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(t/n)'s pov

parcheggiai l'auto vicino al bosco, non sarei stata in grado fisicamente di portare quel ragazzo fino al centro del bosco, così azzardai parcheggiando vicino.

Scesi dal posto del guidatore e trascinai fuori il corpo incosciente del ragazzo, diamine se era pesante. Iniziai ad arrancare nel bosco sperando non riprendesse conoscenza, ma come sempre la vita mi voltava le spalle con un enorme dito medio.

-Dove mi trovo? chi cazzo sei te?-

iniziò a dimenarsi e si liberò dalla mia presa non molto salda e si girò di scatto verso di me puntandomi il dito contro.

- tu brutta stronza! pensavo volessi farmi una pompa! non rapirmi-

iniziò ad avanzare verso di m, lo vedevo mentre raccoglieva il suo coraggio e il suo orgoglio, ingrossando le spalle e credendosi potente.

"questo non lo avevo decisamente previsto." pensai affranta tra me e me, con lo sguardo vagavo in cerca di aiuto, di una brillante idea che mi avrebbe salvato. Ma il dito medio della mia vita è sempre bello che imponente davanti a me e tutto ciò che vidi fu l'oscurità della foresta e i suoi grandi alberi.

Il ragazzo si avventò su di me con un urlo e mi tirò un forte pugno prima sulla faccia e poi allo stomaco, non avevo mai combattuto con qualcuno non avevo idea di cosa fare, il volto del ragazzo si era completamente tramutato, era così spaventoso. Mi coprì il volto colpito con una mano e lo stomaco con l'altra. Non passò tanto tempo prima che io ne ricevetti un altro in pieno volto sentendo il sangue in bocca e colare dal naso. Incontrai il freddo della terra e provai sollievo quando il suo fresco mi colpì la faccia, avevo il respiro corto e stavo ancora cercando di capire cosa stesse succedendo e cosa fare ero in una sottospecie di trans che non mi permetteva di reagire, come se avessi paura di farlo.

Il respiro affannato del ragazzo mi ricordò che il tempo nonostante io mi fermassi continuava a scorrere, vidi il sudore scorrere sulla sua fronte quando si chinò su di me e i capelli attaccarsi alla fronte, mi mise la mani al collo e inziò a stringere.

-avresti potuto provare più o meno la stessa cosa se avessi fatto la brava dall'inizio.-

disse ridacchiando.

"non farlo ripetere ti prego!" mi urlai mentalmente riuscendo finalmente ad evadere dal mio trans momentaneo, afferrai un sasso con la mano e lo sbattei violentemente sulla sua testa, il suo corpo ricadde di peso sul mio schiacciandomi, nonostante mi mancasse il respiro risi.

Lo scostai da me e gettai via il sasso quasi spaventata, sputai a terra il sangue e ricomincia a trascinarlo sta volta con meno delicatezza. Arrivai finalmente dopo 20 min al centro del bosco dove la luna, ormai alta e splendente nel cielo notturno, illuminava i tre ragazzi e l'ombra della mostruosa figura dell' operatore.

Buttai più avanti l corpo del ragazzo e rabbrividì alla presenza degli altri tre così mi  misi in disparte e mi passai una mano sotto al naso per togliere almeno un po di sangue.

Mi voltai verso Masky inconsapevolmente desiderosa di incontrare il suo sguardo, i suoi occhi marroni mi scrutavano da lontano, appoggiato ad un albero con le braccia incrociate al petto. Per un momento pensai di voler stare là accanto a lui, poi come un fulmine mi balenò il ricordo che lui era un mostro, nulla di più nulla di meno, tutto i bei ricordi con lui erano sfumati via con il vento.

-Come mai così tanto tempo?-

La voce cupa dell'operatore mi fece sobbalzare e sentì il mal di testa inondarmi il cervello. Non risposi mordendomi l'interno guancia e cercando di chiudermi sempre più in me stessa, di tutta riposta il dolere aumentò e l'operatore mi costrinse, legandomi la vita con uno dei suoi tentacoli, a mettermi dinanzi a lui incitandomi a rispondere.

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