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𝙴𝚅𝙴𝚁𝚈𝙳𝙰𝚈 𝙵𝙸𝙻𝙻𝙸𝙴.
『𝖼𝗁𝖺𝗉𝗍𝖾𝗋 𝗍𝗐𝖾𝗇𝗍𝗒 𝗇𝗂𝗇𝖾: 𝗆𝗂𝗅𝗅𝗌, 𝗂𝗌 𝗍𝗁𝖺𝗍 𝗎?』

Oggi mi sento super carica, come non mai. Sento di poter - oltre che dover - rischiare, in ogni cosa, con chiunque.

Mi sono preparata molto diversamente oggi: ho aggiunto le calze a rete, cambiato la gonna, cambiato la maglia - ora sostituita da un fantastico top che non copre totalmente la pancia - e, infine, ho sistemato per bene i capelli.

Non potrò mai dimenticare l'espressione di Sadie: «Millie.. sei tu?» mi ha chiesto, stropicciando varie volte i suoi occhi. Mi ha fatto milioni di complimenti, le ho raccontato di voler voltare pagina e lei è fiera di me.

Sono felice di avere la rossa al mio fianco, se non ci fosse stata lei non so dove sarei ora. Magari a piangere o a mangiare un gelato, a deprimermi sul mio grande e comodo letto. Ma lei m'incoraggia, ed è questo ciò che adoro di quella personcina.

Ora sono diretta in mensa, mi avvicino all'uomo del bar - prendendo prima le posate - e mi servo dei miei amati waffles.

Mi guardo intorno e vedo Finn da solo, cosa alquanto strana: non è mai capitato. Si tortura nervosamente le mani e guarda un punto fisso.

«Hei Finna.» pronuncio, sedendomi accanto a lui. Wolfhard mi osserva stranito ed inizia a squadrarmi dalla testa sin alla punta dei piedi.

È un po' imbarazzante, ma dovrò abituarmi.

«Oh cavolo.. Mills, tu sei..» balbetta leggermente e non distoglie lo sguardo dai miei occhi.

«Magnifica.» aggiunge, sorridendo lievemente. Io, invece, abbasso il capo, imbarazzata.

«Anche tu non sei da meno, nonostante tu abbia ancora il pigiama.» ridacchio, senza fare troppo caso ai suoi occhi puntati su di me. Non è che mi danno fastidio, ma spero solo che siano pensieri non troppo perversi, quelli nella sua mente.

«Dormito bene?» aggiungo, per cambiare discorso.

«Sì.» risponde, bevendo un sorso del suo fumante cappuccino.

«Ma solo perché nella stanza c'eri anche tu.» alza un sopracciglio e sorride, mentre io sono lì impalata. L'ha detto davvero? O sto sognando?

«Oh, beh. Ma eri vicino a Sophia.» ribatto con un ghigno, dando un morso ad uno dei miei waffles.

«Questo non vuol dire che io non abbia pensato a te tutta la notte.» continua, oggi è così strano e sdolcinato. Non capisco che gli prende. È così il Finn Wolfhard innamorato? Perché non ne avevo mai visto uno.

«Inoltre, credo di lasciarla.» aggiunge, lasciandomi a bocca aperta. Non ci credo. Se fossero stati tre anni fa, non avrebbe mosso nemmeno un dito per me.

«Non voglio essere la colpa di questa rottura.» alzo le mani, in segno di innocenza. Dopotutto, la colpa non è mia se a lui piaccio.

«Beh, lo sei, Brown. Cavolo se lo sei.» risponde, sempre con gli occhi puntati nei miei. Distolgo velocemente lo sguardo.

«Devo andare.» mento spudoratamente, in questo momento troppo imbarazzante per i miei gusti. Sgattaiolo via e vado in cortile, - stavolta con giubbotto, sciarpa e guanti - iniziando ad osservare l'orizzonte.

«Millie Bobby Brown, sei tu?» mi volto, vedendo Caleb Mclaughlin, non gli ho mai parlato e sembra strano che sia rivolto a me. Annuisco, dopo poco lui viene accanto a me.

«Sai, io non dovrei essere qui. E non dovrei nemmeno dirti ciò che sto per dirti.» si volta verso di me, grattandosi la nuca.

«Ovvero?» domando incuriosita al ragazzo di fronte a me. In questo momento, la tensione si espande in tutto il mio corpo. Benissimo direi.

«Finn. Lui è-»

«Innamorato di me. Lo so.» lo interrompo, facendo un lieve sorriso.

«Oh. Il fatto è che lui è strano. Non l'ho mai visto così-»

«Oh, nemmeno io.» lo interrompo nuovamente, poi lui mi guarda stranito. Mi fa accomodare su una delle panchine disposte davanti a noi.

«Ascolta, Millie. Questa mattina Finn è entrato in camera, mi ha svegliato ed ha iniziato a parlarmi di te. Mi ha detto che non sei più come prima, che sei più distante. Tu per lui sei molto importante e Finn ha paura di perderti.» spiega, ha un volto serio e mi segue in ogni reazione che ho.

«Io gli voglio bene. Faccio così per ciò che è successo tre anni fa-»

«Ma ora è cambiato.» questa volta mi interrompe lui, appoggiando una mano sulla mia spalla.

«Ti prego di ripensarci. È il mio migliore amico e non posso vederlo così. So che ha fatto molti errori, che ti ha fatto del male. Però mettiti anche nei suoi panni, sai già che quel periodo per lui è stato orribile e forse è stato anche peggio di ciò che hai passato tu.» aggiunge, facendomi aprire gli occhi.

Che stupida che sono stata, che egoista. Ho pensato soltanto a come stavo io, ai miei sentimenti, quando Finn mi chiedeva palesemente aiuto.

Bene, Millie. Ora sai cosa fare.

✧ *:・゚✧ *:・゚✧

Spazio autrice.
ehiii! era da un sacco che non aggiornavo ed eccoci un capitolo che mi piace molto. Millie si accorge che te anni fa ha commesso anche lei degli errori, che ne pensate? cosa farà millie adesso? 🙈

𝐞𝐯𝐞𝐫𝐲𝐝𝐚𝐲.     ❪ fillie ❫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora