I tentativi di Colton di saltare la scuola non sono andati a buon fine: è rimasto a casa soltanto un giorno, poi è stato costretto dai genitori e da Willis a tornarci. È per questo che ha deciso di cambiare punto di vista e di smettere di demoralizzarsi.
Che senso ha avvilirsi perché gli piace trastullarsi qualche volta di troppo? Non si deve vergognare del suo essere un ragazzino pieno di ormoni, non ne può fare di certo una colpa. Ha persino cercato su internet, ha scoperto che è normale masturbarsi così tante volte al giorno, è una fase delicata e di scoperta che passerà col trascorrere del tempo. In fondo, è una cosa che fanno anche i bambini inconsapevolmente.
Lui lo fa coscienzioso, e gli piace.
Ciò dovrebbe essere sufficiente per non sbatterci più la testa. Dovrà solo fare attenzione a non venir beccato e a cancellare le prove sul suo computer.
Persuaso da se stesso, quindi, nelle ultime settimane Colton ha convissuto meglio con la pubertà, e questo è il motivo per cui adesso non ha alcun tipo di problema, lì, seduto sul pavimento in legno della terrazza di Willis. Insieme a loro ci sono dieci compagni di classe e anche un paio di calcio – i quali si sono scusati con lui per le prese in giro –, intenti a festeggiare i loro compleanni uniti in uno solo.
All'improvviso la porta in vetro che collega la terrazza alle scale si apre e appare Lucy. «Come sta andando?» dice. «Mamma ha chiamato e mi ha detto di controllare che non stiate uccidendo le piante e che non stiate combinando nessun altro bordello.»
Willis si alza e le va incontro. «Stava andando bene, fin quando non ci hai interrotti» ribatte guardandola con scherno.
«Perché non state seduti sui divanetti?» domanda la sorella.
«Stavamo per metterci a giocare.»
«A che cosa?»
Willis fa un lieve cenno col mento verso la bottiglia posta al centro del cerchio creato dai ragazzi.
«Pensavo che ormai non si facessero più queste cose» ridacchia Lucy. «Non sciupare troppe labbra, mi raccomando» sussurra in modo tale che possa sentirla solo il fratello. Tuttavia Colton riesce a leggerle il labiale e nota arrossire Willis, che le mena una sberla su un braccio e le intima di andarsene.
Colton sogghigna e rabbrividisce quando una folata di vento lo colpisce sul collo. La giornata non è particolarmente fredda, perciò hanno lasciato la terrazza aperta su entrambi i lati esposti all'esterno, ma immagina che fra un'oretta dovranno serrare le vetrate o congeleranno, quando il sole sarà scomparso.
Willis si risiede di nuovo al suo fianco. «Allora... Gioco della bottiglia?»
«Perché non alziamo la posta?» incalza Mattew.
«Che proposta sconcia vuoi fare, questa volta?» domanda Michelle. La gonna striminzita che indossa scatena le fantasie sessuali di Colton, proprio com'è accaduto più volte in aula mentre le ammirava le gambe nude.
«Giochiamo a "sette minuti in paradiso"» replica Mattew con malizia, e solleva le sopracciglia in un chiaro segno allusivo e pieno di doppi sensi.
Se non fa il cascamorto con tutte non è contento, dice tra sé Colton e fa un piccolo sbuffo divertito. Per quanto Mattew possa risultare fastidioso, a volte, lui e Willis l'hanno sempre trovato simpatico, soprattutto per via della sua collezione di videogiochi. C'è da aggiungere, anche, che con lui hanno partecipato alla loro prima fiera da nerd: tra cosplayer e gadget con i quali hanno riempito gli scaffali delle loro camere, perciò è sempre passato in secondo piano il suo atteggiamento da pervertito.
«Le due persone che vengono sorteggiate vengono rinchiuse da qualche parte» continua a spiegare Matt. «Hai uno stanzino o qualche altro posto adatto?» si rivolge poi a Willis, che annuisce. «Ecco, quindi... Le due persone vengono rinchiuse per sette minuti e qualunque cosa succede in quello stanzino rimane nello stanzino. Potete anche passarlo a mandarvi a quel paese o a parlare di calcio.»

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Desiderio Carnale
General Fiction[Completa - Gay/BoyxBoy] Colton sta passando uno dei momenti più difficili nella vita di qualsiasi persona: la pubertà. Oltre ai cambiamenti del corpo, deve fare i conti anche con sentimenti, reazioni e desideri mai provati prima; ma quello che cred...