Capitolo 59

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Maddie Pov
Lunedì inizierà la scuola. L'ultimo anno. Non posso crederci. Tra due settimane dovrò affrontare una delle sfide più importanti della mia vita. Ed oggi, di venerdì, sono in aeroporto ad accompagnare Elias che inizierà la sua nuova avventura in Pennsylvania.
Questa settimana, tranne quando mi allenavo, l'abbiamo passata sempre insieme. Abbiamo dormito insieme ogni giorno, ci siamo addormentati e svegliati insieme per tutta la settimana, ed è stato meraviglioso, come mi aveva promesso. Abbiamo fatto un sacco di cose, abbiamo creato dei ricordi nuovi a cui potremo pensare quando sentiremo l'uno la mancanza dell'altro. So che tra due settimane sarà qui di nuovo per l'audizione, ma in quell'occasione avremo poco più di un'ora da passare insieme.
"Va tutto bene?" Mi chiede lui risvegliandomi dal mio stato di trance "Sì. Stavo solo pensando." Rispondo con un sorriso e stringendogli la mano "A che pensavi?"
"Che non potremo più fare cavolate in giro per la città. Come cercare di ammazzarmi spingendomi mentre sto seduta in un carrello della spesa." Dico ricordando uno dei primi momenti carini che abbiamo passato insieme "Già, il mio berretto non è mai più tornato." Dice con una risatina "Me lo avevi regalato."
"Ma almeno non ti sentirò più lamentarti quando trovi un'alimento verde." Lo guardo assottigliando le sopracciglia "Ho fatto progressi, e lo sai."
"Sì, adesso li tocchi e non fai più quelle facce disgustate."
"Tipo questa?" Dico facendo la mia espressione di disgusto "Già. All'inizio mi chiedevo se fossero anche per me."
Scrollo le spalle "Di sicuro il primo giorno che ti ho conosciuto te l'ho dedicata." Ridiamo e poi mi faccio seria, e mi faccio piccola piccola. Il momento sta arrivando, lo so, e per quanto ciò mi metta a disagio, devo dirlo "Elias. Mi prometti che se succederà qualsiasi cosa me lo dirai subito?"
"Ti giuro che non succederà niente."
"Promettimi che me lo dirai." Dico di nuovo "Ti giuro che, se qualcosa andasse storto, ti chiamerò subito. E anche tu, fammi la stessa promessa. Se qualcosa non va a scuola, con la danza o con qualsiasi cosa, chiamami subito. Ci siamo già allontanati una volta, non succederà di nuovo. Hai capito?" Io annuisco "Dillo Mads."
"Ti giuro che ti chiamerò." Dico e subito dopo la voce metallica annuncia l'imbarco del suo volo. Saluta i suoi e sua sorella e mi chiede di accompagnarlo. Quando ci dobbiamo separare mi prende per le spalle "Qualsiasi cosa. Chiamami e salirò sul primo volo, hai capito?"
Annuisco e lo abbraccio, poi ci baciamo "Ti amo piccola." Mi bacia di nuovo "Ti amo." Prima di tornare dai suoi aspetto di vederlo sparire del tutto dalla mia vista. Appena lo perdo di vista torno indietro e raggiungo i suoi che, gentilmente, mi portano a casa.
Entro in casa e i ragazzi sono sul divano "Come stai?"
"Bene." Dico poggiando la borsa sull'attaccapanni davanti all'entrata "Vieni qui." Raggiungo il divano e mi siedo "So per esperienza personale che è difficile. Ma andrà tutto bene." Annuisco e non vedendomi convinta, Dylan continua a parlare "E te la renderemo più facile. Se ci prometti che ti impegnerai al massimo a scuola ti manderemo là una volta al mese" subito mi illumino "ma tutto deve andare bene. A scuola dovrà andare tutto bene e dovrai fare bene anche le gare. Noi ti mandiamo lì, ma devi meritarlo. Hai capito?"
"Si, grazie ragazzi. Vi adoro." Dico abbracciando entrambi "Darò il massimo in tutto. E non solo per rivederlo."
"Allora, se hai voglia vi porto a comprare le ultime cose per la scuola. Così domani ci alleniamo."
"Okay, vado un attimo di sotto allora."
"Chiamo la piccola e tra 5 minuti andiamo." Mi alzo dal divano e vado nella mia stanza a sistemarmi e a sciacquarmi il viso. Mi guardo allo specchio 'Che sarà mai? Una volta al mese ci vedremo' mi dico guardando la mia immagine riflessa. La possiamo far funzionare. Tante coppie quando vanno al college affrontano questa situazione. Dobbiamo solo avere fiducia l'uno nell'altro e andrà tutto bene.
Al centro commerciale compriamo un sacco di cose. Haley mi permette di comprare anche le cose più stupide e inutili, e torniamo a casa con un sacco di buste "Avete svaligiato il centro commerciale?"
"Molto divertente. Aiutaci." Dice passandogli alcune buste.
Porto le mie buste di sotto e mi suona il telefono "Ehi."
"Ehi, sono nella mia stanza. FaceTime?" Accetto e passiamo alla videochiamata. Mi mostra la sua nuova stanza, non è molto grande ma è carina "Presto la vedrai meglio. Allora, che stavi facendo?"
"Devo mettere in ordine le cose che ho comprato, siamo andate a fare shopping." Dico mostrando la quantità infinita di buste "Avete svaligiato il centro commerciale?"
"Dylan ha fatto la stessa identica battuta. E tu che fai?"
"Devo sistemare tutto questo weekend. Lunedì inizieremo gli allenamenti." Mi dice emozionato. È la sua strada, e quando inizierà a giocare in squadra sarà ancora più visibile.
Parliamo per un po' e stacco quando Haley mi chiama per cenare.

LOST IN NEW YORK #WATTYS2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora