Colton solleva lentamente le palpebre e la luce gli colpisce la retina, per fortuna non è abbastanza forte da dolergli di primo mattino. Avverte un odore familiare al suo fianco prima di accorgersi che è steso a pancia in sotto con un braccio attorno allo stomaco di Willis, che dorme fischiando appena col naso. Sorride e gli si avvicina di più, chiudendo di nuovo gli occhi.
Allora è stato un orribile incubo, pensa inspirando lo shampoo al cocco dell'amico. Non siamo ancora partiti e lui non mi ha lasciato tutto il giorno da solo per Jade... e io non me ne sono uscito con quella frase del cazzo.
Sbarra di colpo gli occhi: quella non è la sua camera e neppure quella di Willis, c'è persino il respiro di una terza persona.
Merda...
È reale ciò che è successo la sera precedente, così come l'aver fatto finta di essersi addormentato per non litigare con Willis, al suo rientro, proprio a causa dell'uscita tragica dalla stanza delle ragazze. Non sa cosa gli sia venuto in mente, sa soltanto che non reggeva più quella situazione... e voleva così tanto avere un orgasmo.
Soffoca la faccia nel cuscino e un verso di rabbia verso se stesso, poi si rende conto di un altro piccolo particolare che preme proprio in mezzo alle sue gambe.
Non ci credo, sospira ancora, sommessamente.
«Buongiorno.»
Si spaventa e sobbalza, si gira verso Harvey, che si sta stiracchiando le braccia, e gli risponde con voce impastata: «Buongiorno.»
Il ragazzo gli sorride e va in bagno e Colton è libero di lasciar uscire fuori il respiro, non sa neppure perché lo stava trattenendo. Un mugugno gli fa voltare il capo verso Willis, che biascica un buongiorno a occhi chiusi a cui Colton risponde un po' nel panico: ha paura di affrontarlo.
Non vuole affrontarlo.
Spera che l'abbraccio in cui lo sta intrappolando basti per non farlo arrabbiare con lui.
«Ma tra voi due non c'è niente?»
Di nuovo Colton viene spaventato da Harvey, uscito dal bagno.
«Perché ce lo chiedi?» indaga Willis.
«Beh...» Harvey arrossisce e si siede ai piedi del materasso, vestito e profumato per affrontare una nuova giornata. «Mattew lo dice sempre...»
«Matt è un coglione» afferma Colton parlandogli sopra.
«... e avete dormito abbracciati» conclude il ragazzo passandosi una mano tra i corti capelli biondi in un eloquente gesto di imbarazzo.
Colton e Willis si scrutano per un breve istante, per poi osservare il braccio che ancora il primo tiene sullo stomaco del secondo. Willis scoppia a ridere e si mette seduto; Colton lo imita, ma cerca in tutti i modi di non far notare l'eccitazione, portando le ginocchia al petto, coperte dalle lenzuola.
«Noi due ci conosciamo da tutta la vita» dice Willis.
Inizia a raccontare del legame tra le loro famiglie e Colton non interviene mai, ha il terrore di interromperlo mentre decanta la loro fratellanza. Vuole convincersi di essere davvero quei due ragazzini dipinti dalla voce di Willis – un po' più roca del normale poiché appena svegliato – e che, una volta terminato il discorso, non ce l'avrà con lui e non litigheranno ancora per colpa di Jade.
«Scusa» risponde Harvey infine. «Pensavo... Sembrava davvero che...»
Colton si mordicchia il labbro inferiore, la sua attenzione è catturata dal profilo di Willis accanto a lui. È sicuramente un bel ragazzo, ma mai ha pensato a lui in altro modo, non riesce neppure a farlo, a dirla tutta. È suo amico, il suo migliore amico, il fratello che i suoi genitori non gli hanno dato. Non gli è mai importato che i compagni insinuassero qualcosa e immagina che mai gli importerà, sa bene quali sono i suoi sentimenti e non smetterà di amare Willis nel modo in cui è abituato.

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Desiderio Carnale
Ficción General[Completa - Gay/BoyxBoy] Colton sta passando uno dei momenti più difficili nella vita di qualsiasi persona: la pubertà. Oltre ai cambiamenti del corpo, deve fare i conti anche con sentimenti, reazioni e desideri mai provati prima; ma quello che cred...