Capitolo 42 - Just running from the demons in your mind

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''L'ultima verità per Cosimo'' annuncia Gionata ''Sofia tocca a te fargli una domanda''

''Con quante donne sei stato mentre non eravamo insieme?'' adesso nella stanza è calato il silenzio più assoluto, forse perché sono troppo stanchi, forse perché sono troppo fatti o forse perché sono ubriachi...

''Perché pensi che io sia stato con qualcuna?''

''Perché ti conosco e so che non fai a meno del sesso... Mai'' Dal suo silenzio capisco di aver centrato l'obiettivo, ma continuo ''Avrai perso il conto... Almeno dimmi solo se hai fatto sesso o no''

''Si'' dice lui a bassa voce, con lo sguardo basso. 

''Okay, noi andiamo'' ci comunica Emi Lo Zio, seguito da altri. Mi preoccupo di salutare tutti, allontanandomi da Cosimo e lascio che anche lui faccia lo stesso allontanandomi dal gruppo. Un po' per lasciare i maschi da soli e anche perché non posso non pensare alle numerose ragazze con cui ha fatto sesso durante gli anni in cui non ci siamo visti o sentiti.

''Sei arrabbiata?'' le voci che prima riempivano la casa adesso sono state sostituite da un silenzio tombale e, proprio in questo silenzio, emerge la profonda voce di Cosimo.

''No'' dico senza muovermi dalla finestra a cui sono appoggiata.

Sento il sottile rumore dei suoi passi dietro di me e capisco che si sta avvicinando a me. Poi sento la sua mano sui miei fianchi, ma con - tanto - autocontrollo evito di cadere in tentazione di gettarmi tra le sue braccia.

Si appoggia alla finestra accanto a me. Mi guarda, ma io no. Continuo a guardare davanti a me, pensando al profilo Instagram che qualche giorno fa ha iniziato a seguirmi.

''Come fa di cognome Katia?''

''Quella Katia?'' chiede lui, quasi come se fosse stato colto alla sprovvista... 

''Si'' rispondo io, più sicura di quanto non sia mai stata prima. Forse è l'alcool ad avermi resa così sicura?

''Vezzani, perché?''

''Solo per essere sicura che fosse lei quella ad avermi seguito su Instagram''

''Oh merda'' sussurra lui, guardando dall'altra parte.

Dalla sua esclamazione, posso solo intuire che c'è qualcosa che non va e che non vuole farmi vedere. Così mi allontano e prendo il telefono, cerco il suo account e guardo le foto che ha pubblicato durante gli anni in cui non ci siamo visti. 

''Siamo stati insieme qualche volta'' mi dice lui mentre guarda il mio sguardo fisso e impassibile.

''Lo vedo, lo vedo'' dico scorrendo le foto che Katia ha pubblicato con didascalie alquanto esplicite.

''Com'è finita?'' gli chiedo arrivata all'ultima foto.

Nessuna risposta.

''Non è mai finita'' ipotizzo.

Nessuna risposta.

''E non hai pensato che dovessi prima finirla con lei prima di chiedermi di venire a vivere con te?''

''Non la reputo importante al punto da doverla avvisare di ciò che faccio nella mia vita''

''Forse hai ragione, ma non sembrava avere così poca importanza mentre scopavate''

Nessuna risposta.

In un gesto ben poco fine, si sfiora il cavallo dei pantaloni e mi fa ridere perché mi viene in mente di Gionata che gli ha dato una pillola di Viagra.

''Perchè ridi?'' 

''Perché ti hanno dato del Viagra''

''Che? A me?''

Giù Con Me - Guè PequenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora