-Ma non dovevate tornare domani sera?- Sabrina ed io camminiamo fino al locale dove abbiamo deciso di bere un drink in tranquillità per festeggiare in maniera sobria.
-Pensavo di si però è stato meglio così almeno posso stare anche con la mia amichetta!- la abbraccio ma non sono convinta di quello che sto dicendo, strada facendo le ho raccontato di me ed Eva e ad ogni domanda su Rachel ho sempre sviato -Quindi ti dicevo che forse si è incazzata, beh la capisco... ha provato a chiamarmi mille volte e mi ha mandato cinque o sei messaggi e io le ho risposto solo alle sette di sera!-
-Certo che ti stai proprio comportando da stronza con lei, non ti riconosco più- mi fermo all'improvviso, la guardo, il suo sguardo severo mi fa capire che pensa realmente quello che ha appena detto e che non si tratta di una delle sue classiche frasi senza importanza.
-Ti ho detto che stavo per dirle di interrompere questa frequentazione e comunque non stiamo insieme, ci stiamo solo conoscendo...-
-Si ma lei non fa che parlare di, con Thomas, con me...- inizio ad infastidirmi e il suo tono mi piace sempre meno, siamo quasi arrivate al locale.
-Adesso sei diventata la sua amichetta?- la mia migliore amica non accenna neanche un sorriso.
-No, è che non mi piace l'influenza che quella donna ha su di te, sembri un'altra. Avete fatto sesso?- questa domanda a brucia pelo non ci voleva, siamo ferme davanti il locale e dovremmo forse sistemare questa situazione prima di entrare.
-No, non abbiamo fatto sesso!- mento, anche se non del tutto, perché la verità è che io con Rachel non ho fatto sesso, ho fatto l'amore.
-Non ci credo e potrai anche continuare a negare ma io so la verità- mi inquieta un po' questa sua certezza sull'argomento e mi mette anche in soggezione, vorrei raccontarle tutto ma ho promesso a Rachel che non l'avrei fatto e non tradirei per nulla al mondo la sua fiducia.
La porta del locale si apre e la vedo sorridente come sempre, nel suo vestitino rosso, non posso fare a meno di pensare quanto starebbe bene addosso a Rachel, sembro quasi ossessionata da quella donna, non riesco a stare più di dieci minuti senza pensare a lei.
-Buon compleanno tesoro!- Mi abbraccia.
-Eva! Che sorpresa- ricambio l'abbraccio e lancio un'occhiataccia alla mia amica.
-Devi scegliere Giulia, questa ragazza non merita di soffrire!- mi dice sottovoce.
Entriamo e in un tavolo infondo al locale ci aspettano Simone e Thomas. Mi avvicino velocemente e li saluto, quando ci accomodiamo arriva subito una bottiglia di champagne.
-Questa la offro io!- Eva si accomoda accanto a me e mi bacia in guancia entusiasta, mi sento fuori posto, a disagio e vorrei essere ovunque tranne che in quel posto. Il cameriere riempie i calici e tutti insieme brindiamo.
-Auguri Giulia!- urlano tutti.
Tre bottiglie di champagne dopo, tutte rigorosamente offerte da Eva, siamo ancora lì. Questo sbattere in faccia la sua ricchezza inizia ad infastidirmi, abbiamo provato più volte a dirle che non era necessario spendere così tanto per una semplice serata tra amici, ma ci tiene a farmi passare una bella serata, riuscirei anche ad apprezzare il gesto se non mi stesse così addosso come sta facendo da inizio serata.
-Stasera potresti venire a dormire a casa...- mi sussurra all'orecchio mentre gli altri stanno parlando dell'ultima serie tv uscita su Netflix il giorno prima.
-Non credo che sia una buona idea, inizio ad avere la vista annebbiata- sorrido e bevo l'ultima goccia di champagne, afferra la bottiglia e riempie per l'ennesima volta il mio bicchiere.
-Meglio no?- sorride maliziosamente e mi bacia il collo, mi scanso e provo tanto fastidio, sia per il gesto che per quello che ha appena detto.
-Io comunque la inizierò quella serie!- mi intrufolo nel discorso per evitare di rispondere in maniera sgarbata ad Eva.
-Scusate ragazzi, ma stiamo per chiudere!- ci guardiamo sbalorditi e dopo qualche secondo, causa sbronza in corso, capiamo che ci sta invitando gentilmente ad andare via. Paghiamo gli ultimi bicchieri che abbiamo preso, dopo una lotta non indifferente con Eva che anche questa volta aveva deciso di trattarci da poveracci, e salutiamo il ragazzo che sta mettendo a posto i tavoli che erano già vuoti.
Nonostante le basse temperature invernali non percepiamo il freddo della stagione, è proprio vero che l'alcol fa miracoli.
-Giulia ti accompagno io!- si fa avanti Eva e io adesso devo trovare il modo per dirle di no, non dormirò con lei e domani alla prima ora questa frequentazione sarà un brutto ricordo perché non ho intenzione di andare avanti, di questa ragazza, dai modi indiscutibilmente composti, non mi piace nulla e quella che ho visto stasera ha perso anche quel minimo interesse che potevo provare per lei.
-No Eva grazie, Giulia stasera dorme da me, sai è una tradizione, per il suo compleanno dormiamo sempre insieme- Sabrina mi prende sottobraccio e aspetta che io confermi la sua bugia.
-Già è vero, lo facciamo ogni anno- Simone ci guarda sorridendo, sa anche lui che stiamo mentendo, salutiamo Eva e Thomas e ci avviamo verso l'auto del fratello della mia amica. Fanno partire delle canzoni e cantiamo divertiti, ho deciso di andare a dormire davvero da Sabrina, non stiamo insieme da troppo tempo e non vorrei che i Salvatore mi vedessero in questo stato. Simone infila la chiave e molto lentamente apre la porta, sua sorella ride e lui la rimprovera, riesce ad essere impeccabile anche da ubriaco, lei continua a ridere.
-Smettila sai che se si sveglia papà poi rompe-
La ragazza si ricompone e dopo aver preso da bere e da mangiare in cucina corriamo, nel vero senso della parola, nella sua stanza. Cerco qualcosa da farmi indossare per la notte, mi passa un pantalone dell'adidas e una maglia da casa, mi cambio velocemente e mi siedo sul letto, controllo il telefono.
3 messaggi.
"Come procede la tua serata?"
"Se bevi dimmelo che vengo a prenderti..."
"Quando pensi di rientrare?"
-Questa pensa di essere mia madre...- sussurro ma la mia amica mi sente.
-Ma con chi ce l'hai?-
Le afferro il braccio e la faccio accomodare accanto a me, le passo il telefono e lei legge i messaggi.
-Avevi ragione, sono stata a letto con lei- Sabrina si volta con uno scatto e mi fissa in silenzio per un attimo.
-Lo sapevo, cazzo!- non mi sembra l'abbia presa malissimo, anzi.
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Una vita senza te. •-• [LesbianLove]
Ficção AdolescenteGiulia ha 27 anni, studia psicologia all'università di Milano e cerca un lavoretto che possa farle mettere da parte un po' di soldi per fare il viaggio della sua vita: l'America. Trova lavoro come babysitter a casa di una famiglia americana che si...