura della risposta della mia amica.

-E' per questo che io e Thomas abbiamo litigato, mi ha detto che è meglio tenerla tranquilla ed io mi sono incazzata perché se mi avesse detto che razza di psicopatica è la sua amica non te l'avrei mai presentata –

Benissimo, adesso si che sono nella merda, cosa diavolo significa "tenerla tranquilla"?

-Ok, devo parlare con Rachel! –

Una vita senza te. •-• [LesbianLove]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora