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Non riesco ha decidere se è stato sbagliato andarci o perchè ancora non sono scappata a gambe levate?! Due domande impossibile da rispondere anche perchè mi ritrovo esattamente davanti con le mani che tremano.
Se non entri ti costringo con le forze!
Ok, sta calma..stupida coscienza!
Entro,oltrepassando dei tipi alquanto strani che mi fanno venire un brivido di paura.

"Sono qui" vedo Colin da lontano che sta alzando il braccio segnalandomi la sua posizione.
"Tu!" Guardo alla mia sinistra e vedo che è il ragazzo che serve i clienti.
"Ciao" dico è lui mi sorride.
"Oggi tutta sola?" Mi domanda.
"No,devo raggiungere una persona" dico è vedo dritto a me che Colin sembra parecchio frustato. Il ragazzo guarda anch'esso dalla mia parte.
"Lo vedo,vuoi che ti porti qualcosa?" Sentenzia.
"No grazie,vado..ci si vede"
"Ci si vede"
Raggiungo con passo decisivo il tavolo.
 "Perchè parlavi con lui?"
"Che vuoi?" mi siedo davanti a lui è sento i suoi occhi puntati su di me,ignorando la sua domanda.
"Piccola  sta calma, voglio solo parlare" 
"Non chiamarmi in quel modo" sbuffo. Odio essere chiamata così.
"Che caratterino.Mi piace" quindi gli piace che sia così? Ammazza!
"Allora?" Spero solo che mi debba dire qualcosa di importante per avermi fatto uscire da casa.
"Ti andrebbe di uscire con me, domani?"  questo è proprio fuori di testa,pensa veramente che sia stupida?
"No, posso andare?" 
"Non accetto un no come risposta"  non molla mai.
"Bhe è il tuo il giorno fortunato,c'è per tutti una prima volta,bella per te e poi mi sono ricordata che ho un impegno,ma tanto è inutile che te lo dica" dico ironica.Per un momento rimane deluso? Nah sicuramente sta pensando a come prendermi in giro.
"Cosa devi fare?"  ma sono con un detective per caso...
"Non sono affari tuoi"  dico con tutta la calma che ho in corpo.
"Allora?"  vabbè,meglio che glielo dica così non mi rompe.
"Esco con le ragazze ha fare shopping, contento?"  la mia calma non potrà durare ancora per molto.
"Annulla l'uscita" sicuramente non lo farei mai.
"No, venerdì andremo ad una festa"  
"Che?!"
" Si..ci andremo,tanto non è una novità riguardo la festa ne parlano tutti a scuola è poi è di un tuo amico"
"Tu non andrai"dice serio.
"Non darmi ordini" Non può comandare la mia vita.

" Non ci vai punto" 
"La smetti di comandarmi a bacchetta?"
"E tu non smetti mai di alzare gli occhi al cielo?"  veramente?!
"Vabbè ..sto parlando con un ragazzino, me ne vado ciao" mi alzo.
"Tu non ci vai alla festa" 
 "Di certo non ti ascolterò"
"E pericoloso"  dice ad un tratto.
 "E più pericolo stare con te, e poi non andrò sola."
"Ragazzina stai superando i limiti"
"Quali?Sentiamo" so che non dovrei rispondere,ma è più forte di me.
"Non fare la difficile, tanto prima o poi anche tu cascherai"  minchia,che bambino!
"Se ti fa felice pensarlo" 
Cammino verso l'uscita ed ispiro l'aria con calma.
Quanto lo odio.
Non dire così.
Cosi come? E la verità.
Sai che infondo vuoi scoprire cosa nasconde.
Non voglio scoprire proprio niente di lui.
Stai mentendo.
Invece no.
Ricorda che sono la tua coscienza, siamo la stessa persona, io so sempre tutto.
Quindi saprai che non mi interessa.
Sei impossibile.
Grazie.

_

Prima o poi sarebbe arrivato giovedì,è difficile da comprendere. Il giorno che dovrò vedere il cretino.

