Jimin come sempre si svegliò cinque minuti prima della sveglia. Ancora mezzo addormentato allungò la mano verso il comodino per spegnere l'allarme prima che suonasse, dal momento era già sveglio non serviva che il trillio squarciasse la calma mattutina.
Poi, non voleva svegliare Jungkook.
Non appena aveva aperto gli occhi era stato cosciente del fatto di non trovarsi solo nel suo letto, ma di avere qualcuno raggomitolato al suo fianco. Jungkook dormiva, respirava sommessamente accoccolato addosso a lui. Jimin si girò sul fianco e andò ad accarezzargli i capelli e immediatamente il più giovane spinse sulla sua mano come faceva il suo gatto quando era in cerca di coccole.
Jimin aveva sempre saputo che c'era questo Jungkook dietro quello che si copriva di un'armatura per combattere contro il resto del mondo tutti i giorni, ma era comunque affascinante assistere alla scena dal vivo.
"Ancora cinque minuti" mormorò Jungkook senza aprire gli occhi. Jimin si sentì in colpa per averlo svegliato ma a giudicare dalla voce chiara forse Jungkook era stato sveglio da un po'.
"Puoi rimanere a letto se vuoi. Io devo prepararmi per andare a lavorare". Jimin disse gentile accarezzando i suoi capelli.
Jungkook aprì lentamente gli occhi cercando di abituarsi alla luce che filtrava dalle imposte.
Sembrava titubante, e tutta la sicurezza che aveva paventato la sera prima appariva svanita, sostituita dall'incertezza. Jimin si morse il labbro. Sapeva che sarebbe successo, eppure non era per questo più facile da accettare. Ma dopotutto chi era Jimin per sostituire di punto in bianco quello che era stato ed era ancora la ragione di vita di Jungkook?
Tuttavia quest'ultimo non distolse lo sguardo e sembrava essere sul punto di voler chiedere qualcosa. Jimin sembrò capire e decise di andare d'istinto e quando sentì le dita di Jungkook stringere la sua maglia una volta che avvicinò i loro corpi l'uno all'altro, seppe di aver fatto la scelta giusta. Jungkook sembrava adorare gli abbracci e Jimin condivideva il sentimento, dava un senso di sicurezza e di appartenenza, un concetto alieno alla gran parte dei numeri zero e per questo irresistibile.
Jimin voleva rimanere così avvinghiato almeno per un po, ma il tempo scorreva e se non si dava una mossa avrebbe veramente fatto tardi. Tuttavia quando abbassò lo sguardo su Jungkook per chiedergli di spostarsi, si rese conto che questi si era riaddormentato, il respiro fattosi di nuovo regolare e profondo. Jimin cercò di sottrarsi dall'abbraccio il più delicatamente possibile, alzandosi e stando bene attento a dare le spalle al letto, per non guardare.
Perché le cose belle facevano troppo male.
Jimin fece il suo rituale mattutino quasi meccanicamente la sua mente troppo piena di domande e pensieri. Lasciò che l'acqua gelata lo svegliasse e mentre osservava i rivoli d'acqua tracciare la sua pelle, si chiese ancora una volta, e non per la prima volta sin da quando Namjoon gli aveva raccontato la sua storia, la sua e di Seokjin, come aveva fatto il suo migliore amico a sopportare il peso di una verità tanto ingombrante come il sapere che la felicità dell'altra persona avrebbe potuto significare non stare insieme.
Quale forza, quanto amore, ci era voluto perché Seokjin agisse come aveva fatto. Aveva funzionato però. Alla fine lui e Namjoon aveva avuto il loro lieto fine. Guardò il cellulare che aveva lasciato sul ripiano del mobile in bagno. Come avrebbe voluto sapere di più visto quanto simile la loro situazione appariva, ma si era ripromesso che avrebbe aspettato fosse il suo migliore amico a parlagliene.
Jimin voleva solo fare la cosa giusta, non voleva, infatti, essere Min Yoongi. Non voleva che il suo amore diventasse qualcosa che affonda invece che elevare. Sapeva fin troppo bene come ci si sentiva a stare dall'altra parte dell'equazione e Jungkook non avrebbe mai dovuto sperimentare quello che lui aveva vissuto.
STAI LEGGENDO
Un mondo per noi due
FanfictionJungkook ha 23 anni, studia economia ed ha un lavoro part-time due volte alla settimana. Jimin ha 26 anni ed ha appena iniziato a lavorare in ufficio. Sono due persone molto diverse e non sono certo destinate a stare insieme. Hanno un tratto in com...