Maddie Pov
Avevo apprezzato molto il fatto che Elias fosse venuto da me e avesse fatto il primo passo scusandosi e spiegandomi la situazione. Certo, avrei preferito saperlo prima e avrei preferito evitare anche tutto quel casino del tribunale, ma si è scusato ed è venuto da me perché ci tiene, e a me basta questo.
Il passo a due con Jackson era andato molto bene. Avevamo vinto. Ma non era molto felice che io ed Elias avessimo risolto. È vero, quella sera mi ero comportata da ragazza single, mi ero divertita con lui e con la sua crew. Ma anche se ci avesse provato non ci sarei stata. Anche se io e Elias non avevamo ancora risolto lo rispettavo troppo per tradirlo.
Questo sabato invece, Steph e Carter si sarebbero sposati. Oggi Steph avrebbe avuto l'ultima prova del vestito ed io e Haley l'avremmo accompagnata, così da provare anche i nostri vestiti.
La prima a provare il vestito sono stata io, e mi stava largo. Com'era possibile? Il matrimonio è tra due giorni e il vestito mi sta largo. Esco fuori "Abbiamo un problema."
"Odio i problemi." Dice Steph "Che succede?"
"È largo. E non so come ciò possa essere possibile."
"Non è un grande problema tesoro." Mi dice la commessa "Adesso la sarta ti riprende le misure e domani torni a provarlo." Annuisco e torno dentro il camerino. Dopo avermi ripreso le misure anche Haley e Steph si provano i vestiti e dopo aver fatto le ultime commissioni andiamo in aeroporto a prendere la madre di Haley. La madre di Steph arriverà sabato mentre il signor Mason e il signor Kene arriveranno domani. Il suo volo arriva perfettamente in orario da Los Angeles. LDopo aver abbracciato le ragazze viene verso di me e abbraccia anche me riempiendomi di complimenti "Grazie Melissa. È bello vederti."
"Allora tesoro, come ti stai trovando? Haley e la mamma mi hanno parlato dei problemi che avete avuto in queste settimane."
"Sì, non è stato un momento bellissimo, ma sono felice che adesso si sia tutto risolto."
Lei mi sorride e appena salgo in macchina sento il mio telefono vibrare lo prendo e vedo che è Elias. Mi ha chiesto se mi andrebbe di andare a cena con lui stasera dato che domani sera avrei avuto la cena con le famiglie dei ragazzi. Sì, cosa c'entro io? Non sono della famiglia ne di Haley ne di Steph. Ma conosco la famiglia di Haley da talmente tanto tempo che si offenderebbero se non presenziassi alla cena.
Accompagnammo Steph a casa e dopo le chiedo se posso uscire stasera "Certo. Finché domani sera sei a cena con noi nessun problema. Ma devi dirlo a Dylan." A proposito, Dylan ancora non sa che io e Elias siamo tornati insieme e mi aspetto un suo discorsetto "Appena torna glielo chiedo." Arriviamo a casa e dico ad Haley che vado a fare una doccia chiedendole di mandarmi Dylan non appena fosse tornato a casa.
Finisco di fare la doccia e non appena inizio a vestirmi sento bussare alla porta "Un secondo." Indosso velocemente la felpa e apro la porta "Ciao. Haley mi ha detto che volevi parlarmi."
"Sì, entra." Dico aprendo del tutto la porta "C'è una cosa di cui volevo parlarti. Non ci girerò intorno, io.."
"Vi siete rimessi insieme non è vero?"
"Come lo sai?"
"L'ho capito." Lo guardo confusa "E da che cosa?"
"Da ciò che fai. Non hai sorriso per due settimane. Da qualche giorno guardi il telefono e sorridi. O eri tornata con lui o ne avevi trovato un altro." Apro la bocca ma subito lui continua "Non volevo dire che sei una facile, nel senso.."
"Ho capito." Dico tranquillizzandolo "Comunque la cosa che volevo chiederti è se potevo andare a cena con lui."
