Maddie Pov
"Maddie. Entra pure." Mi alzo dalla sedia di plastica ed entro nell'ufficio di miss Leen, la consulente scolastica dell'istituto. Tra due settimane ci saranno i test attitudinali e ha deciso di parlare con tutti gli studenti del penultimo anno per capire quali siano i nostri obbiettivi e che università vogliamo frequentare. Mi siedo sulla poltroncina davanti alla scrivania. Miss Leen è una donna sulla quarantina che con quel suo sorriso e quel suo fare da mamma sa mettere a proprio agio qualsiasi ragazzo.
"Allora. Parliamo un po' di te. Fra due settimane ci saranno i test. Come ti senti?" Dice cercando la mia cartellina e sorridendomi gentilmente "In realtà mi sento sicura. So quanto siano importanti questi test e sto studiando molto."
"Bene! È bello che tu sappia dare la giusta importanza a queste cose. E dimmi, hai già un'idea per quello che andrai a fare dopo il diploma?"
"Mi piacerebbe entrare alla Juilliard."
"Beh, è un grande obbiettivo. Tutti i ballerini vorrebbero entrare. Non basta avere solo grande talento nella danza."
"Lo so. Devo avere anche ottimi voti."
"Esatto." Apre la mia cartellina e tira fuori i fogli con i miei voti "Beh, i tuoi voti non sono niente male, anzi, sono molto buoni. Se tu metti tutta te stessa nei test potresti arrivare anche ad un'audizione."
"Sì, è per questo che mi sto impegnando."
"Lo vedo. Ti stai impegnando molto anche per alzare la tua media a matematica, che da D è arrivata a B."
"Sì, ho fatto e sto facendo moltissime ripetizioni."
"Maddie, posso farti una domanda?"
"Certo." Dico sorridendo anche io "Con questi voti, con questa media. Perché non punti a college diversi? Non che la Juilliard sia una brutta scuola, anzi, ma con questi voti potresti provare college come Harvard, Yale" non dire Stanford "e Stanford, e riusciresti ad entrare senza problemi. Ci hai mai pensato?"
"Sì, mio padre vorrebbe che frequentassi Stanford. Ma io non sono sicura che sarebbe la scuola adatta a me."
"Se non entrassi alla Juilliard hai un piano di riserva?" Bella domanda, ho un piano di riserva? "No."
"Allora fatti dare un consiglio. Tu hai dei voti praticamente perfetti. A seconda di come andranno i test attitudinali fai domanda da entrambe le parti. Fai domanda sia alla Juilliard che a Stanford. Così, se non riesci ad entrare alla Juilliard potrai dire di avere una seconda scelta." Già, tanto in ogni caso Stanford è sempre pronta ad avere tra di loro una Davis. Anche se è una seconda scelta.
"Va bene." La chiacchierata finisce prima di quanto mi aspettassi e forse non arriverò in ritardo a lezione.
Questa mattina sono arrivata in ritardo e non sono riuscita neanche ad incontrare Elias. Dylan l'altra sera ha parlato con lui e Haley mi ha confidato che gli ha fatto il 'discorsetto'. Da una parte sono felice che lo abbia fatto perché capisco che tiene a me, dall'altra spero che non lo abbia spaventato troppo.
"Quindi il discorso è arrivato anche per lui?"
"A quanto pare. Ho chiesto ad Elias cosa gli avesse detto ma non ha intenzione di dirmi niente. Ho chiesto anche a Dylan e lui mi ha risposto che non sono affari miei." Dico a Jen mentre metto nell'armadietto i libri che non mi servono nelle prossime ore "Come se questa non fosse la mia relazione."
"Ha ragione, quello che ci siamo detti rimarrà tra di noi." Dice Elias spuntando dietro di me insieme a Cole. Cole si posiziona accanto a Jen e la bacia ed Elias.. non faccio in tempo ad accorgermene che anche lui sta facendo la stessa cosa. Mi sta baciando. Mi sta baciando davanti a tutti. Non l'ha mai fatto.
"Andiamo a mangiare?" Chiede poi prendendomi per mano sotto lo stupore mio e di Jennifer.
"Ragazzi noi arriviamo subito. Teneteci i posti." Dico trascinando Elias in in aula vuota "Che c'è?"
"Non volevi tenere tutto nascosto?"
"Prima sì. Ma poi mi sono domandato quanto senso avesse tenere tutto nascosto. Sono stanco di vedere Cole e Jennifer baciarsi davanti a tutti mentre io non posso perché tutti avrebbero da ridire. La gente si fa domande su di noi ugualmente, quindi perché dovrei tenere nascosta la mia relazione quando io amo la mia ragazza?"
"Okay, mi hai solo preso alla sprovvista. Non lo avevi mai fatto."
"Hai ragione, forse dovevo parlartene." Dice grattandosi la nuca "No, va bene. Lo sai che non mi piace tenere nascoste le cose."
"Quindi ti sta bene?"
"Mi sta benissimo." Dico baciandolo "Andiamo." Usciamo dall'aula tenendoci per mano. Appena entriamo in mensa tutti si voltano a guardarci e tutti gli sguardi sono puntati sulle nostre mani intrecciate. Faccio finta di niente e dopo aver preso da mangiare ci sediamo al nostro tavolo con i ragazzi "A proposito. Dov'eri questa mattina?"
"A parlare con la signora Leen."
"E che ti ha detto?"
"Di fare domanda sia alla Juilliard sia a Stanford."
"E..?"
"Ci penserò."
"Buu! Non devi pensarci! Se non entri tu alla Juilliard chi deve entrare?"
"Beh bisogna essere anche realisti. È solo per dire "ho una seconda scelta'. Se non dovessi entrare non saprei cosa fare. E tu Jen? Com'è andata?"
"Alla grande! Quella donna mi adora. Ne sono certa."
"Non tutti possono adorarti Jen. Quanto sei egocentrica!"
"Parli proprio tu? Sta zitto Elias!" Dice lei tirandogli le patatine addosso. Guardo l'orologio "Oddio è tardi, devo andare ragazzi. Ci vediamo domani."
"Ti accompagno."
"Non serve. Dylan mi sta aspettando fuori."
"Va bene. Ci sentiamo dopo." Ci baciamo e io corro verso l'uscita.
"Non so chi fra le due sia peggio. Siete sempre in ritardo."
"Scusami. Non mi ero resa conto dell'orario." Rispondo mettendo la cintura di sicurezza così che possa partire.
"Com'è andato l'incontro con la consulente scolastica?"
"Bene." Gli racconto brevemente ciò che mi ha detto "Ricorda." Mi dice appena finisco di parlare "non fare mai ciò che ti impongono gli altri. Fai solo ciò che vuoi fare tu. Se io e Haley avessimo fatto tutto ciò che ci avevano detto di fare nessuno di noi, tu compresa, sarebbe qui."
"Lo so. Grazie." Mi sorride e appena arriviamo a scuola mi lascia davanti all'entrata "Ci vediamo a casa più tardi. Salutami Haley."
"Certo. Grazie Dylan." Prendo la borsa e dopo aver chiuso il portabagagli lui sfreccia via. Entro e vado subito a cambiarmi per poi dirigermi nella sala dove Haley sta già esponendo la piramide. Una cosa che sicuramente le è rimasta da tutti gli anni di allenamento con Abby è questa maledetta piramide.
"Sei in ritardo."
"C'era traffico." Mi scuso sedendomi accanto alle ragazze.
"Maddie. Questa settimana avrai un assolo. E come per le altre che faranno gli assoli, voglio la massima concentrazione. Sono stata chiara?" Annuisco "Adesso iniziamo col pezzo di gruppo." Ultimamente sto studiando molto per i test attitudinali ed Haley mi ha fatto il favore di non assegnarmi altri pezzi oltre al pezzo di gruppo così da potermi concentrare sullo studio. Dopo due ore di prove con il gruppo ci concentriamo su gli assoli. Nella sala siamo solo io e lei "A proposito. Ti saluta tuo marito."
"Adesso me lo dici?"
"Mica posso dire davanti a tutte che tuo marito mi accompagna qui."
Qui dentro nessuno sa che io vivo in casa di Haley, e soprattutto nessuno sa che Haley è il mio tutore legale qui a New York. Sanno che io ed Haley ci allenavamo insieme a Los Angeles e che sono qui perché i miei si sono trasferiti. Già tutte le mamme pensano che io sia la sua preferita, figuriamoci se dicessi che vivo con lei.
"Haley, posso farti una domanda?"
"Certo."
"È vero quello che dicono le mamme?"
"Che cosa dicono?"
"Che sono la tua preferita e mi preferisci a tutte le altre."
"Beh intanto per iniziare, tu non sei come le altre e lo sai."
"Sì ma non sto parlando di quello. Tutte le mie compagne sono ottime ballerine. È vero che io sono la tua preferita?" Lei mi guarda "Sì Maddie, è chiaro che sei la mia preferita! Ma attenta, tu non sei la mia preferita perché vivi con me e quindi te lo devo dire, tu sei la mia preferita perché tu hai un talento che le altre non hanno. Tu sei sempre pronta a tutto. E poi non arrivi sempre prima se non hai un talento speciale." Sono felice che pensi che io abbia un talento speciale. Non ho idea di quale sia il mio talento, ma se lei lo vede sono convinta anche io che esista "Adesso però non montarti la testa e iniziamo a preparare questo pezzo. E guai a te se lo dici a qualcuno."
"Certo capo." In un'ora finiamo il pezzo. È sempre bello ballare con Haley. Mi fa ricordare quando eravamo piccole e facevamo i passi a due. Vincevamo sempre. Eravamo in sincronia. E sono convinta che se tornassimo a competere insieme, anche solo per una volta, vinceremmo ancora. La sincronia sempre ancora perfetta tra noi.
"È così bello ballare di nuovo insieme. Come quando eri piccola." Mi dice come se leggesse il mio pensiero "Secondo me faremmo il culo a tutti anche adesso."
"Su questo non ci sono dubbi." La porta si apre ed entra Mackenzie. E li mi viene un'idea pazzesca "E se facessimo un passo a tre?"
"Di che stai parlando?"
"Al posto del mio assolo. Un passo a tre. Mackenzie, io e te." Le spiego la mia idea e le si illuminano gli occhi "È un'idea meravigliosa Maddie! Ma come ho fatto a non pensarci?"
"Beh, per fortuna che ci sono io."
"Sei sicura di non voler fare l'assolo?"
"Sicurissima. Torniamo ai vecchi tempi Haley. Passato" indico lei "presente" indico me "e futuro della scuola e della danza." Dico indicando Mackenzie.
"Va bene. Cerchiamo qualche musica che rappresenti la tua idea e lo creiamo subito. Tesoro ti va?"
"Sì mamma. Finalmente posso ballare con te e zia Maddie." Sorrido, sapevo che le sarebbe piaciuta la mia idea. Passiamo un sacco di tempo a creare il pezzo e a cercare la musica adatta che possa rappresentare il nostro rapporto.
"Okay, continuiamo domani. Vado a prendere le ultime cose e andiamo." Haley va verso la porta e quando la apre sorride "Ciao ragazzi. Cinque minuti e andiamo."
Mi volto verso Mackenzie "Ma con chi parla?" Lei alza le spalle "Sarà papà." Mi giro per prendere la borsa "Mi hai spaventato!" Dico tirando uno schiaffo sul petto di Elias che era apparso così dal nulla "L'intenzione era quella."
"Che ci fai qui?"
"Haley mi ha invitato a cena con voi."
"Oh." Rispondo sorpresa "Non ne sapevo niente."
"Era questa l'intenzione." Mi ridice sorridendomi.
"Ragazzi andiamo. Dobbiamo cambiarci." Raggiungo Haley lasciandomi Elias indietro "Perché non me lo hai detto?"
"È stata una cosa pensata all'ultimo."
"Ma se ci siamo allenate tutto il giorno."
"È stata una cosa pensata all'ultimo momento di questa mattina. Avete risolto no? L'altra sera ha dormito con te no?" Arrossisco "Come.."
"Per prima cosa, sono giovane e per seconda cosa, l'ho fatto anche io."
"Dylan lo sa?"
"Non credo. Lo stavo tenendo impegnato." Dice facendo un sorrisetto "Haley non ho interesse a sapere dei tuoi rapporti con Dylan."
"Ma quanto sei noiosa, le fai anche tu queste cose!" Apro la bocca per parlare ma Haley si gira verso i ragazzi e li dice di aspettarci al ristorante "Sì, ma non metteteci troppo per favore." Salgo in macchina e ci dirigiamo in macchina. Quando arriviamo a casa andiamo a prepararci. Non sappiamo come ma riusciamo ad uscire di casa dopo solo 20 minuti. In macchina Haley mi guarda come se dovesse chiedermi qualcosa "Hai da dirmi qualcosa?"
"A proposito.. non so se quel discorso tua madre te lo ha fatto, ma non credo dato che, beh.." oddio so già dove vuole andare a parare "sai come funzionano queste cose vedo? Hai usato precauzioni?" Dice a bassa voce senza farsi sentire dalla bambina "Haley! Ma mi credi idiota? Certo che le ho usate!"
"Era per chiedere! Insomma, voglio dire, se hai bisogno di qualcosa.."
"Sì lo so, ne posso parlare con te."
"Sai che ci sarò sempre e che se hai bisogno.."
"Haley."
"Si?" Dice fermando la macchina davanti al locale e guardandomi.
Mi vergogno un sacco a chiedere una cosa del genere, ma se non ne posso parlare con lei con chi dovrei farlo? Mia madre sa di Elias, ma non è qui e non può fare questa cosa con me.
"Dato che abbiamo preso l'argomento.. mi chiedevo se potessi.. potresti accompagnarmi.." oddio non riesco neanche a completare la frase "Sarò felice di portarti dalla mia dottoressa. Non c'è bisogno neanche di chiederlo." Le sorrido. Lei capisce subito quello che sto pensando, e mi sento così felice di averla accanto.
Usciamo di macchina e Mackenzie corre verso Dylan che, insieme ad Elias ci sta aspettando fuori. Fermo Haley prendendola per un polso "Che c'è?"
"Grazie Haley." Lei mi sorride e mi abbraccia "Non devi vergognarti di queste cose. Non con me."
"Ehi. Che succede? Avete litigato e vi state riappacificando?"
"No. Io e Maddie non litighiamo." Ed è vero. Io ed Haley non abbiamo mai litigato. In tutti questi anni non abbiamo mai litigato, o almeno, non così pesantemente da non parlarci più.
"Quindi possiamo entrare adesso? È da un po' che vi aspettiamo."
"Abbiamo fatto presto!"
"Più passate del tempo insieme più diventate uguali."
"Wow quanta simpatia Dylan. Più passano gli anni più sei stupido." Haley si mette a ridere e inizia a camminare verso l'ingresso mentre Dylan mi mette un braccio intorno alle spalle e mi avvicina a lui "Però devi ammettere che anche la mia stupidità ti è sempre piaciuta. E poi mi vuoi tanto bene."
"Ma falla finita." Cerco di liberarmi ma la sua stretta è troppo forte per me "Non ti lascio finché non lo ammetti."
"Non lo ammetterò mai. Haley! Tuo marito si comporta da dodicenne!"
"Ci vivi anche tu. Te ne sei accorta solo adesso?"
"Ammettilo e ti lascio andare dal tuo fidanzato."
"Non ammetto niente." Lui alza le spalle "Come vuoi." Non molla la presa e inizia a camminare entrando nel locale. La gente si gira a guardarci. Alla fine io ho diciassette anni e lui ne ha quasi dieci in più di no. Tutti ci guardano e sussurrano "Dylan. Mi stai facendo vergognare. Tutti ci guardano."
"E che c'è di male?"
"Dylan per favore."
"Di quelle parole e ti lascio." Capisco che se voglio uscire da questa situazione imbarazzante devo dire quelle parole e far vincere lui.
"Va bene. Mi sei sempre piaciuto."
"E..?"
Sbuffo "E ti voglio tanto tanto bene."
"Anche io ti voglio tanto bene. Anche se sei un po' stupidina." Dice lasciando la presa e facendomi sedere accanto ad Elias che durante tutto ciò rideva con Haley "Lo trovavate divertente vero?"
"Sì."
"Molto." Li guardo male tutti e poi ordiniamo da mangiare.
"Grazie per avermi invitato stasera."
"Già, e grazie per avermi preso in giro tutta la sera." Dico guardando male Dylan che per tutta la durata della cena ha solo raccontato dei miei momenti imbarazzanti di quando ero piccola e di adesso "Ma ti voglio bene." Lo fulmino con lo sguardo.
"Grazie a te per essere venuto. Siete veramente carini insieme."
"Ti ringrazio."
"Ti accompagnamo a casa."
"Grazie."
Appena arriviamo davanti all'hotel dei suoi genitori lui scende e scendo anche io "Grazie per aver passato del tempo con noi. Anche se hai riso un po' troppo."
"Faceva ridere. Lo fai anche tu quando mia mamma racconta quelle cose di me."
"Hai ragione."
"Ci vediamo domani?" Annuisco e ci baciamo "Buonanotte."
"Buonanotte piccola." Entra dentro ed io salgo in macchina col sorriso stampato sul volto. Mi sento così felice.
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LOST IN NEW YORK #WATTYS2019
RomanceNella vita spesso ci sono eventi, o anche semplici parole che, una volta pronunciate, possono cambiare per sempre la vita di una persona. Nel caso di Maddie Davis erano state le parole pronunciate da Haley, l'amica di sempre, a cambiare il corso de...