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𝙴𝚅𝙴𝚁𝚈𝙳𝙰𝚈 𝙵𝙸𝙻𝙻𝙸𝙴.
『𝖼𝗁𝖺𝗉𝗍𝖾𝗋 𝗍𝗁𝗂𝗋𝗍𝗒𝗍𝗁𝗋𝖾𝖾: 𝗐𝗈𝗎𝗅𝖽 𝗎 𝖼𝗈𝗆𝖾 𝖺𝗍 𝗍𝗁𝖾 𝖻𝖺𝗅𝗅 𝗐𝗂𝗍𝗁 𝗆𝖾?』

15 dicembre 2020!
Finn

Mancano quattro giorni al ballo ed io ancora non ho avuto il coraggio di chiedere a Millie di accompagnarmi. Il fatto è che lei mi rende così vulnerabile e un Finn come ora non l'avevo mai visto. E non avrei mai pensato che potesse accadere.

Ma eccomi qui, impazzito per una semplice ragazza con degli occhi e delle labbra fantastiche.

«Buongiorno, Finn!» quasi urla Gaten, facendomi sobbalzare. Quando fa così mi sale l'istinto omicida.

«Tra quattro giorni c'è il ballo.» aggiunge alzando un sopracciglio. Eccolo, ora inizia.

«Non cominciare. Ho già abbastanza ansia.» mi affretto a dire, prima che lui possa ribattere qualunque cosa. Quando ci si mette, sa davvero trasmettere molta ansia, e ora ne ho già abbastanza.

«Ansia per cosa, idiota? Millie è sicuramente interessata a te, quindi non c'è nessun problema.» ribatte ovvio, per poi buttarsi a capofitto sul letto.

«E se mi dicesse di no?» sbuffo e mi gratto la nuca. Credo che ci rimarrei malissimo, è davvero l'ultima cosa che vorrei.

«Finn, ci pensi? È quello che desidera da anni ed ora ti dice di no?» afferma facendomi riflettere. Annuisco e mi alzo di scatto.

«E ora dove vai?» domanda osservando me, che mi sto preparando velocemente.

«Da Millie, mi sembra ovvio, no?» sorrido e corro via verso la porta.

«Ma è Martedì Mattina, dovevamo vedere il secondo film della saga di Harry Potter!» sono già fuori quando mi urla questa frase. Mi spiace amico, devo fare una cosa più importante di questa.

È una delle poche occasioni che ho per dimostrarle che sono cambiato, che voglio davvero ricominciare con lei dopo tre anni.

Mi è mancata, ma non lo sapevo nemmeno io.

Sono sentimenti disseppelliti quelli che provo per lei. Non sapevo nemmeno io la loro presenza, e invece c'erano. E credo che fossero lì anche da un bel po'.

Dopo davvero pochissimo sono davanti alla porta della camera di Millie, e qui inizio a camminare avanti ed indietro.

Ho così paura di quello che potrebbe essere la sua reazione, che preferisco non dirglielo affatto, ma non è una soluzione scappare dai miei problemi.

Quasi mi ricorda quando ero più piccolo e dovevo chiedere a mia madre il permesso per un nuovo gioco. Giravo per la stanza mille volte, prima di arrivare al mio obiettivo. Ma il fatto è che io non sono più un bambino e devo imparare ad affrontare le mie paure.

Batto le nocche sulla porta e attendo il sorriso di quella persona che è la più bella del mondo. Però, le mie aspettative si azzerano quando la porta viene aperta da Sophia.

«Oh, guarda chi si vede!» esclama la rossa rimanendo davanti alla porta, senza alcuna intenzione di spostarsi e farmi passare.

«C'è Millie?» ignoro minimamente ciò che dice e entro in stanza.

«Per caso la vedi? È al campo di pallavolo con Noah e Sadie.» ribatte incazzata e lanciandomi occhiatacce di fuoco.

«Senti, Sophia. So che non ti ho detto nulla riguardo a Millie, ma sapevamo entrambi che non sarebbe mai durata poi così tanto.» esclamo, subito dopo vedo i suoi occhi lucidi e la sua espressione cambiata.

«No, Finn. Perché io, al contrario di te, ci tenevo davvero a noi. Ed è una cosa che non puoi capire, perché non la proverai mai vista la tua irresponsabilità.» sbotta ancora una volta, iniziando a darmi pugni sul petto per mandarmi via.

Non avrei mai pensato che potessi far così tanto male ad una persona. Non avrei mai voluto.

Anche io ci tenevo a Sophia, ma col tempo ho capito che lei non era affatto fatta per me. E quindi ho scelto Millie, che mi fa provare un turbine di emozioni differenti quando siamo insieme.

Un po' scosso per ciò che è successo con la rossa, mi dirigo al campo di pallavolo. Ho anche preso una rosa bianca ai giardini, ne sarà felicissima, o almeno lo spero.

La vedo ridere e scherzare con i suoi amici. Quei tre sono un trio imbattibile cavolo, sono sicuro che tutti siano d'accordo con me.

Mi avvicino pian piano e, quando sono più vicino a lei l'abbraccio, dandole subito la rosa.

«Cavolo, Finn. Questa rosa è bellissima, grazie mille.» mi abbraccia sorridente, oggi è proprio di buon umore.

«Sì, Millie. Vedi, io volevo chiederti...» la tensione comincia a farsi sentire. Ecco è di questo che parlavo, turbine di emozioni. È sempre presente.

«Vorresti venire al ballo della scuola con me?» riesco finalmente a dire, aspettando con ansia - e anche tanta - la sua risposta.

«Sarebbe bellissimo.» risponde con un sorriso a trentadue denti, poi mi salta addosso stringendomi tra le sue braccia.

Quanto sei preziosa, Millie Bobby Brown.

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Spazio autrice.
buonaseraaaa, notturnii! so che vi avevo detto che avrei postato ieri, ma non ho avuto tempo. :(
cerco sempre di aggiornare e di scrivere, ma tra le pagine da studiare e quelle da completare per la scuola, non trovo mai tempo. cercherò di fare di più nel mio tempo libero!
comunque, mi spiace moltissimo per Sophia, però i nostri fillie meritavano un po' di felicità! 🥰

𝐞𝐯𝐞𝐫𝐲𝐝𝐚𝐲.     ❪ fillie ❫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora