I gemiti della ragazza sono amplificati grazie alle cuffiette che Colton si è infilzato nelle orecchie con cattiveria. Ha il terrore che qualcuno possa entrare in camera e scoprire ciò che sta facendo, e non ha affatto intenzione di farsi beccare con le mani nelle mutande: una attorno alla sua erezione e l'altra a stimolare i testicoli.
Socchiude le labbra e fa uscire un ansimo, il piacere lo pervade, l'eccitazione risale fino alla gola e lo manda fuori di testa. Non riesce a ragionare in quei momenti: esistono solo le dita che si muovono frenetiche sul sesso e che gli donano sempre di più.
La pubertà è proprio una scocciatura, lo pensa ormai da tutta l'estate. Poteva aspettare ancora un po' a spalancare le porte all'adolescenza: il corpo inizia a ragionare per conto proprio, qualsiasi input proveniente dall'esterno è sufficiente a far alzare il livello di ormoni...
E non solo quello.
Perciò deve prestare attenzione all'orario segnato nell'angolo in basso a destra del monitor, rimpicciolendo di tanto in tanto la dimensione del video a luci rosse, nella speranza che manchi ancora molto prima del rientro di sua madre dal lavoro.
D'improvviso sente vibrare la coscia e anche quello gli trasmette una punta di piacere, ma è soltanto un messaggio sul cellulare da parte di Willis, il suo migliore amico da tutta la vita. Decide di aspettare a rispondere, non sarà nulla d'importante. Non importante quanto l'orgasmo che sta per giungere.
La donna nel video continua a mugugnare versi incontrollati, esagerati, ma a Colton non può interessare, vuole solo godere e farlo al massimo fino all'ultimo secondo. L'uomo che la penetra è rude. Colton si ritrova a osservare il suo fisico palestrato e i peli attorno al pube, poi torna con lo sguardo sul seno di lei fino a quando gli occhi non gli diventano appannati. Il piacere esplode l'attimo dopo, sporcandogli l'addome.
Rilassa ogni singolo muscolo, sprofonda con la chioma nera nel cuscino e prende grossi respiri. I sensi si placano, mentre le pareti acquisiscono di nuovo il loro colore, il letto la sua morbidezza e la mano destra risulta appiccicosa. Porta l'altra tra i capelli, la sbatte sul materasso e si rende subito conto di qualcosa di viscido.
«Merda... merda...»
Sposta velocemente il computer da sopra le gambe, si toglie le cuffiette e si accorge dello sperma sul lenzuolo. Osserva l'ora: ha ancora tempo per rimediare. Afferra il rotolo di carta sul comodino, si pulisce la pancia, si alza frenetico e recupera dal bagno uno straccetto imbevuto d'acqua, cominciando a strofinar via la macchia del suo peccato da adolescente in preda alla lussuria.
Dopo aver sistemato la stanza e il proprio corpo, si ributta sul materasso. Esce dal sito porno e cancella la cronologia, così com'è solito fare ogni singolo giorno, e una volta che ha cancellato tutte le prove può finalmente dedicarsi a Willis, ormai acquietato dall'orgasmo.
"Mamma e papà partono in anticipo. Vieni a dormire da me?"
Colton sorride, voglioso di farsi una bella partita ai videogiochi assieme al suo scarso amico. Potranno stare svegli tutta la notte senza che nessuno dirà loro niente, cos'altro vuole di più? Risponde di sì senza neanche chiedere il permesso ai genitori, tanto sa già che lo porteranno da Willis senza discutere.
È sempre stato così. Non sa da quanti anni precisi le loro famiglie sono amiche, ma sa che sua mamma, Cynthia, e la mamma di Willis, Barbara, andavano all'università insieme. È sicuro che anche la sua amicizia con Willis non finirà mai. Ha soltanto tredici anni, ma è l'unica certezza che ha nella vita: Willis è più di un fratello per lui e tale rimarrà per sempre.
Si gratta lo stomaco, giocando con i bordi della maglia, e avverte di nuovo un pizzicore in mezzo alle gambe. Chiude gli occhi e cerca di non farci caso, ormai non c'è più tempo.
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Desiderio Carnale
General Fiction[Completa - Gay/BoyxBoy] Colton sta passando uno dei momenti più difficili nella vita di qualsiasi persona: la pubertà. Oltre ai cambiamenti del corpo, deve fare i conti anche con sentimenti, reazioni e desideri mai provati prima; ma quello che cred...