Lo sguardo strafottente 3

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Chiudo la porta alle mie spalle è butto lo zaino a terra. Non ci penso due volte che sono sopra al divano accovacciata.
Il mio cellulare emette un suono. Lo prendo dalla tasca dei miei jeans e vedo la notifica. - Ora dei compiti- sbuffo alzando gli occhi. A quanto pare ne ho da fare.
Cavolo chi da i compiti il primo giorno di scuola?!
Salgo in camera mia è tolgo la poco roba che contiene il mio zainetto.
Prendo il diario è sgrano gli occhi.
-Fisica. Sul serio?-
Passata una dura mezz'ora con alzate di occhi è parole pesanti verso il prof di fisica, alla fine finisco è vedo un messaggio da parte di payton.

Da payton.
-Ricorda. 15.30 davanti scuola-
Sorrido al pensiero di poter approfondire il rapporto con le mie nuove amiche.
Non che mi dispiaccia, al contrario, sono grata a me stessa di non aver combinato nessun casino con le nuove persone che ho conosciuto.
Se non fosse stata per payton non sarei in questo momento contenta.
E all'istante la mia mente ritorna al passato. Un senso di vuoto. Dove non mi importava di nessuno e che ogni momento della mia vita non facevo che litigare e cacciarmi nei guai. Ho l'opportunità di non essere più così. Spero solo che il destino non faccia brutti scherzi.
In meno di 20 minuti mi ritrovo fuori casa con indosso dei pantaloncini corti. Fa ancora caldo ed è la cosa che non sopporto.
Da lontano riesco ad intravedere tre ragazze che ridono e si divertono.
Mi salutano prima che potessi emettere un solo fiato.

-Sei pronta  a conoscere il nostro posto preferito?- vaga con le mani viola.
-Si- inarco le sopracciglia curiosa.
Arrivate alla fine del nostro percorso,noto  un locale molto grande,con una scritta gigantesca.
Dall'interno del locale vedo tavoli  rotondi e trasparenti è un insegna sulla parete destra con scritto Benvenuti.

-Chi si rivede!- Afferma un ragazzo dietro al bancone.
-Avete portato un'amica- Il ragazzo sposta il suo sguardo da loro a me.

-Nicole, questo è Endy-
-Un nostro conoscente- aggiunge pay.

-Piacere mio.Da tanto che non portate belle ragazze-continua Endy.

-Grazie- dissi e un secondo dopo mi fece l'occhiolino.

-Cosa volete ragazze?-

-Ordiniamo sempre la stessa cosa biondino- alza gli occhi ele.
-Te Nicole cosa prendi?-

-Una lattina di coca-

Ci mettiamo sedute in fondo e dopo un minuto arrivano le nostre ordinazioni.

-Sei una persona che non beve vero?- beve un sorso della sua birra è non faccio a meno di pensare nuovamente al mio passato.

-Già- mi irrigidisco per un secondo.
Pay mi guarda con aria interrogativa ma in men che non si dica si presenta il ragazzo strafottente.

-Pay c'è Colin- avvisa viola.
Questa è la seconda volta che dicono questa frase,prima Travis è adesso lei. Non capisco la connessione tra loro due. Ed mi incuriosisce il doppio.
Sono sempre stata una persona che non riesce a farsi i cavoli propri.
So che è un vizio ma non ne posso fare a meno.
Lui e il suo gruppetto raggiungono un tavolo vicino a dove ci troviamo noi.
Devo spuntare la sagoma pure dei tre ragazzi conosciuti solo poche ore fa.
Ed la cosa si fa più interessante.

-Sono amici?- punto il mio sguardo verso l'obbiettivo.
-Una specie- disse con tono Soave vi.

Uno affianco a Colin gli sussurra qualcosa all'orecchio e porta il suo sguardo verso di me. Mi sta mettendo in soggezione ma lo guardo pure io senza muovermi.
Tutto il gruppetto si avvicina verso la nostra direzione.
<Idiota perchè stai venendo qua? > dico tra me e me.

-Sei quella nuova vero? Ti sei scordata di quello chi mi hai detto vero NANA?- Ride è i suoi amici fanno lo stesso.
Le ragazze mi chiedono spiegazioni. Ma cosa potrei rispondere.

-Ohh Ragazze sentite uno strano ronzio nell'aria,forse è una mosca che ci sta rompendo- le guardo con un sorriso  è la risata ipocrita della sua gang smette di ridere.

-Sei sorda?-Continua lui senza ricevere risposta.
Payton e le altre sono divertite da questa situazione. Allo stesso tempo pure io.

-Ma sei scema vero!- pay cerca di controbattere ma la fermo subito.

-Tu invece? Non mi pari Michelangelo o Gesù. Quindi le tue parole non mi toccano manco all'unghia dei piedi.-
-Ah questa scema che vedi non avrà problemi a farti fare una figura davanti al tuo gruppo-continuo con tutta la tranquillità del mondo.

-Con la tua altezza sarà improbabile- fa un mezzo sorriso.

-Te restarci convinto che è l'unica cosa che ti rimane. Addio-  dissi facendo il segno di andarsene dal tavolo.
Vi comincia a ridere e poco dopo pure le altre.

-Dai andiamo-disse  Aaron verso il suo amico.

-Non finisce qua- si avvina al mio orecchio.
Lo guardo.

-Ne sei sicuro?- alzo un sopracciglio. Mentre lui mi fulmina con lo sguardo.

Noi e nessun altro (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora