Colton picchietta l'indice sul bracciolo del sedile, mimando la batteria in sottofondo alla canzone che sta ascoltando. Ormai sono sei mesi che ha ripreso a suonare con suo padre, chissà perché aveva deciso di smettere soltanto per qualche allenamento di calcio: la musica lo rilassa, gli permette di sfogarsi e di tenere la testa occupata; inoltre è contento di trascorrere qualche momento in più con suo padre, così come non accadeva da tempo.
Si volta verso Willis. È seduto al suo fianco sul pullman che sta portando l'intera classe in montagna per la gita di fine anno, quella a cui Colton non era convinto di andare poiché temeva – e teme tuttora – di non riuscire a comportarsi in maniera adeguata, e con adeguata intende che non può capitare un'erezione improvvisa soltanto perché Rebecca usa magliette troppo scollate che mostrano il suo davanzale.
Non ha però potuto esporre l'argomentazione ai genitori e neppure a Willis, anzi, quando ha provato a dire che non sarebbe andato, l'amico l'ha rimbeccato dicendo che non si sarebbero potuti perdere l'occasione di fare una mini-vacanza insieme. Colton si è convinto facilmente di fronte all'insistenza di Willis, ed è per questo che adesso si trova su quel pullman pieno di quindicenni scalmanati che non vedono l'ora di arrivare.
Si accorge che l'amico non ha la cuffietta nell'orecchio, la rigira tra le dita senza ascoltare la musica insieme a lui, così sbuffa in maniera esagerata e impreca qualcosa tra i denti. «Hai intenzione di tenere il muso per tutto il viaggio?» sbotta infine.
Willis solleva il capo, che era poggiato al finestrino, e lo squadra con gli angoli della bocca incurvati all'ingiù. «Lasciami stare» dice scuotendo la mano.
Colton si perde per qualche secondo nelle sue iridi dorate per via delle lenti a contatto che indossa. Qualche mese prima Willis ne ha comprate un paio a una fiera, voleva fare il cosplay di un personaggio del suo videogioco preferito; però poi gli è sfuggita la situazione di mano e ne ha volute comprare altre alla fiera successiva soltanto perché gli piacevano, e adesso le indossa quando capita, sperimentando ogni tipo di colore. Colton la trova una caratteristica particolare – per non dire assurda – ma anche bellissima, gli piace vedere il suo migliore amico un giorno con gli occhi rossi e quello dopo con gli occhi argento. Unito ai suoi capelli, adesso del tutto platino, lo rende unico.
In quel momento, tuttavia, avrebbe voglia di prenderlo a schiaffi.
«Soltanto perché la tua Jade è sull'altro bus...» sbuffa sonoramente. Si riprende la cuffietta, spegne l'mp3 e lo rimette in tasca, ancora più infastidito. Non bastava che in gita ci fosse anche la classe di Jade, perciò deve sorbirsi la sua presenza costante per ben cinque giorni, ma adesso deve persino fare i conti con un Willis intristito per chissà quale dannata ragione.
«Sarebbe stato un viaggio romantico, il primo insieme...» continua Willis.
Non ci posso credere, Colton si trattiene dal dire qualche parolaccia e si sistema meglio sul sedile, il fondoschiena è quasi atrofizzato.
È da qualche tempo che il suo astio nei confronti di Jade si è amplificato, non può essere altrimenti, dato che la ragazza non fa altro che mettersi in mezzo all'amicizia tra lui e Willis. Lo sente sempre più distante, Willis non fa che pensare a lei, non fa che volerla al suo fianco, si comporta come un imbecille, e la prova è lì di fronte ai suoi occhi, in quello sguardo avvilito per una sciocchezza.
«Santo cielo...» borbotta e si passa una mano tra i capelli, il ciuffo adesso è celeste pastello, dello stesso colore sono le punte che ricadono sul collo. «La vedi tutti i giorni... Da mesi» sottolinea. «Ci esci ogni santo giorno, ormai passi più tempo con lei che con me.»
Si pente immediatamente dell'ultima frase, ma Willis sembra non farci caso, perché gli è appena arrivato un messaggio e si è fatto attento solo a questo. Colton si sporge verso lo schermo e legge il nome di Jade, con tanto di cuori a seguire.

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Desiderio Carnale
Narrativa generale[Completa - Gay/BoyxBoy] Colton sta passando uno dei momenti più difficili nella vita di qualsiasi persona: la pubertà. Oltre ai cambiamenti del corpo, deve fare i conti anche con sentimenti, reazioni e desideri mai provati prima; ma quello che cred...