"Va bene. Ma ti aspetta fuori." Annuisco "Haley ha detto che hai avuto qualche problema con il vestito."
"Già, mi stavo un po' largo."
"Chissà come mai."
"Che intendi?" Dico incrociando le braccia al petto "Intendo che già mangi poco, poi in queste settimane hai mangiato ancora meno. Ci credo che non ti entrano i vestiti. Se continui così dovrò rifarti il guardaroba."
"Non sarà necessario ma ehi, se vuoi farmi questo bel regalo di rifarmi il guardaroba, chi sono io per dirti di no?"
"Non pensarci neanche. Ti farò questo regalo solo e quando sarà necessario. E adesso non lo è." Metto il broncio e gli faccio una linguaccia "Che cattivo."
"Lo so. Ti lascio a prepararti." Lo ringrazio e se ne va. Metto dei jeans neri a vita alta, un crop top rosa è un maglioncino rosa sopra. Ai piedi metto le Nike e dopo essermi truccata prendo la borsa e vado di sopra "Come sto?"
"Molto bene." La vibrazione del telefono mi avverte che Elias è fuori "Vado, ci vediamo dopo."
"Ehi Maddie aspetta." Mi dice Mackenzie correndomi dietro "Dai questo ad Elias da parte mia." Dice passandomi un bigliettino che cerco subito di aprire ma lei mi ferma "No, non puoi leggerlo! Deve leggerlo solo lui."
"Haley?" La chiamo in aiuto "Non ne ho idea, lo giuro." Guardo Dylan "Giuro che non lo so." Metto il giubbotto "Okay, ci vediamo dopo."
"Divertiti." Sorrido e apro la porta per poi raggiungere la sua macchina "Ehi."
"Ehi. Questo è per te da parte di Mackenzie." Dico passandogli il bigliettino "Che cos'è?"
"Non lo so. Non ha voluto che lo aprissi, ha detto che devi leggerlo tu." Lui apre il bigliettino, legge il contenuto ed inizia a ridere "Che c'è scritto?" Mi passa il bigliettino e leggo il messaggio 'Fai soffrire di nuovo zia Maddie e verrò a picchiarti' "Anche mia sorella mi ha detto una cosa del genere." Metto la cintura e mi metto a ridere "Non è colpa mia se piaccio a tutti. Dove andiamo?"
"È una piccola sorpresa."
"Sono vestita nel modo giusto?" Lui guarda il mio outfit "Sì, stai benissimo."
"È un posto lontano?"
"Abbastanza. Quindi mettiti comoda." Tolgo del tutto il giubbotto e mi metto a smanettare con la radio. Cambio stazione ogni secondo, non mi piace neanche una canzone "Posso collegare il mio telefono?"
"Non sono sicuro di voler ascoltare le tue canzoni depresse."
"Per favore." Dico mettendo il broncio e lui mi guarda "Va bene." Sorrido soddisfatta e metto la mia playlist.
Siamo in macchina da più di mezz'ora ormai "Dove stiamo andando? Ho fame."
"Hai tutto pronto per il matrimonio?" Dice lui non ascoltando nemmeno la mia domanda "In realtà no. Domani devo tornare a provare il vestito."
"Perché?"
"Mi sta largo e devono sistemarlo." Quando si ferma al semaforo mi guarda "Sì, avevo notato che sei più magra, ma non pensavo così tanto da non farti entrare più il vestito. C'è un motivo?"
"No." Mento "Mi puoi dire dove stiamo andando? O almeno quanto manca?" Ho fame "Tra poco siamo arrivati. Non preoccuparti."
"Ci sono un sacco di posti dove potremmo andare nella nostra zona. Perché andare così lontano?"
"Perché oggi è un giorno importante e voglio festeggiare con te." Cosa? Che giorno è? Cosa mi sono persa "Lo hai dimenticato?" Io alzo le spalle, non so di cosa stia parlando "Facciamo qualche mese insieme? Non è il tuo compleanno vero? Non ricordo mai niente." Lui ride "Che cosa ridi?" Dico e lui gira a destra e poi si ferma per parcheggiare davanti ad un ristorante bellissimo "Vieni dentro e basta." Esce dalla macchina e viene ad aprirmi la portiera "Puoi dirmi che giorno è?" Insisto io "Maddie stavo scherzando, è un giorno come gli altri, ho solo voluto fare qualcosa di carina una volta ogni tanto."
"Sei sicuro che non sia il nostro mesiversario o cose del genere?"
"Ne sono più che sicuro. Possiamo andare?"
"Non sono vestita nel modo adeguato. Avresti dovuto avvertirmi."
"E chissene frega come sei vestita. Io ti sembro vestito elegante? Andiamo e basta." Alla fine mi faccio convincere ed entriamo dentro al ristorante. Ci fanno sedere al nostro tavolo e dopo aver ordinato Elias mi prende la mano "Io volevo chiederti scusa."
"Elias.." inizio ma lui mi interrompe "No. Avrei dovuto dirtelo subito. Quando quel giorno mi avevi preso il telefono.. avrei dovuto dirtelo subito."
"Neanche ci sopportavamo in quel momento."
"Appunto, avrei dovuto dirtelo."
"Sta tranquillo. Posso farti una domanda?"
"Sì. Ciò che vuoi."
"Quando hai iniziato a vedere qualcosa di più in me che una bambina viziata, come mi avevi definita la prima volta?"
"Beh, non mi sei mai stata del tutto indifferente, già da quando ti ho definito in quel modo. Ma penso che sia cambiato qualcosa quando abbiamo ballato per la prima volta insieme.. e di sicuro quando eri ubriaca a quella festa e mi hai detto di tutto e di più." Risponde lui facendo un sorrisetto "Poi mi divertivo un sacco a provocarti e a provocare Kyle quando stavate insieme."
"Si lo so che sei geloso quando mi baciava davanti a te."
"Non ero geloso, ma non ero indifferente. La cosa è diversa."
"Se quando ti ho conosciuto mi avessero detto che sarei finita insieme a te gli avrei riso in faccia."
"A chi lo dici. Però devo dirti che era bello darti sempre fastidio."
"Sì, è così che si conquistano le donne." Dico io bevendo un sorso di vino e facendo un sorriso "Infatti, è così che ti ho conquistato."
"No, mi hai conquistato perché mi facevi i compiti di matematica." Lui lascia la mia mano e se la mette sul cuore facendo il drammatico "Questo è un duro colpo piccola. È un colpo all'autostima." Mi metto a ridere "Comunque hai molta fantasia."
"Perché?"
"C'è un motivo per cui mi hai portato qui no? Ci sono un sacco di posti nella nostra zona. C'è un motivo se hai deciso di portarmi proprio qui."
"Beh, devo ammetterlo, sei più intelligente di ciò che pensavo." Lo fulmino con lo sguardo "Sì, c'è un motivo. Guardati intorno." Faccio come mi dice e noto ciò che non avevo notato prima "Si mangiano cose strane, e una di questa è la stessa cosa che a lezione di biologia ti ha fatto avvicinare a me perché avevi paura. I colori e le immagini che ci sono sulle pareti, non so te ma a me ricordano tanto il tema del nostro primo passo a due, la prima volta che abbiamo ballato insieme. Il dolce che stai mangiando adesso è lo stesso che mi hai costretto a comprare prima della cena dei miei, quando ti ho regalato il mio amato cappellino." Prima non avevo notato tutti questi dettagli. Ha scelto di portarmi qui perché i piccoli dettagli di questo posto gli ricordano il nostro percorso, i piccoli e tragici passi che abbiamo fatto prima di arrivare qui. Torno a guardarlo senza parole e nella sua mano è spuntata una piccola rosa rossa, il fiore che si trovava in quel giardino quando mi sono aperta con lui per la prima volta "Elias.." sono senza parole "Io ti amo davvero, ti ho ferito ma non accadrà mai più." Mi alzo e mi butto addosso a lui "Ti amo così tanto."
"Anche io. Da morire." Non mi interessa cosa stanno pensando gli altri guardandoci adesso. Non è il posto adatto per buttarsi addosso al proprio fidanzato in questa maniera ma a me non importa. È la cosa più bella che una persona abbia mai fatto per me e, dopo tutti questi casini, un po' di felicità la meritiamo. Quando mi stacco per tornare al mio posto noto che qualcuno si è girato a guardarci e dopo avergli lanciato un'occhiataccia tornano a farsi gli affari loro "Andiamo." Dico io alzandomi seguita da lui.
"Nessuno ha mai fatto una cosa più bella per me." Gli dico una volta saliti in macchina "Non ho mai fatto una cosa del genere. Ma con te.. tutto mi viene spontaneo." Risponde sorridendomi "Sono felice che tu sia così.. solo con me." Dico stringendogli la mano "Quindi hai apprezzato davvero la serata?" Mi chiede non appena arriviamo davanti a casa mia "Sì, è stata la serata più bella della mia vita. Non avresti potuto fare di meglio." La luce della cucina era accesa, di sicuro era Haley che aspettava il mio ritorno per sapere cosa era successo "Ti va di rimanere con me?"
"Mi va sempre. Ma come faccio?"
"Va a parcheggiare un po' più avanti, ti farò passare dalla finestra."
"La luce è accesa."
"Sarà Haley. Tu va a parcheggiare, sai che con lei non ci sono problemi."
"Va bene." Scendo dalla macchina e prendo le chiavi. Mi tolgo le scarpe e vado verso la cucina. Come immaginavo c'era Haley "Ehi, com'è andata la serata?"
"Un giorno o l'altro mi spiegherai perché mi aspetti ogni volta."
"Perché se ti devo coprire preferisco aspettarti, se mi scrivi i messaggi può leggerli anche lui." Io sorrido "Sei la migliore sorella di questo pianeta."
"Lo so. Ma per favore, fallo passare dalla finestra e fa piano."
"Certo. Allora? Vuoi sapere com'è andata la serata?"
"Ti stavo aspettando apposta." Mi siedo sullo sgabello e le racconto la sorpresa che mi ha fatto "Che carino. Non mi aspettavo che fosse così romantico."
"Devo dirti la verità? Neanche io lo pensavo."
"Quindi niente più dubbi?"
"Niente più dubbi." Lei mi sorride "Adesso vado a dormire. Mi raccomando Maddie, fate piano."
"Sì."
"E ora va, lo fai congelare se aspetta un altro po' là fuori."
"Hai ragione. Grazie Haley, grazie davvero."
"Di niente. Buonanotte." Le auguro la buonanotte e scendo nel seminterrato. Apro la finestra e dopo due secondi entra "Avevi intenzione di lasciarmi fuori tutta la notte."
"Shh. Dobbiamo fare piano."
"Era Haley?" Annuisco "Ti coprirà?"
"Come ogni volta. Basta che facciamo piano." Dico chiudendo con delicatezza la finestra "Faremo pianissimo." Mentre toglie il giubbotto io tolgo i libri e i vestiti dal libro e li butto sulla scrivania già piena di roba. Quanto casino. È la prima volto dopo settimane che non passiamo la notte insieme e mi era mancato dormire con lui. Mi tolgo il maglioncino rimanendo con il crop top e gli tolgo la maglietta "Mi sei mancata."
"Anche tu."
"Ti amo. Tanto."
"Anche io. Tanto." Ripeto mentre lo bacio sentendo il suo sorriso.
STAI LEGGENDO
LOST IN NEW YORK #WATTYS2019
RomanceNella vita spesso ci sono eventi, o anche semplici parole che, una volta pronunciate, possono cambiare per sempre la vita di una persona. Nel caso di Maddie Davis erano state le parole pronunciate da Haley, l'amica di sempre, a cambiare il corso de...