Elias Pov
Questa mattina, quando avevo visto Maddie avevo subito capito che c'era qualcosa che non andava, e quando l'ho vista fissare quel test di matematica senza speranza ho deciso di aiutarla. Ma non l'ho fatto per pena. Non lo farei mai. Mi piace darle fastidio, ma forse ho esagerato. Con questa ragazza sembra che non riesca mai a fare niente di buono.
Mentre mi preparavo per la serata mi chiamò il mio migliore amico "Ehi bello come va?"
"Alla grande e tu?"
"Bene. Come va con la ragazza?" Avevo parlato a Will di Maddie e di come mi facesse sentire così strano "È ancora fidanzata?"
"Sì. E potrebbe andare diversamente."
"Tu sei solo arrabbiato perché non ti cade ai piedi come tutte le altre." Risi "Non è che ti piace?"
"Ancora? No è ancora no."
"Se sei convinto tu.. Allora ci hai pensato? È un occasione più unica che rara amico."
"Io.." provai ad iniziare il discorso ma mia madre entrò nella mia stanza "Tesoro andiamo. Stanno arrivando."
"Arrivo." Lei chiuse la porta "Scusa amico, devo andare. Ne riparliamo."
"Elias. Prendi una decisione." Detto questo chiuse la chiamata.
Li aspettammo davanti all'entrata e quando la vidi uscire dalla macchina mi ci volle tutto il mio autocontrollo per non dire niente. Era veramente bella. Era vestita semplicemente. Avevo visto ragazze vestite cento volte meglio di lei. Ma nessuna mi aveva mai fatto questo effetto. Sarà una lunga serata.
Ci sedemmo vicini e mentre gli altri parlavano io la guardavo che scriveva messaggi con il telefono sotto il tavolo. Scriveva velocemente e il suo sguardo non era dei più belli. Senza farmi notare guardai lo schermo, aperto nella chat con Kyle. Stavano litigando.
"Elias." Alzai di scatto la testa e guardai mio padre "Perché non mostri a Maddie l'hotel?" La guardai e lei alzò le spalle "Sì. A dopo." Dissi alzandomi seguito da lei.
L'ultima cosa che vorrebbe è stare da sola con me. Ne sono sicuro.
Continuava a scrivere e mi toccò spostarla di peso quando stava per scontrarsi con un signore.
"Ti hanno mai detto che quando si cammina si guarda la strada che stiamo percorrendo."
"Sta zitto. Continua a fregartene come hai fatto fino ad adesso." Le tolsi il telefono di mano "Cosa fai? Dammi il telefono!" In quel momento lo schermo si illuminò e feci in tempo a leggere il messaggio. Era da parte di Kyle e avevo capito perché stavano litigando.
"Non gli hai detto che eri da me?"
"Non sono cose che ti riguardano. Ridammi il telefono adesso, non siamo all'asilo."
"E sei tu a dirlo a me? Proprio tu che non hai detto al tuo ragazzo cosa stai facendo davvero?"
"Non potevo dire al mio fidanzato che sono a cena per conoscere la famiglia di un altro ragazzo quando ancora io la sua non l'ho incontrata!"
Ah, quindi sono un passo avanti a lui?
"Però glielo hai detto."
"Non mi piace mentirgli. Mi dai il telefono per favore?" Guardai lo schermo, dove continuavano ad arrivare messaggi "Rispondo io." Lei mi guardò e scoppiò a ridere "Non pensarci neanche. Non voglio risse."
"Risse? Perché rispondo al posto tuo? Dai su, fai fare a me." Dissi entrando in ascensore e premendo il pulsante per l'ultimo piano. Mentre facevo questo Maddie ne approfittò e mi tolse dalla tasca posteriore il telefono.
"Se vuoi il telefono ridammi il mio." Scoppiai a ridere io stavolta "Tienilo pure, non ho niente da nascondere. Non ho ragazze a cui mentire." In quel momento il telefono squillò e lei rispose e mise il vivavoce "Amico, scusa se ti ho richiamato ma ho dimenticato di dirti una cosa."
"Will non è il momento.."
"Il coach vuole vederti di persona. E di nuovo. Prendi questa cazzo di decisione. Salutami la ragazza." E appese.
Lo sguardo di Maddie si fece curioso e preoccupato allo stesso tempo.
Il suo schermo continuava ad illuminarsi ma non mi importava più, lei aveva già sentito troppo. Le diedi il telefono e presi il mio.
"Va tutto bene?"
"Benissimo. Puoi rispondere al tuo ragazzo adesso."
Lei non rispose e quando arrivammo al nostro piano le mostrai la casa. Infine le feci vedere anche la mia stanza.
Quando stavo per uscire dalla stanza lei mi fermò mettendo una mano sulla porta "Aspetta." La guardai "Che decisione devi prendere?"
"Non sono affari tuoi."
"Tu puoi leggere i miei messaggi, dare un tuo giudizio e io non posso sapere niente?"
"Sono cose completamente diverse Maddie." Dissi cercando di uscire ma lei mi fermò di nuovo "Mi hai fatto dire che sono vergine e adesso mi dici che succede. Non ti giudicherò. Te lo giuro."
"Non capiresti. Non avresti più la stessa impressione di me."
"Non che adesso ne abbia una positiva. Da come sei messo può solo migliorare."
"Fidati, non può. Ma se vuoi posso ancora aiutarti con matematica." Dissi cercando di cambiare argomento.
"Va bene. Quando?"
Mi sorpresi del suo atteggiamento. Forse non le importava davvero. Ero quasi deluso che non avesse insistito.
"Domani. Dopo le lezioni. Venerdì avrà già i test corretti quindi meglio che tu ti faccia trovare pronta."
"Grazie. Tanto scoprirò che decisione devi prendere." Disse con un sorrisetto.
STAI LEGGENDO
LOST IN NEW YORK #WATTYS2019
RomansaNella vita spesso ci sono eventi, o anche semplici parole che, una volta pronunciate, possono cambiare per sempre la vita di una persona. Nel caso di Maddie Davis erano state le parole pronunciate da Haley, l'amica di sempre, a cambiare il corso de...