Capitolo 28 - Fai tutto per il dinero, io voglio restare vero

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// Quattro giorni dopo, Milano \\

Sofia

Essendo questo l'ultimo concerto, è durato più del solito perché ha chiuso un tour intero e per questo un senso di stanchezza mi colpisce in pieno dall'inizio fino alla fine.

In questo ultimo periodo, ho un senso di indebolimento come se avessi compiuto chissà quale fatica e invece ho soltanto passato tre meravigliosi giorni in compagnia della persona a cui tengo di più. 

Il concerto si apre con Milionario, un pezzo che Cosimo ha fatto con El Micha un artista musicale di un genere diverso da quello di Cosimo, ma che ama e segue dall'età adolescenziale: il reggaeton.

Adoro questa canzone perché mi fa ballare sempre molto, ma stasera è diverso: me ne sto in disparte a cantare a bassa voce - inudibile dato il volume alto delle casse - sulle scale che Cosimo sta percorrendo continuamente tra una canzone e l'altra per cambiarsi o per bere. Ed ogni volta che passa, non ritorna sul palco senza prima avermi posato un bacio sulle labbra.

E così anche adesso che è l'ultima canzone del concerto, ma questa volta non me ne accorgo perché distratta dal solito dolore che mi stringe il petto da giorni ormai. Accenno un sorriso a Cosimo, ma non appena si gira mi alzo e cerco di arrivare al tavolo poco dietro di me su cui c'è dell'acqua fresca che sicuramente mi farà bene. 

Ad ogni minimo respiro sento il dolore stringermi ancora di più il petto e, allo stesso modo, ad ogni passo, sento i piedi più pesanti di me e, propri per questo, la mia andatura è lenta e goffa - più del solito - tanto da cogliere l'attenzione di Fabio che è lì ad aspettare il suo turno per salire sul palco e concludere, con Cosimo e tutti quelli che si sono esibiti insieme a lui, questo concerto.

''Sofia'' il suo sguardo sembra preoccupato. Perché? ''Sei così pallida... Ti senti bene?''

''Si sto bene'' poso una mano sul tavolo, finalmente arrivata al mio obiettivo. Nonostante il mio udito sia ovattato dall'alto volume della musica, riesco a sentire Cosimo chiedere ai tutti quelli che hanno partecipato a rendere il suo concerto una bomba, di salire sul palco per un saluto finale.

Poi sento una mano sul fianco.

E alla fine è tutto buio.

***

Cosimo

Siamo arrivati, non solo alla fine del concerto, ma anche alla fine del tour. Ormai è la mezza e stiamo per concludere, così tutti quelli che fino ad adesso si sono esibiti con me in feat vecchi e feat nuovi, mi raggiungono sul palco acclamati dal pubblico che batte fort emani e piedi in attesa del loro arrivo.

Con la canzone finale, tutti sono con un microfono in mano, ma Fabio non c'è... Dove cazzo è finito?

Spero ancora in un suo arrivo ad effetto, magari fingendo uno scherzo idiota e ogni volta mi giro a guardare in direzione di Sofia... Che non è più seduta a fare il tifo per me e darmi una spinta in più.

Ancora dentro di me c'è la speranza che Fabio se ne esca con una battuta o una stronzata delle sue.

Ma niente.

E ancora niente.

Così il concerto termina ed Fabio non c'è.

Delusa, amareggiato e anche un po' incazzato, torno dentro e anziché festeggiare con tutto  il team che reso possibili questo concerto stasera, mi allontano dalle quinte per chiamare Fabio.

Mi accorgo che anche Sofia non è qui e provo a chiamarla.

Nessuna risposta.

Provo a chiamare Fabio.

Squilla.

''Fabio, ma dove cazzo sei?''

''Cosimo fatti accompagnare da qualcuno e vieni qui'' il tono della sua voce è così serio che quasi mi spaventa ''Sono in ospedale''

''Cosa cazzo ci fai là? E sai dov'è Sofia? Non mi risponde al telefono''

''Cosimo'' il suo tono è così serio e pacato, nettamente in contrasto con il mio che è allarmato e chiassoso ''E' per Sofia, non sta per niente bene''

La gola mi si secca, la faccia mi si blocca e un senso di pesantezza mi invade il petto.

Senza accorgermene, la telefonata è terminata ed io sono già dentro per cercare qualcuno e raggiungere Sofia.



NOTA DELL'AUTRICE 

Il capitolo è molto breve perché adesso ne scriverò un altro che cercherò di pubblicare quanto prima.

Adesso non mi importa se il capitolo è lungo o corto, se supero le mie solite 1000 parole oppure no... Adesso c'è un messaggio - ancora implicito, ma che spero arrivi forte e chiaro - e la lunghezza non è di certo quello che conta adesso.





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