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Colton avrebbe preferito lasciare la scuola e rimanere rintanato in casa per i prossimi dieci anni, tuttavia i suoi genitori non erano dello stesso avviso. Si è finto malato per due giorni, poi sua madre ha scoperto la sceneggiata e l'ha guardato con estremo disappunto, spedendolo a scuola il terzo giorno.

L'ha persino minacciato di non farlo andare al compleanno che festeggerà – tra pochi giorni – in comune con Willis, se tanto era malato. A quel punto Colton è dovuto guarire a forza e salire sulla macchina di Barbara, dritto verso il cancello arrugginito dell'istituto.

«Buongiorno» dice Willis non appena entrano in classe. Harvey, Matt e Finn sono già presenti e seduti ai loro posti. Colton si limita ad alzare una mano.

«Guardate chi è tornato! Il nostro finto malaticcio» esclama Mattew.

Colton sbuffa e si siede al suo banco senza degnare di uno sguardo gli altri.

Non vuole essere lì.

Forse i siti in cui ha bazzicato nei giorni precedenti hanno ragione: le persone affette da ipersessualità tendono a rovinare i rapporti sociali. Di solito il motivo è che queste non resistono all'impulso carnale. Colton non è ancora arrivato a quel punto, ma non vuole raggiungerlo, ed è per questo che ha intenzione di allontanarsi dagli altri prima che accada.

Perciò sto rovinando in ogni caso la mia vita sociale e le mie amicizie, si dice.

Peccato che abbia attorno qualcuno come Mattew, che si intromette sempre in qualsiasi cosa e non lo lascia in pace, o come Willis, che è il suo migliore amico e pretende di sapere cosa gli succede. Non può dire che abbiano torto, ma ormai ha stabilito che nessuno dovrà scoprire del suo problema. Inoltre ha deciso di dire basta al sesso fino a quando sarà guarito.

Posso farcela, si è ripetuto più volte davanti allo specchio quella mattina, mentre sua madre lo rimproverava. Non sarà così difficile non saltare addosso ai miei compagni. Dopotutto non gli è mai accaduto, no? Beh, a parte Michelle, Zoey, Claire, Jessica e Harvey.

Merda. Merda. Merda!

Incastra le dita tra i capelli e sposta il ciuffo viola dagli occhi. Non guarderà in faccia nessuno, non farà pensieri di alcun tipo per non accendere gli ormoni e, se dovesse capitare, soffrirà in silenzio fino a quando non smetterà di pulsare.

Sì, questo è il piano.

«Scorbutico di prima mattina» dice ancora Mattew e si gira con la sedia verso di lui, ricevendo in risposta un grugnito.

«Che hai?» gli domanda Willis.

Colton nega con la testa e la solleva per un solo istante. Incontra gli occhi celesti di Harvey e questi gli sfuggono l'attimo dopo. Le cose con lui, nonostante siano passati circa cinque mesi, non sono tornate come prima di essere fidanzati. All'inizio è stato difficile anche solo tornare a parlare tra loro. Si sono allontanati e Harvey ha legato con Mattew – chissà come, è ancora un mistero –, poi piano piano si sono riavvicinati, ma non sono più usciti da soli. Soltanto in gruppo. E Colton ringrazia, a questo punto, di non essere rimasto solo con lui.

Altrimenti chissà se mi sarei contenuto o se saremmo finiti ancora a letto insieme.

Willis sbuffa e cerca qualcosa nello zaino, tirandone fuori un pacchetto di sigarette. «Mi fai compagnia?»

«Mi fa schifo, lo sai.»

«D'accordo, te lo ripeto: fammi compagnia.»

Non gli dà il tempo di ribattere che lo porta fuori dall'aula e si ritrovano in un giardino interno del liceo, dove altri fumatori stanno consumando la loro sigaretta prima dell'inizio delle lezioni.

Desiderio CarnaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora