Capitolo 17

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Avevo fissato quella foto per almeno cinque minuti senza staccare lo sguardo dai loro visi.Erano così felici e sorridenti,sembravano spensierati insieme a quella ragazzina,così piccola e graziosa.I miei occhi non si staccavano dai pixel del computer,ero troppo scioccato per farlo.Quando distolsi lo sguardo dalla foto,decisi che avrei indagato,per abbandonare un po' la mia vita,Harry,Fireproof e tutto il resto.Mi alzai spegnendo il portatile,infilai delicatamente,il giornale della tasca davanti,della borsa nella quale in seguito,riposi il portatile.Misi le vans ed il cappotto di jeans,mettendomi sul capo,un beanie di lana,di quelli che amavo tanto,prima di uscire.

***

"Buon giorno"un anziano poliziotto dai folti baffi,mi sorrise da dietro la scrivania.

"Salve"sorrisi dolcemente,leggermente in imbarazzo.

"Come posso aiutarla?"chiese posando gli avambracci sulla scrivania.

"Uhm io..."mi piegai su me stesso,prelevando dalla borsa il giornale,prima di posarlo sulla alta scrivania.

"Vorrei delle informazioni"mi sentii in soggezione.

Guardai attentamente il suo sorriso affievolirsi,prima di sparire del tutto.

"Non posso darle questo tipo di informazioni"constatò tristemente.

"Ma la prego,ne ho bisogno!"lo supplicai quasi mettendomi in ginocchio.

"Mi dispiace...Se vuole può parlare con il commissario..."tentò.

"Posso?Ora?"chiesi sospirando.

"Uhm..."sfogliò la sua agenda.

"Mi segua"sorrise,alzandosi,prima di camminare verso un lungo corridoio.

Recuperai il giornale stringendomelo al petto,prima di raggiungerlo con una leggera corsetta.Arrivati davanti ad una porta bianco latte,mi guardò compassionevole,prima di bussare.

"Chi è?"chiese una voce dall'interno.

"Commissario Crevitz,un ragazzo vorrebbe vederla"disse piano il poliziotto.

"Fallo entrare"disse con voce roca.

"Perfetto,vai pure ragazzo"sorrise.

"Grazie"mormorai imbarazzato.

Annuì,prima di sparire nel corridoio.Deglutii pesantemente,prima di abbassare la maniglia,e chiudere la porta alle mie spalle.Un uomo con i capelli bianchi e solo ai lati della testa,e gli occhi azzurri,aveva gli occhi stretti nella mia direzione,ed un sigaro quasi finito,stretto fra le labbra.

"Tu sei?"chiese impassibile.

"Louis,Louis Tomlinson"tenni il giornale stretti forte al petto,intimorito.

"Sembri un ragazzo sveglio.Siediti,Louis"disse.

"Grazie"farfugliai imbarazzato,prima di sedermi sulla sedia,posta perfettamente difronte alla scrivania del commissario.

"Cosa ti serve ragazzo?"chiese poggiando tutto il suo peso,allo schienale della poltrona,e incrociando le braccia al petto.

"Ho bisogno di uhm...A-alcune informazioni"dissi piano.

"Che tipo di informazioni?"chiese ancora.

Poggiai timoroso,il giornale sul tavolo,lo prese,leggendo i vari articoli in copertina,non rimanendo per niente sorpreso da ciò che lesse.

"Amy Haven,eh?"spostò lo sguardo su di me,che annuii.

"Ti rendi conto che è un caso del duemilacinque?E che probabilmente avranno archiviato anni fa?"sospirò.

"Si signore"dissi convinto.

"Cosa ti serve?"sospirò.

"Beh...Intanto vorrei sapere se hanno trovato la ragazza"dissi piano.

"Hm,domanda interessante..No,non lo hanno fatto.Tutte le fottute piste,non portavano da nessuna fottutissima parte,erano tutte stronzate stratosferiche"grugnì l'uomo.

Annuii.

"Quando hanno smesso di indagare?"chiesi poi.

"Pochi mesi dopo aver cominciato,niente di quello che trovavano serviva a qualcosa,perciò ci hanno rinunciato"disse indifferente lui,mentre mi guardava.
"Chi sono i suoi genitori?Sono ancora vivi?".
"No,sono morti entrambi in un incidente aereo programmato"guardò fuori dalla finestra dietro la sua scrivania.
"Conosceva...I Tomlinson?"chiesi timoroso.
"Ragazzo,i Tomlinson erano grandi amici dei genitori della ragazza"disse tornando girato verso di me.
"Oh..."perchè io non mi ricordavo di quella ragazza?Cosa stava succedendo alla mia vita?Cosa avevo fatto di male per meritarmelo?
"Hai finito?Ho delle commissioni da fare"disse infastidio.
"Uhm..Altre due domande e mi dileguo"sorrisi speranzoso.
Lui annuì senza protestare.
"La ragazza aveva dei problemi con i genitori,o i genitori adottivi?".
"No,principalmente lei voleva bene ad entrambe le famiglie,per quello che ne Sto arrivando! La polizia"disse pensieroso.
"Ok,ultima domanda;Quanto tempo hanno passato i genitori a cercare la ragazza?".
"Pochissimo,quasi inesistente.Dopo la sua scomparsa hanno cercato di trovarla la prima settimana,poi hanno affidato felicemente il lavoro alla polizia,che gli ha accolti a braccia aperte.I genitori morirono poco tempo prima che la polizia abbandonasse il caso,così,alcuni dei poliziotti hanno pensato che fossero coinvolti"disse.
"Hanno trovato qualche prova per dimostrarlo?".
"Avevi detto un'ultima domanda...Ad ogni modo,hanno trovato fra i restidell'aereo,una lettera di addio e una foto della ragazza e dei genitori nella loro valigia"disse guardando in alto,con fare pensieroso.

SuperHuman(Larry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora