Capitolo 41 - Truth or dare?

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''Apri?'' riconosco la voce di Gionata dal citofono, che sembra essere in compagnia di tutti gli altri.

Premo il pulsante per permettere loro di entrare, poi poso la cornetta del citofono e metto l'ultimo orecchino. Mi guardo allo specchio per vedere dove infilarlo (che frase ambigua) quando vedo Cosimo alle mie spalle circondarmi i fianchi mentre sento il suo profumo posizionarsi intorno a me, come se mi avvolgesse.

''Non è troppo sexy la minigonna?'' dice prendendo i lembi della gonna e tirandoli un po' più giù.

''Dici?'' chiedo ironicamente, perché so che non la gonna è corta ma non osè e il suo è solo uno dei suoi momenti di gelosia.

''Beh, da qua'' dice posizionando una mano sul gluteo ''A qui'' dice infilando una mano molto vicina alla mia intimità ''Non è molto lontano''

''Cosimo'' sussurro.

''Okay okay'' dice togliendo via le mani ''Ho capito'' è stato fin troppo veloce a leggermi nella mente che quasi mi spaventa.

Il campanello che squilla mi fa capire che i nostri ospiti sono arrivati e mi affretto ad aprire la porta ed accoglierli.

''Dopo'' mi dice Cosimo un minuto prima di aprire la porta di casa. 

Non appena la porta si spalanca, entrano un sacco di ragazzi e ragazze... Più di quante mi aspettassi, ma immagino che questi siano solo una parte degli amici che Cosimo invita quotidianamente. Molti non li conosco e non li ho mai visti, altri li ho solo visti perché sono personaggi famosi, altri li conosco virtualmente e altri li ho conosciuti tanto tempo fa (come Gionata, Elettra, Fabio). 

E' fantastico la coincidenza che tutti siano di passaggio per Lugano e abbiano pensato di passare anche solo a salutare pur di stare anche solo un minuto con Cosimo. Si vede che tr adi loro c'è un'amicizia che va oltre quelle che si vedono comunemente. La loro è più paragonabile ad una fratellanza che a dei colleghi di lavoro, dei professionisti con cui si ha un rapporto - esclusivamente - lavorativo o dei semplici amici.

''Giochiamo ad obbligo o verità?'' Propone Gionata nel bel mezzo della serata, richiamando l'attenzione di tutti i presenti.

''Non siamo un po' grandi per giocarci?'' azzardo.

''In effetti si, ma è solo un po' più diverso'' risponde lui.

''Non a caso lo chiamano Dirty Truth or Dare in America o anche Extreme Truth or Dare'' interviene Emiliano (anche conosciuto come Lo Zio).

Spiegano velocemente a me e ad altre persone come funziona questo tipo di Obbligo o Verità e mi rendo conto che in effetti non è proprio come quello che giocavo alle medie o alle superiori... E' davvero molto più dirty e extreme! Ma almeno non è infame come quelli che si facevano ai tempi. La sostanziale differenza sta nello scegliere chi voler baciare se ti capita 'bacio' o chi schiaffeggiare se ti capita 'schiaffo' (a differenza di quanto ti obbligano a baciare anche chi non vuoi).

In pratica a turno si sceglie se obbligo o verità e se la scelta ricade su 'obbligo' bisogna girare una ruota virtuale sul telefono che ha delle opzioni lascive e peccaminose. Essendo il gioco in inglese, le alternative sono scritte - ovviamente - nella stessa lingua: lick, hickey, grab, kiss, slap, rate, twer/lap. Sono poche possibilità, ma sono ripetute ognuna due volte all'interno della ruota.

''Però stabiliamo una cosa'' interviene Fabio ''Voi che state insieme'' dice guardando me e Cosimo e altre coppiette che sono qui ''Non prendetevela se le vostre compagne/compagni vengono toccati''

Annuisco tirando giù la gonna che da seduta - a terra - si alza un po' di più di quanto dovrebbe. 

''Senza esagerare però'' dice Cosimo ''E aspettatevi qualche pugno dopo''

Giù Con Me - Guè PequenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora