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 i don't want to fall asleep yet...


(t/n)'s pov

-si rimetterà presto?-

una voce un po scocciata di sottofondo copriva il ticchettio della macchina cardiaca che rimbombava nella stanza che dal mio punto di vista era buia, forse era perchè avevo gli occhi chiusi, ma non riuscivo ad aprirli, mi sentivo così... debole, stanca, che rimanere con gli occhi chiusi non mi dispiaceva poi così tanto.

-penso di si signora ai giornali c'è la notizia di una ragazza morta per proteggere sua figlia, ma oltre a molteplici ferite e microfratture sua figlia non ha riscontrato gravi problemi, appena si sveglierà la polizia verrà a farle delle domande, con permesso-

sentì la porta aprirsi e poi subito dopo richiudersi

sua figlia... questo vuol dire che qui... c' è... mia madre...

impossibile, dopo il casino che combinai anni fa mia madre mio padre e mio fratello avevano tagliato i rapporti con me eppure se era qui... un motivo doveva esserci, dovevo vederla

volevo vederla...

mi sforzai di aprire gli occhi più volte ma non ci riuscì , mossi un dito e sfiorai qualcosa di caldo, solo di sfuggita ma forse era la sua mano...

-sei sveglia... ho pagato io per l ospedale, rimettiti presto, io me ne vado-

disse in un sussurro le ultime parole e  io sperai con tutta me stesa che non se ne stesse andando sul serio 

ma la porta si aprì e si richiuse.

se n era andata, proprio come aveva fatto anni fa avrei voluto gridargli

-mi dispiace!! mi dispiace per tutto mamma!!-

eppure non riuscivo ad aprire la bocca

e mi sembrava che il buio si facesse ancora più fitto proprio come quando il cammini per il bosco e ti addentri verso l interno, ti sebra che gli alberi ti inghiottino e così aceva il buio con me.


sentì nuovamente male alla testa, sarà la caduta?

ma è passato tato tempo... e poi sento freddo... tanto freddo... dio mio! la testa mi sta per esplodere, voglio sveliarmi!!

sentì una voce contorta da lontano che sussurrava qualcosa, la sua voce era agghiaciante, tagliente, faceva così paura, volevo scappare via da quella voce ogni parola lettera mi procurava dolore come se fossero lame, eppure non riuscivo a fare nulla , non riuscivo ad andare via

-sOpravVIsSuta Per sbAGliO...-

sussurrava la voce tagliente da lontano

poi sempre più vicino finchè non me la sentì alle spalle e questa volta sentì qualcosa tagliarmi in due, sentì un dolore inimmaginabile, non ci sono abbastanza arole per discrivere il dolore..


sentivo la voce tornare quando finalmente, vidi la luce,

mi alzai di scatto urlando disperata, con le mani nei capelli le lacrine agli occhi e la mia macchina cardiaca che stava per impazzire

i dottori corsero nella mia stanza e gridarono qualcosa ma più gridavano più io gridavo sentivo ancora quella voce un bruciore sul fianco.

sentì ua puntura sul braccio e mano a mano la voce spariva così come il dolore

richiusi gli occhi 

non volev o andare a dormire di nuovo...


la mattina seguente ritrovi un taglio sul mo fianco più fresco rispetto agli altri, puntai tutt sull inesperienza dell infermiera che forse si era dimenticata di quella ferita


mi dimeterono dall ospedale 1 settimana dopo dall accaduta e mi prescrissero:  antidolorifici, sonniferi e ansiolitici.

e con mille pensiere in testa con le preoccupazoni in spalla me ne tornavo goffa alla mia dimora salva... credo... non sapeva che c era qualcosa che stava crescendo dentro di me...




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:)

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-A<3


the photographDove le storie prendono vita. Scoprilo ora