45 - Pietro Maximoff: Running Home To You

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Ok l'universo è sbagliato ma sti cazzi, ascoltate la canzone che mi ispiro a quella, per la prima parte soprattutto.

Non so dove sono, non so da quanto sono qui, so solo che mi manchi da morire. Tutto quello che voglio fare è correre a casa da te, e per tutta la vita prometto che continuerò a correre da te.
Sento un vuoto dentro da quando mi sono perso, cerco in tutti i modi di tornare da te. Tu sei la mia luce nell'oscurità e non ho altra scelta se non quella di amarti.
Ho bisogno di te, tutte le ore, tutti i minuti perché ti amo.
Pietro.

Continuo a leggere questa lettera, ma ancora non mi capacito che Pietro non c'è più. L'ultima volta che l'ho visto mi ha salvato la vita facendosi catturare da quegli esseri schifosi per far sì che io fossi libera.
Ieri, quando abbiamo trovato la loro base Tony ha trovato anche il suo corpo e accanto la lettera. Il dolore divora la mia anima da allora, le lacrime solcano il mio viso da ore ormai, ma ancora non riesco a credere che lui non ci sia più. Tutti i baci, gli abbracci, le discussioni stupide ma soprattutto la nostra amicizia ormai tutto è svanito, portato via dal vento e dalle lacrime scarlatte. Sono qui, chiusa nella mia stanza, da troppo ormai. Tutti hanno provato a farmi uscire, anche Wanda, ma non riesco, l'unico è Pietro ma ormai non è più qui.

Ormai è passato più di un anno dalla sua scomparsa, ci siamo ripresi tutti, anche se io ci ho messo più degli altri

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Ormai è passato più di un anno dalla sua scomparsa, ci siamo ripresi tutti, anche se io ci ho messo più degli altri. Finalmente anche io sono tornata a sorridere ogni tanto e gli incubi sono spariti, sono tornata sul campo a fare il culo ai cattivi come un tempo, come facevo con il mio Pietro.
Ogni tanto mi capita di sognarlo ancora, mi dice qualche frase della lettera poi svanisce.
"Piccola siamo arrivati, dai andiamo a letto." Steve mi riscuote dai miei pensieri, mi alzo velocemente dal mio posto sul quinjet e mi dirigo all'interno della struttura. Appena arrivo in camera rileggo la lettera, mi aiuta a calmarmi dopo una missione. Dopo la lettura cado subito in un sonno profondo.

"All I want to do, is come running home to you, come running home to you."
Appena sento queste parole, questa voce, il sangue mi si gela nelle vene e apro gli occhi di scatto. Le lacrime tornano a solcare le mie guance e i singhiozzi rimbombano nella stanza.
Mai un sogno era stato così vivido, mai la sua voce mi giungeva così chiara alle orecchie. Questo è stato veramente un duro colpo che il mio amato subconscio mi ha inflitto.
"So che ormai non ci sei più, però ti prego torna, mi manchi da morire."
I singhiozzi continuano a diffondersi nella stanza senza darmi tregua finché non sento uno strano soffio di vento. Mi aiuscigo velocemente le lacrime e mi giro verso la porta.
"Chi te lo ha detto non sono già tornato??"



Non ricordo chi lo aveva richiesto, sorry, però spero ti piaccia🖤

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Non ricordo chi lo aveva richiesto, sorry, però spero ti piaccia🖤

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