Mi alzo dal letto. SUDATA, SPAVENTATA.
Al punto del non accorgermi che la mia faccia è ricoperta di lacrime.
Mi sento così fragile.Non voglio sentirmi così.Non più.

Smetto di piangere e penso all'incubo.

No, per favore..non farmi del male.
Si ripete nella mia testa finché la porta si spalanca è mia madre  mi vede con un aria triste e so anche il motivo.
"La colazione è pronta" dice con voce bassa è scende di sotto,lasciandomi là da sola.
Mi faccio subito una doccia e metto le prime cose che trovo nell'armadio,che sarebbe un paglio di leggings è una maglietta bianca della Levis  lunga fino a metà coscia,entro di nuovo in bagno è metto solo molto mascara è mi asciugo i capelli bagnati,però questa volta lasciandoli al naturale. Entro in cucina è prendo direttamente una mela, perchè non faccio in tempo a mangiare le cose che mi ha preparato mia madre. Vado in salotto è prendo subito lo zaino ed esco.

_

Dopo aver salutato le ragazze è Travis entro in classe è vedo Colin che mi raggiunge nel mio banco in fondo,lasciando a bocca aperta Alyssa che stava per baciarlo sulla guancia è si gira verso di me fulminandomi. Cosa ho fatto adesso! Vi ricordate quando avevo parlato del mio piatto al sugo che era finito sopra la maglietta di quella ragazza? Bhe lei è una delle sue perfide amiche che non sopporto.

"Ciao NANA"  
"Basta oggi non è gionata poi non avrei problemi ad darti un altro pugno"  
"Oggi con la luna storta"  mi dice è si siede affianco a me.
"Beh tu no?" non ho la minima voglia di ascoltare la lezione è non ho la voglia di ascoltare lui.
"Sei sempre antipatica?" Dice serio.
"Scusami! Ti aspetti che ti risponda felice?!"
"Sei proprio cogliona allora"   gli tiro un piccolo schiaffo,gli avevo avvertito che non era giornata è peggiora solo la situazione con la sua presenza non gradita dalla sottoscritta.

" Evans e Anderson in presidenza, SUBITO"   ci mancava pure che il prof entrasse nel momento giusto. Oggi sono tutti contro di me vedo.
" Prof non  voglio discutere per niente, stavamo solo scherzando  santo cielo" dico la prima cosa al volo e sforzo un sorriso.
"Non si rivolga ad un prof in questo modo,CHIARO, tutti e due in presidenza, se no, la sospensione"  mi ripeto a me stessa che è vecchiaia che subiscono tutti i nostri professori.

" Prof non rompa le palle" interviene Colin,rimango con la bocca aperta.Ci può costare la sospensione è lui fa così?Il prof diventa un pomodoro in faccia è grida.
"FUORI DA QUI."
Appena fuori Colin sbuffa.
"Che ti salta in mente!" 
"Prego"  Dio mio,oggi morirò di certo.
Camminiamo muti verso in presidenza è la voglia di ucciderlo è elevata. Ci sediamo ad aspettare fuori dall'ufficio.

" Anderson...Evans, potete entrare"  dice la segretaria con tutta serenità. Fortunata lei,vorrei almeno io avercelo della serenità.

"Il prof mi ha detto tutto,dello schiaffo.." mi guarda con i suoi occhi azzurri la preside, continuando  " è del vostro comportamento nei suoi confronti" dice portando il suo sguardo da me alla persona al mio fianco.
Mette le mani incrociate è ci guarda attentamente,mette quasi ansia.

"Rimarrete per un intera settimana ha  lavorare dopo scuola un'ora, ha pulire le classi"  non è possibile.

" Insieme, sono stata Chiara?" 
Diciamo in coro di si.

Che palleeeee!!!.

" Ah e un ultima cosa, cominciando da oggi è per questa volta si faranno due ore" è con le mani ci fa segno di ritirarci.
Non si può assolutamente fare,io con Colin per due ore intere è come stare al manicomio..peggio..essere condannati all'ergastolo.

Noi e nessun altro (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora