Epilogo

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«Facciamo un brindisi al successo!» esclama Derek e innalza il bicchiere pieno al cielo. «E al primo concerto dei Drosophiller con la nostra bravissima, bellissima e nuovissima bassista, Bri!»

La ragazza fa scontrare il bicchiere con quello del chitarrista. «Grazie, sei carinissimo, ma sappi che non andremo a letto insieme.»

«Oh-oooh!» dice Colton. «Ti ha dato il ben servito con uno schiocco di dita!»

«Vorrei tenere separati lavoro e amore» risponde Bri, facendo un occhiolino a Colton, il quale ricambia all'istante.

«Sono totalmente d'accordo.»

Ma questo non significa che non ci si possa divertire, no?

Fa un sorrisetto furbo e allunga un braccio attorno allo schienale della sedia in cui è seduto Willis mentre non stacca gli occhi da Bri. La ragazza porta un caschetto rosso fragola in tinta con le sue labbra, gli occhi castani sono pesantemente truccati d'oro e nero, il seno prosperoso è messo in risalto dal top striminzito che glielo comprime e tiene ben alto, la minigonna lascia scoperte le gambe, e la fantasia di Colton può galoppare come si deve.

Non se la porta a letto soltanto perché fa parte della band da un paio di mesi, ma è sicuro che presto o tardi accadrà, così com'è accaduto con tutte quelle ragazze che hanno provato ad accaparrarsi un posto nei Drosophiller negli ultimi tre anni.

«Credo che questa sia la volta buona, ragazzi» dice Derek, su di giri. «Il mio animo d'artista se lo sente! Questa è la formazione ufficiale!»

«Non fare il gufo» lo ammonisce Willis, fulminandolo col ghiaccio delle sue lenti a contatto. Colton le adora. «Con la sfiga che ti porti appresso va a finire che ci scappa anche Bri.»

La ragazza ride e racchiude la cannuccia del suo cocktail tra le labbra, bevendolo. «Tranquilli, anch'io ho una buona sensazione.»

«Visto?» ribatte Derek e picchia persino una mano sul tavolino. «Adesso siamo pronti a passare da locali di periferia» indica attorno a sé con un braccio, «a locali del centro!»

Gli altri tre scoppiano a ridere.

«Pensa che fino all'anno scorso dovevamo accontentarci di festicciole e baretti» racconta Willis a Bri, mentre si rimpinza di salatini. «Io e Colton eravamo ancora minorenni e molti locali non ci lasciavano suonare. Da quando abbiamo oltrepassato la linea che divide ragazzino da adulto, invece, finalmente riusciamo a trovarci qualche bell'ingaggio che non sia la festa di paese dove l'età media è di sessant'anni.»

«In sostanza sei arrivata nel momento dei debutti importanti!» dice Colton, ironico.

«Grazie ai soldi che escono dal buco del culo di Willis, vorrei aggiungere» fa Derek, beccandosi l'ennesima occhiataccia da parte del cantante.

Colton si allontana con la mente dal battibecco dei due amici e comincia a vagare con lo sguardo per il locale.

Quasi non ci crede che l'idea folle di Derek, un'idea di ormai più di tre anni prima, li abbia portati lì: poco dopo la festa di compleanno dei sedici anni, lui, Derek e Willis hanno preso sul serio l'intenzione di fondare un gruppo. Hanno cominciato a provare brani su brani, hanno fatto un primo penoso concerto in cui c'era soltanto qualche loro compagno di scuola a sentirli, però non hanno mollato, hanno persistito lungo la loro strada e sono sopraggiunte le prime soddisfazioni.

Colton deve ammettere che il gruppo è arrivato in una fase delicata della sua vita, nella quale non aveva quasi più voglia di lottare, e lo ha risollevato. Aggrapparsi alla musica è stata una benedizione, così come allontanare da sé tutti quei tormenti che lo assillavano e gli dicevano che fosse un mostro che non poteva ricevere l'amore di nessuno.

Desiderio CarnaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora