00.10

342 28 12
                                    

Jimin aveva sempre ammirato Namjoon.

Si erano conosciuti il primo anno di college grazie ad un lavoro di gruppo su un business plan da presentare in classe. Namjoon era intelligente, faceva discorsi risoluti ed era una di quelle persone che sembravano nascondere un mondo dietro semplici parole.

Jimin aveva conosciuto la sua anima gemella Seokjin, solo l’anno successivo, l’anno in cui Namjoon aveva abbandonato la facoltà di economia per iscriversi a una famosa scuola di composizione. Jimin era stato sorpreso allora e solo anni dopo, quando lui Namjoon e Seokjin erano diventati molto legati, Jimin aveva scoperto il perché. Seokjin non parlava volentieri della sua famiglia e delle difficoltà che avevano affrontato e sia Namjoon che Jimin rispettavano questa sua decisione.

Però anche quando non aveva saputo questi dettagli, era bastato uno sguardo a Jimin per capire che l’amore tra loro era cementato sulle battaglie vinte rimanendo l’uno al fianco dell’altro. Non importava quanto dura, quanto difficile era stata, e spesso nello sguardo perso di Seokjin Jimin aveva pensato di capire, nessuno dei due aveva pensato di mollare.

Sono anime gemelle Jimin. Tanto tempo prima Yoongi aveva detto quando Jimin aveva sollevato la questione. Yoongi non l’aveva detto come merito ma come a voler rimarcare l’inevitabilità del loro destino.

Forse era davvero così, forse le anime gemelle condividevano la buona e la cattiva sorte sempre e comunque ed era questo che rendeva i numeri due di un’altra pasta. Hanno una senso di appartenenza che noi zero non possiamo capire, si era detto Jimin.

La penosa fine della sua storia con Yoongi, e tutte le storie fallite successive, avevano cementato in Jimin la convinzione che l’amore tra numeri due fosse l’unico destinato a non fallire, tuttavia ora a distanza di anni, Jimin forse si trovava con una risposta diversa.

“Scusa Namjoon per averti disturbato” disse Jimin sulla strada di ritorno verso casa.

Namjoon era appena passato a prenderlo da Hoseok e Taehyung, sul suo volto le tracce di notti passate in bianco.

“Figurati Jimin. Ti sei fatto male, questo è il minimo. Prendilo come un ringraziamento per tutte le volte che tu mi sei venuto in soccorso durante tutti questi anni, compresa quella volta che mi sono fatto male rompendoti la porta del bagno.” ripose Namjoon sorridendo.

“Se la metti così dovrei chiederti gli interessi per tutto!” Jimin scherzò, cercando di trattenere uno sbadiglio. Non vedeva l’ora di trovarsi sotto le coperte e riposare.

“Tu e Jungkook sembrate andare d’accordo” commentò dopo un po’ Namjoon, con uno dei suoi sorrisi sornioni, quelli che facevano vedere le fossette sulle guance.

“Più o meno. Anzi oggi devo dire che è stato gentilissimo con me. Ha persino insistito per farmi visitare! Hoseok, sai il mio amico d’infanzia, è all’ultimo anno di medicina.” rispose Jimin.

“il mondo è piccolo. Appena vedi Seokjin raccontaglielo subito. Scommetto che si emozionerà più di te.” disse Namjoon con una note affettuosa nella voce. Jimin rise.

“ Si sarebbe proprio da Jin hyung” Jimin concluse.

Per un po’ nessuno disse nulla ma molte cose erano successe quella giornata e la sua storta a suo dire era la cosa meno interessante che gli fosse accaduta.

Jimin guardò dal finestrino chiedendosi se sarebbe riuscito a fare questa domanda prima di giungere a casa sua, perché aveva un’idea in mente ma solo Namjoon gliela poteva confermare.

“Namjoon io mi fido di te e se c’è qualcuno che può darmi una risposta logica quello sei tu. Lo sai che tutta questa faccenda del fidanzamento non sarebbe stata mai toccata se non fosse stato per il referendum imminente. Jungkook è fin troppo bravo perché dio solo sa cosa avrei fatto io a ventitré anni...” Jimin si fermò un attimo cercando di mettere in ordine le parole. Era da tempo passata l’ora accettabile di cena, sentiva la caviglia pulsare ed era stanco. Namjoon probabilmente lo era di più perché era nel bezzo dei preparativi di uscita di un nuovo album. Ma Jimin doveva sapere.

Un mondo per noi dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora