Qualcuno stava suonando alla porta insistentemente da almeno un quarto d'ora.
In un primo momento Jungkook aveva pensato semplicemente di ignorare la cosa. Per una volta aveva lezione a un orario umano invece che alle 8 di mattina perciò, chiunque fosse, avrebbe dovuto farsene una ragione. Jungkook non avrebbe risposto.
Tuttavia il trillio non smetteva, faceva una lieve pausa a intervalli di tre per poi tornare potente e Jungkook ne aveva le tasche piene. Non ebbe altra scelta che sgusciare dal suo caldo e confortevole bozzolo di coperte e trascinarsi scalzo verso l'ingresso.
Con occhi ancora chiusi ed aspetto per nulla minaccioso, aprì la porta.
Qualcosa si abbatte sulla sua faccia. Jungkook lanciò un urlo.
"Jeon Jungkook! Cosa diavolo credevi di fare?" la cosa che aveva schiaffeggiato la sua faccia fu rimpiazzata dal volto furioso di Taehyung. Jungkook non era sicuro fosse un miglioramento.
Confuso, si stropicciò gli occhi cercando di scacciare via i rimasugli di sonno.
"Taehyung è troppo presto per le tue scenate" mugugnò ma si fece comunque da parte per farlo entrare. Non voleva di certo svegliare tutto il vicinato.
Taehyung entrò a grandi falcate chiudendosi la porta fragorosamente alle spalle
"Le mie scenate? Le mie, scenate!" continuò il suo migliore amico. Jungkook lo guardò perplesso e se possibile ciò fece arrabbiare di più Taehyung.
"Ma secondo te io parlo ai muri? Cosa ti avevo detto ieri? Non fare nulla di stupido ed ero convinto sai, cosa potevi combinare in meno di 24 ore!" Taehyung lanciò le braccia al cielo per poi prendere dalla sua tasca il suo cellulare e piantarlo sotto gli occhi di Jungkook.
"Atto vandalico al nuovo supermercato..." Jungkook lesse. Ops. Il sangue gli si gelò nelle vene.
" Io non ..." le sue mani tremarono mentre zoomava sull'articolo. Una parte di sé aveva sperato di aver sognato tutto quanti. O che comunque dormendoci sopra il tempo si sarebbe riavvolto per atto divino o qualcosa del genere.
" So che sei stato tu Kookie! Ti è andata bene che non avevano ancora installato le telecamere a circuito chiuso! Ma veramente cosa pensavi di fare?" Taehyung lo sgridò ancora una volta.
Jungkook sembrò incapace di generare una risposta sensata.
"Io...non pensavo" concluse penosamente passandosi una mano sulla faccia, preoccupato. Che il grande Jeon Jungkook si abbassasse ad ammettere che aveva toppato di brutto, era un evento che capitava una volta ogni lustro, perchè Jungkook era più cocciuto di un cammello traditore nel deserto.
La cosa sembrò ammorbidire Taehyung quasi subito, il quale, con sua grande sorpresa o forse no, lo abbracciò. Avevano un solo dannato anno di differenza ma Taehyung si comportava spesso come il fratello maggiore. Il che era ridicolo perchè Taehyung era riuscito nell'impresa di far morire un cactus. Eppure si prendeva cura di Jungkook come nessun altro.
" Sono uno scemo" Jungkook sussurrò sulla sua spalla.
"Mm, mm" Taehyung si limitò a rispondere. A volte Jungkook pensava che Taehyung fosse troppo buono. In generale. Sopratutto con lui.
In quel momento lo stomaco di entrambe brontolò.
"Su dai, mangiamo qualcosa" disse dopo un po' mettendo più distanza fisica tra i due e dandogli una dolorosa pacca sulla spalla; probabilmente era imbarazzato dal loro siparietto sentimentale. Taehyung era il tipo che ti prendeva per mano per poi riempirti di calci, tanto per bilanciare la situazione.
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Un mondo per noi due
FanfictionJungkook ha 23 anni, studia economia ed ha un lavoro part-time due volte alla settimana. Jimin ha 26 anni ed ha appena iniziato a lavorare in ufficio. Sono due persone molto diverse e non sono certo destinate a stare insieme. Hanno un tratto in com...