Capitolo 33

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La struttura del manicomio era enorme,credetti subito di non averne mai visti di più grandi.Deglutii a vuoto,mentre cominciai ad avanzare verso l'entrata,i palmi delle mie mani erano leggermente sudati mentre avanzavo all'interno,il pacco di foto stretto fra le mie mani.
"Buon giorno"mi sorrise una giovane ragazza dietro alla scrivania della hall.
"Uhm..Ciao"tirai un sorriso.
"Come posso aiutarti?".
"Vorrei visitare un paziente"strinsi ancora di più le foto.
"Di chi si tratta?"chiese leggermente accigliata.
"Amy Haven"bofonchiai.
"Uhm..Si,mi segua"si alzò,cominciando a amminare.
"Lei è il suo fidanzato?L'abbiamo già visto qui..."chiese.
"I-io?No!No no,io sono un suo amico"mentii.
"Oh...Scusi"rise imbarazzata,chiamando l'ascensore.
Sorrisi di rimando,entrando all'interno,senza fiatare.Dopo poco tempo fummo al quinto piano,la donna camminò ancora un po',il rumore dei suoi tacchi rimbombava nei corridoi.Si fermò davanti alla sua stanza,prima di aprirla.
"Ecco fatto,arrivederla"sorrise allontanandosi.
Annuii,prima di entrare,chiudendo la porta alle mie spalle.L'interno era buio,le luci spente.
"Amy?"sussurrai spaventato.
D'un tratto le luci si accesero,Amy mi puntava un enorme coltello da cucina ala tempia,i suoi capelli castani erano spettinati sul viso.Sussultai.
"Oh,sei tu Harry Styles"la sua voce era dolce,mentre abbassava l'arma.
"Già"annuii.
"Che ti serve?"arrivò al sodo.
"Lui è arrivato"dissi piano.
I suoi occhi s'ingrandirono a dismisura.
"Come?Chi ha preso?"chiese,lei non era pazza,sapeva di chi stavo parlando.
"Il mio fidanzato"alzai le foto.
Le mostrai quella in cui Louis sorrideva dolcemente all'obbiettivo,gliela avevo scattata io,al parco vicino a casa.Poi le mostrai Louis appeso al muro all'interno della fabbrica.
"Ma è orribile"mormorò.
"Lo so"sospirai,afflitto.
"Mi dispiace Harry"mi abbracciò forte,accarezzandomi la schiena con movimenti alternati.
"Anche a me"sussurrai sul suo collo.
"Come farò senza di lui?"mormorai ora in lacrime.
"Ce la farai Harry,tu sei forte"m'incoraggiò.
Scossi la testa.
"Non ce la posso fare,no"continuavo a ripetere.
"Shhh"disse accarezzandomi i ricci,mentre le stringevo la vita esile.
Ormai era l'unica che mi era 'rimasta',perché ormai era mia amica.
"Troveremo il tuo fidanzato okay?"sorrise quando ci fummo staccati.
"E dove? Quest'ora sarà già sotto terra al posto di satana"frignai.
"Io so da dove si passa per l'inferno"mi canzonò.
"Da dove?"chiesi curioso.
Sorrise,facendomi cenno di avvicinarmi.Li feci,e lei mi fece segni di rifarlo.Quando fui accanto a lei,si avvicinò al mio orecchio sorridendo.Il silenzio calò,ma ad un tratto Amy si mise a urlarmi nell'orecchio,un urlo quasi satanico.
"Smettila"urlai allontanandomi,e lei scoppiò a ridere.
"Si allontani!"urlò una guardia quando entrò.
Amy aveva tirato fuori il coltello e si stava avvicinando a me con fare minaccioso.
"Si allontani!"ma ero congelato.
Quando mi fu di fronte,infilò il coltello nel mio stomaco,facendomi urlare.Mi piegai a terra dal dolore,mentre sputavo sangue,e tossivo.
"Ci vediamo all'inferno"ridacchiò.

SuperHuman(Larry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora