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Dopo che la preside c'è l'ho disse,dovetti chiamare le ragazze con mio grandissimo dispiacere.

Quindi adesso sono in una classe qualsiasi seduta in una sedia a pensare a  tutte le cose che mi siano successe per ora a scuola,e a quanto devo sopportare Colin per altre 2 ore. Come se non peggiorasse la situazione,le nuvole stanno diventando grigie nel cielo.

"Ehi sei pronta ha stare con un figo?!" 
La porta si spalanca  così rapidamente che mi è venuto un piccolo infarto cardiaco.
"Magari" dico tutta indifferente dopo essermi ripresa.
"Lo dico  perchè i fatti lo dimostrano." Fa muovere i suoi pettorali.
"Quali fatti,perchè io sto vedendo solo una persona insopportabile davanti a me,e la sottoscritta in questo momento invece di stare qua,dovrebbe stare con le sue amiche"
Inizia ha ridere,ecco con cui devo stare per due ore,con un pagliaccio!
Entra la preside,accompagnata dalla bidella della scuola,e mi alzo in piedi.
" Seguitemi grazie" dice è la seguiamo fuori,la quale ci dice quale aule dobbiamo pulire,mentre la bidella ci da il carello dove ci sono le cose che ci serviranno.
"In tutto sono 10 aule" dice la signora.
In male in peggio!

Colpa tua, gli hai dato uno schiaffo e queste sono le conseguenze.
Se lo è meritato.
Appunto. Allora problemi tuoi.
Si era preso gioco di me.
Ma guarda dove ti ha portato.
Perchè mi rinfacci qualsiasi cosa faccia?
Perchè voglio che ragioni.Non puoi picchiare sempre.
Perchè? E divertente, e poi l'ho fatto per un motivo.
Ti dovevi trattenere.Guarda dove ci hai portato,ha pulire aule.
Tanto il lavoro lo faccio io, mica tu coscienza deficiente.
Lo sai che siamo la stessa persona vero?
Si.
Quindi ti sei insultata da sola.
Cavolo.

La preside è la bidella se ne vanno,mentre io inspiro ed espiro per non esplodere da un momento all'altro.
Io e Colin entriamo dove stavamo prima, perchè sarà la prima che puliremo.
Appena entriamo,lui si siede sopra la cattedra dell'insegnante con in mano il suo cellulare.

"Tu fai tutto e io ti guardo" dice è io mi acciglio,sicuramente io non farò niente da sola,lui dovrà aiutarmi si o si.
"Colin alza le chiappe è pulisci che non voglio perdere altro tempo"
"Avrai l'opportunità del mio sguardo su di te, non ha tutte è concesso" è impossibile andare d'accordo con lui.

"Oh cavolo, sono lusingata, ma se non vieni subito, qualcosa succederà ai tuoi gioielli o  almeno se ci sono,anche se è improbabile"  affermo con tutta l'arroganza che ho in corpo.

"Pensi tanto di essere migliore degli altri,ma in fondo so che tu mi vorresti" si alza è viene davanti a me,difficile guardarlo,perchè è il triplo più alto.
Sono diventata rossa dalla rabbia.

"Stai parlando di me,o delle ragazze che ti sei fatto?! Perchè io sinceramente non ti voglio" si avvicina un po' di più.
"Sicura? Sai abbiamo tanto tempo" mi fa l'occhiolino.
"Si appunto,abbiamo tanto tempo per pulire" preciso è continuo.
"Solo non capisco perchè non riesci ha guardare in modo diverso una donna,guarda che non è un giocattolo"
"Come no! In fondo volete solo una cosa"
Questo è matto.Come può pensare tutte quelle cose.
"Sono stufa delle tue critinate, se lo pensi davvero, sei proprio in una strada diversa" si allontana è finalmente iniziamo a pulire tutte le aule,lo ignoro per il resto delle ore.
_

"Hai finito di fare il gioco del silenzio o pure no?" Dice,mentre sistemo l'ultimo banco.

"Se non parli,sei stupida"
"Pensa quello che vuoi,non ho intenzione di parlare con te" 
"Ma, mi hai parlato adesso!" Sorride.
"Ti ho rivolto la parola solo per informarti che non mi interessa di cosa pensi."
" Lo stai rifacendo, mi stai parlando"
Si mette ha ridere.STRONZO.
Viene verso di me,con passo preciso. Io cerco di indietreggiare,ma finisco contro un muro. Perfetto!! Dai facciamo venire adesso anche Babbo natale! L'ironia non fa per me.
Afferra le mie mani  in modo che io non mi possa liberare,ma non mi fa male,le tiene tra le sue.
Ma adesso cosa gli prende! E andato in tilt!
"Togli le mani dalle mie" dico con voce severa.
" No" mi guarda dritta negli occhi,come se grazie ad esso potesse leggermi dentro.

"Cosa vuoi da me, imbecille?"
"Voglio te" cosa?
" Si, perché ti vuoi divertire è ovvio"
"Quindi?"  il collo mi sta facendo male per quanto devo guardarlo dall'alto.
"Levati"  
"No"   
"Si e subito"  
"Se no che mi fai, sentiamo?"  ride.
"Ti darò un calcio nelle ciliegine"  mi guarda intensamente con i suoi occhi verdi.
Mi guarda le labbra e in un certo senso ho paura di cosa potrebbe fare.

" Voglio baciarti"  spero che stia scherzando.
"Bacia tua madre"
"Tutte vogliono baciarmi,perchè tu no?"   
"Perchè dovrei farlo?"
"Io piaccio a tutte" 
"Bhe ti sbagli, a me no" ad un tratto sentiamo che qualcuno entra. È la preside.
Diavolo!

Noi e nessun altro (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora