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𝙴𝚅𝙴𝚁𝚈𝙳𝙰𝚈 𝙵𝙸𝙻𝙻𝙸𝙴.
『𝖼𝗁𝖺𝗉𝗍𝖾𝗋 𝗍𝗐𝖾𝗇𝗍𝗒 𝖿𝗈𝗎𝗋: 𝖼𝖺𝗅𝖾𝖻 𝗍𝗁𝖾 𝗐𝗂𝗌𝖾.』

Finn

«Finn!» l'urlo di Sophia rimbomba in tutto il corridoio ed io mi scollo dalla mora, la quale tira un sospiro di sollievo.

Vedo la Brown allontanarsi a passo svelto, mentre - invece - Sophia si avvicina a me. Non la sopporto più: è attaccata a me ventiquattro ore su ventiquattro e, inoltre, non si scolla mai.

«Sai... il ballo?» chiede avvicinandosi, mentre gioca con i suoi capelli.

«Sì?» chiedo incredulo.

«Ci andiamo insieme?» domanda con uno sguardo dolce, quanto lo odio. Ma sono fermo sulla mia decisione: le dirò di no.

Decido di farlo subito, ma la rossa che ho davanti non mi da nemmeno il tempo di aprire bocca che mi abbraccia.

«Grazie, grazie, grazie.» esclama, per poi sgattaiolare subito via.

È stato così veloce, e non ci sto capendo più nulla. Non ho assolutamente aperto bocca! È incredibile che si sia comportata così.

Mi dirigo in camera di Caleb: ultimamente abbiamo legato molto ed è un ragazzo così socievole e simpatico, inoltre è sempre pronto ad aiutarmi.

Busso alla porta incessantemente in attesa di qualcuno che mi apra e qualcuno lo fa, ma non è affatto chi mi aspettavo.

«Cosa ti serve, Wolfhard?» domanda stranito Noah Schnapp, posto davanti alla porta della camera del mio amico.

«Caleb, ho bisogno di lui.» affermo, dopo poco lo vedo che si sposta un po' per farmi passare.

Mi guardo attorno, ma di lui nessuna traccia.

«Dov'è?» aggiungo con aggiunta di un sospiro: non sono molto paziente.

«Arriverà tra un minuto. È andato a fare delle fotocopie per una sua amica, le servivano altri biglietti per il ballo.» dice tranquillo, per poi stendersi sul suo letto a leggere un libro.

Mi siedo sulla poltrona di Caleb, mentre intanto aspetto che arrivi.

Dopo mezz'ora, passata ad osservare il soffitto, finalmente sento la porta aprirsi: è arrivato.

Mi alzo di scatto e lui mi osserva stranito.

«Mi servono consigli.»

Un attimo dopo ci ritroviamo a passeggiare nel cortile, ormai innevato. Il Natale e il ballo si avvicinano, e ancor di più la sera in cui dovrò dormire in camera di Sophia.

«Dimmi tutto.» afferma Caleb, senza voltarsi a guardarmi, osserva quel paesaggio mozzafiato che abbiamo davanti: le montagne innevate sono lo sfondo più bello in questi giorni di dicembre.

«Non ci capisco più un cazzo.» sbottò, strappando il cappello dalla mia testa e i guanti dalle mie mani.

Ovviamente, ci siamo muniti di tanto di giubbotto, sciarpa, guanti e cappello per uscire da quella stupida struttura.

«Calmati, Finn.» pronuncia queste parole - che, pergiunta, mi fanno incalzare ancor di più- con tutta la calma del mondo.

«Come cazzo fai? Spiegamelo. Come cazzo fai?!» alzo la voce a tal punto, che ricevo una sberla dal ragazzo che ho di fianco.

«A fare cosa?» domanda non appena pensa che io mi sia calmato.

«A stare fermo, mentre che la ragazza che ami è fidanzata con uno dei tuoi migliori amici.» dopo aver visto l'espressione di Caleb, mi accorgo di esserci andato un po' pesante.

«Finn, se è felice con Gaten non posso impedirlo a nessuno dei due.» il suo sguardo e serio e intravedo un luccichio nei suoi occhi, che stronzo che sono.

Sto per aprire bocca per scusarmi, ma lui subito m'interrompe.

«Torniamo a te. Cos'è successo? E, stavolta dillo con più calma, grazie.»

«Caleb, sono in una confusione totale. Non riesco nemmeno più a capire quali sentimenti provo e per chi. Per non parlare del fatto che in questi tre anni di merda non riesco più a prendere il controllo di me stesso, le emozioni che provo agiscono di per sé.»

«Da tre anni? Perché un tempo così preciso?» domanda curioso.

«Ehm... lascia stare, non importa..» balbetto, cercando di non fare uscire nulla dalla mia bocca.

«La verità è che la mia personalità è cambiata un botto da tre fottuti anni di merda.»

«Tre anni fa eri ancora bipolare?»

«Io non sono bipo-»

«Sì, invece. A momenti mangi Millie con gli occhi, poi due secondi dopo la odi e preferisci Sophia, poi odi lei e preferisci Millie. Datti una calmata amico, non puoi avere due ragazze contemporaneamente.» questa frase mi fa riflettere parecchio. È possibile che non me ne sia mai accorto?

«E ora scommetto che tu sia qui per Sophia, vero?» aggiunge, alzando un sopracciglio

«Lei mi ha invitato al ballo, ma non mi ha dato nemmeno il tempo di risponder es,  ha finto che le avessi detto di sì, quando invece, non l'ho fatto.»

«Beh, class-»

«Caleb.» esclamo, interrompendolo.

«Sì?»

«Credo che mi piaccia Millie.»

✧ *:・゚✧ *:・゚✧

Spazio autrice.
ehi ehi ehiiii, come state?
devo dirvi che ho AMATO scrivere questo capitolo e sono mooolto contenta del risultato skskskskskskk.
Inoltre, il prossimo capitolo sarà sulla famosa "serata" in cui millie e finn dormiranno nella stessa stanza eeee, nullaaa.
Cosa pensate succederà? 😲😲

𝐞𝐯𝐞𝐫𝐲𝐝𝐚𝐲.     ❪ fillie ❫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora