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(t/n)'s pov

Corsi via dal bosco a perdifiato, corsi via dalle mie paure a perdifiato e non appena varcai il confine che mi ero marcata a fuoco nella testa, quello tra il bosco e la salvezza, mi sentì più leggera e libera, come se quell'ansia fosse legata solo a quel posto e insieme alla paura non potesse abbandonarlo.

Ma questo non voleva dire che non mi potesse osservare. erano su di me, i suoi occhi coperti dalla maschera con i tratti femminili, era su di me e scrutavano ogni mia singola mossa.

-Set per l'amor di Dio vieni qui-

dissi tendendo la mano a mio figlio che se ne stava sdraiato a terra con le lacrime agli occhi cercando di mimetizzarsi con l'erba.

Mi guardò con gli occhi lucidi e il volto marcato dalle lacrime ma non parlava. Era meglio così, non volevo vedere mio figlio in quello stato ma ero sicura che una sua parola mi avrebbe fatto imbestialire.

Lo presi per mano, mi voltai un'ultima volta per vederlo, tra i rami del bosco, con le mani in tasca.

Rimasi lì immobile per qualche minuto, finchè lui non si tolse la maschera, i suoi occhi bruni mi trapassarono come mille coltelli, nonostante l'elevata distanza che ci separava e non potei fare a meno di piangere, senza sapere il perchè.

-(t/n)!!! cazzo (t/n) mi hai fatto perdere anni di vita.-

La voce di Andreas mi risvegliò dal piccolo coma che mi avevano provocato i suoi occhi, correva verso di noi, forse Sally l'aveva avvertito che qualcosa non andava.

Indossava un cappotto marroncino che gli arrivava alle ginocchia , dato che era aperto, sventolava ad ogni suo passo insieme alla sciarpa grigia che portava al collo.

Gli andai in contro insieme a Set e riuscì solo a fiondarmi tra le braccia di mio fratello, sperando di sprofondare nella sua sicurezza.

-Cosa è successo?-

mi disse dolcemente mentre mi accarezzava i capelli, sussurrai un "andiamo a casa" e lui non fece domande.

Forse vide il bosco, forse vide lui, o semplicemente aveva visto la mia faccia e aveva pensato fosse stato meglio darmi retta.

Finalmente arrivammo a casa e tutta la mia tristezza si tramutò in un baleno in una tremenda rabbia. Verso me stessa e verso Set a cui non avevo mai vietato nulla, tranne di andare in quel maledetto bosco.

Andreas si tolse il cappotto poggiandolo su una sedia mentre Set tentò di fuggire in camera sua.

-FERMO LI!-

Alle mie parole mio figlio si congelò sul posto, e tremante si girò verso di me. Mio fratello mi guardava con sguardo interrogativo della serie: "mi spieghi che cosa succede?"

-TI HO MAI VIETATO QUALCOSA SET?! TI HO CHIESTO SOLO UNA COSA: NON ENTRARE NEL BOSCO! PERCHE' NON MI ASCOLTI QUANDO PARLO? QUANTE VOLTE TE L'HO DETTO?-

Urlai contro mio figlio dando nello stesso tempo spiegazioni ad Andreas che mi guardò sorpreso.

Il pianto mischiato alle parole di mio figlio riecheggiava come una melodia assordante per tutte le stanze della casa. Era una sirena che non smetteva di suonare, mi stava scoppiando la testa.

-ADESSO BASTA! VAI IN CAMERA TUA E DOPO FORSE MANGERAI!-

Mi pentì quasi subito delle mie parole, ma avevo la testa che a momenti sarebbe esplosa, Set corse in camera e dopo fu seguitò da Andreas che prima mi aveva lanciato un'occhiata rassicurante come se volesse dire. "tranquilla, va tutto okay ci parlo io".

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