Capitolo 50 - These cigarettes won't stop me wondering where you are

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Sofia

"Anche se non dormiamo insieme" mi dice in piedi davanti al letto, che ha insistito avessi io "Posso darti il bacio che ti do sempre prima di dormire?"

Sorrido e gli basta per capire che il mio, ovviamente, è un si.

Si inginocchia accanto al comodino e mi sporgo verso di lui. Guardo i suoi occhi perdersi nei miei, come se ci fosse qualcosa di prezioso in essi da contemplare.

Avvicina le labbra alla mia guancia, poi mi giro verso di lui:

"Sembri spaventato dal baciarmi"

"Non lo sono..."

Mi stringo nelle spalle e si decide a posare la labbra sulle mie. Poi si alza e va via in poco tempo, meno del necessario.

Durante la notte, mi sveglio di soprassalto e fisso l'orologio sul comodino che segna le 4:37am. Mi alzo per dirigermi in cucina e vedo lo schermo del telefono illuminarsi e il braccio di Cosimo allungarsi e premere il tasto di spegnimento.

"Perché non dormi?" gli dico avvicinandomi al divano. È steso con la faccia rivolta verso il soffitto e forse, la luce del telefono, deve aver infastidito i suoi pensieri.

"Perché non lo fai nemmeno tu?"

Stringo le spalle e tiro la maglietta leggermente in giù per coprirmi. Poi gli tendo una mano, lui si alza in piedi e intreccia la mia mano alla sua.

"Dai vieni" dico tirandolo nel buio verso la camera.

"Questo è contro le regole che hai deciso prima"

"Dormi con me o no?"

Mi segue, adesso, in silenzio mentre mi faccio strada nel buio. Poi sento la sua mano tirarmi giù la maglietta e coprirmi la mutanda.

"Ci sei solo tu, di chi sei geloso ora?"

"Nessuno. L'ho fatto perché mi tenti anche solo mostrandomi il culo dalla maglietta"

"Non lo faccio apposta" dico, quasi come per giustificarmi.

"Lo so"

Arrivati in camera, si stende al suo solito posto come se non fosse successo niente ed io faccio lo stesso. Non so bene il motivo per cui gli ho chiesto di venire a dormire con me, ma se c'è una cosa che ho capito è che devo smettere di farmi domande e prendere tutto così come viene.

"Cosimo" mi decido a chiamare il suo nome e a girarmi verso di lui, che ancora non sta dormendo.

"Che c'è?"

Senza dire una parola, mi tolgo le lenzuola di dosso e di conseguenza le tolgo anche a lui.

"Che ti prende?"

Ancora senza dire nulla, mi siedo su di lui che è steso supino. Posa le mani sulle mie cosce e cerca di spingermi all'indietro.

"Sofia, non posarti lì perché se mi eccito non va a finire bene"

E, al contrario di come mi ha espressamente detto, mi siedo su di lui abbastanza da lasciare che le nostre intimità si scontrino, seppur divise da due pezzi di stoffa.

"Sofia" le sue mani ancora cercano di spostarmi, anche se progressivamente si stanno fermando e smettono di allontanarmi.

"Fammi sentire che sono tua" gli sussurro mentre poso una mano sul suo basso ventre.

Aggrotta le sopracciglia in uno sguardo interrogativo.

"Hai detto che mi ami"

"Si"

"Provamelo"

"E dovrei farlo mentre sei seduta su di me?"

"Me ne accorgo se è solo sesso o amore... Ormai ti conosco"

"E da cosa?" dice ridendo.

"Non te lo dico. E ora muoviti"

"Ho finito i preservativi quando sei partita"

"Allora facciamo tutto il resto, senza che mi entri dentro"

Così non perde tempo e ribalta la situazione spostandomi sotto di lui. Chiudo gli occhi e sento il suo respiro sul collo, le sue mani togliermi la maglietta, la sua bocca prendere tra le labbra il mio seno e farsi strada fino all'orlo degli slip.

"Okay può bastare" dopo una serie di altre 'coccole' gli chiedo di fermarsi.

Mi guarda negli occhi e allontana le mani dal mio punto G.

"Togliti i boxer"

"Hai detto che non vuoi..."

"Sei eccitato?" lo interrompo.

"Si" risponde lui.

"Quindi facciamo sesso"

"Ti ho detto già che non ho i preservativi"

"Quindi lo faremo senza"

Mi guarda con gli occhi spalancati.

"Perché questa faccia?"

Lo sento deglutire a forza.

"Sei imbarazzato. Perché?"

La lingua bagna il labbro superiore, poi torna a guardare il mio corpo pur di non guardare i miei occhi.

"Non hai mai fatto sesso senza preservativo"

"Si"

"Dai, esci prima di venire"

"Sei sicura?"

Senza rispondergli, gli abbasso i boxer e lui con un gesto fulmineo li lancia sul pavimento. Le sue spalle entrano ed escono dalla mia visuale mentre si spostano su e giù per accompagnare il movimento del bacino contro il mio.

Alla fine esce dal mio corpo, lasciandomi un profondo senso di vuoto che solo lui sa colmare.

Dopo chissà quanto tempo, si posa al mio fianco esausto. Mi avvicino a lui, che supino mi guarda anche se i suoi occhi vorrebbero chiudersi dal sonno. Mi poso su di lui, lasciando che i nostri corpi aderiscano perfettamente. La sua intimità contro la mia, le sue mani sul mio sedere, il mio seno schiacciato contro il suo petto e la mia testa nell'incavo tra la testa e la spalla.

"Dimmi qualcosa" gli dico.

"Non sei spaventata di aver fatto sesso senza precauzioni?"

"Parli di un'ipotetica gravidanza?"

"Si"

"Non credo..."

"E se così fosse?"

"Tu vuoi un figlio?"

"No... Non ora"

"Bene perché non lo avremo"

"Ma potrebbe esserci una probabilità"

"Si c'è"

"Quindi forse sei incinta"

"Smettila di dire puttanate, dormi"

Lo sento sorridere.

"Era l'ultima notte di sesso?"

Non gli rispondo. Forse lo è stata. Forse avevo bisogno di ricordarmi di tutto per pfepararmi a dimenticarlo se dovesse succedere altro con Katia.

Come andrà a finire?

Giù Con Me - Guè PequenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora