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𝙴𝚅𝙴𝚁𝚈𝙳𝙰𝚈 𝙵𝙸𝙻𝙻𝙸𝙴.

『𝖼𝗁𝖺𝗉𝗍𝖾𝗋 𝗍𝗐𝖾𝗇𝗍𝗒: 𝗂 𝖽𝗈𝗇'𝗍 𝗐𝖺𝗇𝗍 𝗍𝗈 𝗌𝗎𝖿𝖿𝖾𝗋 𝖺𝗇𝗒𝗆𝗈𝗋𝖾.』

Finn.

«Ma sappi che nessuno dei due ci sarà più per l'altro.» continuo, per poi andare via, sbattendo fortemente la porta.

Vado subito verso la mia camera, sperando che non ci sia né Gaten, né nessun altro, devo sfogarmi. Devo stare da solo.

Apro la porta e trovo Sophia dstesa sul mio letto.

«Puoi andare via? Ho sonno.» mento. Beh, ogni scusa è buona per farla andare via. Spero non insista, altrimenti stavolta la spedisco in Asia. E per davvero.

«Perché? Possiamo stare un po' insieme.»

«Non ne ho voglia.» si avvicina a me e mette le braccia attorno al mio collo, non può semplicemente finirla e andare via?

«Per favore?» mi guarda negli occhi, ma mi allontano da lei. Non sono affatto in vena per le smancerie. Voglio soltanto che vada via, e non mi sembra nemmeno che io chieda tanto.

«Devi andartene Sophia, non ti sopporto più. Voglio restare da solo, grazie.» alzo la voce, facendo cenno con la testa di andare via. Lei - fortunatamente - non dice più nulla, e invece va via, lasciandomi solo.

Mi siedo sul letto e tengo la testa fra le mani.

Chissà, magari se avrei fatto di meno il coglione, adesso Millie sarebbe tra le mie braccia? Magari, avremmo potuto vivere una storia limpida e genuina, e non una storia piena d'intoppi, cancellature e fogli strappati. Magari, la nostra storia sarebbe una di quelle storie di cui non ti dimentichi, ma non è così.

Ovvio che non è così, perché devo sempre essere il coglione della situazione. Chissà, se magari avessi ascoltato Jack ora sarebbe tutto apposto?

Mi alzo di scatto ed inizio a gettare oggetti dappertutto, la mia violenza rende tutta questa camera un porcile, ma - almeno - mi sono sfogato per bene.

Rimango tutto lì per terra e vado a fare una doccia. Tra poco ci saranno le olimpiadi e non voglio perderle, soprattutto perché ci saranno Gaten e Caleb a giocare, spero tanto che guadagneranno punti per la squadra di football.

Esatto, i ragazzi più valorosi vincono dei punti per arrivare ai tornei di football, i quali sono prima delle vacanze di Natale.

Esco dalla doccia e mi asciugo, per poi indossare un jeans nero ed una maglietta bianca, dopodiché indosso la giacca della squadra e le mie amate vans.

Il preside ci ha detto che nei giorni importanti - ad esempio, le olimpiadi scolastiche o le feste natalizie, pasquali etc. - possiamo vestirci come vogliamo.

Vado verso il cortile, dove hanno messo gli spalchi, e mi accomodo. I ragazzi si stanno allenando per essere preparati, sono davvero molto bravi.

Mi guardo intorno e, improvvisamente vedo Sadie che sussurra qualcosa alla Brown, tutto ciò guardando nella mia direzione. Sono un po' stranito.

Prima dice che devo uscire dalla sua vita e poi fa questo? Non posso crederci.

La rossa spinge finalmente la Brown verso di me: quest'ultima si avvicina, sembra quasi impaurita.

«Finn, volevo chiederti scusa per essere stata troppo dura, ma infondo dicevo la verità.» afferma, dopo essersi seduta affianco a me. Sembra quasi soddisfatta di questa sua frase.

«Anche io dicevo la verità.» lei mi osserva con un'espressione difficile da capire: sembra dispiaciuta e, allo stesso tempo, stranita.

La ragazza accanto a me raccoglie tutta l'aria dentro di sé, per poi buttarla fuori un secondo dopo. Come se volesse dirmi qualcosa, ma la precedo.

«E.. sai, penso che tu abbia ragione.» affermo girandomi verso di lei, mentre sul suo volto appare un'espressione interrogativa.

«Chi vorrebbe ritornare come prima? Con i tuoi disagi e le tue cose.. nah.» continuo, gli occhi della Brown diventano pieni d'odio, infatti cerca di tirarmi un ceffone dritto in faccia.

Come detto in precedenza Millie:
«Ormai sei prevedibile.» pronuncio, tenendo le mani ben strette ai suoi polsi: non permetterò che mi schiaffeggi e soprattutto non davanti ai ragazzi delle olimpiadi.

Dopotutto, un po' di giorni fa mi sono iscritto a football, cosa penseranno i ragazzi della squadra? Che mi faccio schiaffeggiare da una ragazzina? Anche no.

«E pensare che sono io la stupida, che volevo chiederti scusa e tornare come prima.» esclama con gli occhi lucidi. A questa frase mollo la presa e lei allontana le sue mani dalla mia faccia.

«Però hai ragione, chi vorrebbe mai ritornare come prima? Non voglio più soffrire per colpa tua, Wolfhard. Mi sono rotta la palle di rincorrerti continuamente. Ora la nostra distanza deve essere l'unica cosa importante.» sbotta la Brown, per poi prendere il braccio della rossa e trascinarsela via.

Beh, infondo penso che sia meglio così: come ha detto lei "siamo più tranquilli sapendoci lontani" allora, se è così, dobbiamo davvero smetterla.

Niente più stupidaggini, niente più dilemmi, niente più drammi, niente più schiaffi, ma - soprattutto - niente più Millie Bobby Brown.

✧ *:・゚✧ *:・゚✧

Spazio autrice.
heyy! contente che ho postato?
penso che questa situazione sia una delle più difficili da gestire: che dite, Finn e Millie si allontaneranno davvero l'uno con l'altra? 🤷🏽‍♀️🥀
detto questo, buonanotte! 🛌🏽♡

𝐞𝐯𝐞𝐫𝐲𝐝𝐚𝐲.     ❪ fillie ❫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora