Capitolo 18

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"Maddie." Sento la voce di qualcuno, mi è familiare questa voce.
"Maddie." Questa volta il tono di voce si alza e il letto si abbassa e dopo qualche secondo sento qualcuno che mi strattona.
Apro gli occhi e mi volto. Jennifer è in ginocchio sulla parte destra del mio letto che mi guarda con uno strano sguardo.. uno sguardo preoccupato.
"Ciao Jen. Mi sei mancata." Lei sorride ma mi guarda ancora con quello sguardo "Anche tu. Che sta succedendo?"
Mi alzo un pochino e mi appoggio alla testiera del letto "Niente, perché?"
"Haley mi ha detto che le hai raccontato di Kyle."
"Esatto. Il prof l'ha convocata facendola preoccupare un sacco per cose inutili e le ho detto di Kyle."
"Okay, ma è successo altro vero?"
"No."
"Maddie non prendermi in giro. Hai gli occhi lucidi e gonfi che stanno parlando per te, hai i vestiti di ieri.. e pensi davvero che Dylan non mi abbia detto che ieri sera ti ha trovata a dormire raggomitolata al muro con le lacrime agli occhi?" Mi dice incrociando le braccia al petto, ma non è arrabbiata. È solo preoccupata "Ne puoi parlare con me, lo sai vero?"
"Sì, lo so. E te ne avrei parlato." Dico sincera. Mi fido di lei e so che posso parlargliene senza essere giudicata "Jen."
"Sì?"
"Siamo sole?"
"Sì. Dylan è andato a lavoro ed Haley è uscita con Mackenzie. E se vogliamo andare a scuola dobbiamo fare presto."
Mi alzo dal letto e le racconto tutto.
"Maddie, mi dispiace così tanto. Ma, posso dire ciò che penso?"
"Certo."
"Tu non sei sola. E se tuo padre non pensa troppo a fare il padre che te ne frega? Dylan non fa ciò che fa perché è obbligato. Non lo conosco da tanto tempo come te, ma se fosse obbligato non avrebbe certi comportamenti." Annuisco e finisco di prepararmi.
Cambiamo argomento e quando arriviamo a scuola prima di scendere dall'auto Jennifer mi guarda "E poi ci sono io. Tu non sei sola, non devi pensarlo." Le sorrido e l'abbraccio "Grazie Jen. Sei la migliore migliore amica che potessi mai desiderare." Dico staccandomi dall'abbraccio. Scendiamo di macchina e ci dirigiamo nelle aule. Entro nell'aula di biologia e lo trovo già lì. Non l'ho mai trovato in aula prima degli altri. Prendo un respiro e mi avvicino "Posso passare?" Lui alza la testa e mi guarda "Ciao anche a te." Dice facendo un sorrisetto e alzandosi per farmi passare.
Era da prima di Natale, da quando era successo tutto quel casino con Kyle, che non ci vedevamo. Quando sono tornata a New York e le lezioni di danza sono iniziate lui non l'ho mai visto.
"Non ti ho più visto in palestra."
"Sono tornato da pochi giorni a New York." Risponde rimanendo vago ed io annuisco senza aggiungere altro. Quando ero a Los Angeles lo avevo chiamato e si era scusato ma adesso non so davvero come possa essere la situazione tra noi.
Rimaniamo in silenzio e pian piano l'aula inizia a riempirsi ed arriva anche il professore che ci mette subito a fare esperimenti.
"Io non sezionerò una rana." Dico dopo aver letto in cosa consiste l'esperimento. Elias si mette a ridere "Che c'è che non va?"
"Prima cosa, è un animale. Un povero essere vivente che viene sfruttato per fare esperimenti. Seconda cosa, è verde."
"Okay, per la prima cosa posso capire, ma per la seconda.. che vuol dire?"
"Le cose verdi mi mettono paura."
"Ti prego dimmi che stai scherzando."
"Per caso mi hai mai visto vestita con qualcosa di verde? Mi hai mai visto mangiare qualcosa che fosse di colore verde? No. Il verde non mi piace e di conseguenza non mi piace tutto ciò che è di quel colore."
Lui mi guarda "Ma tu mica sei normale."
"Perché tu sì invece?" Dico incrociando le braccia al petto. Sembra che l'imbarazzo che c'era prima sia svanito nel nulla e che siamo tornati le stesse persone che si insultano a vicenda. E preferisco questo all'imbarazzo.
Per tutta la durata dell'esperimento io me ne sto seduta al mio posto a scrivere mentre Elias faceva tutto il lavoro anche al posto mio.
"Non posso credere che ho dovuto fare tutto io perché non ti piace e hai paura del verde. Me la pagherai molto presto Davis." Mi dice uscendo dall'aula lasciandomi lì e mi metto a ridere. Mi dirigo verso le altre lezioni e a pranzo vado al mio tavolo dove ci sono già Jen e Cole.
Ovviamente tutti continuano a guardarmi. La storia dei vari tradimenti non è ancora passata, ma non mi importa più. Ho la coscienza pulita.

Elias Pov
Questa mattina all'inizio l'atmosfera tra me e Maddie era strana, ma poi, non avrei mai pensato di dirlo, quell'esperimento scolastico ha migliorato un sacco la situazione.
Maddie ha paura del verde. Mi chiedo ancora se mi prende in giro o meno. Fatto sta che ho dovuto fare quell'esperimento inutile da solo e me la pagherà. Per fortuna qualcuno lassù è della mia parte e mi aiuterà in questo. A pranzo mi vado a sedere al tavolo e mi siedo proprio vicino a lei "Oggi verrai a prendere mia sorella con me dopo pranzo."
Lei mi guarda "È un ordine Woods?"
"No. Ti ho solo detto che verrai con me. Ah, e dobbiamo passare anche a prendere un dolce dal supermercato, quindi mangiamo velocemente così non faremo tardi." Lei mi scruta "E se ho qualcos'altro da fare?"
"Anche io questa mattina avrei voluto fare altro invece di fare il tuo lavoro ma l'ho fatto."
"Te l'ho già spiegato." Dice alzando il tono di voce arrabbiandosi "Quella roba era verde."
"E dove sta il problema?" Chiede Cole "Maddie ha questa grande fobia del verde. Non lo sapevi?"
"Ma che..?"
"Sì, anche io credo che sia una stronzata ma che ci puoi fare."
"Vaffanculo Elias. Ognuno ha la sua fobia."
Scuoto la testa e guardo l'orologio "È meglio andare. Non voglio fare tardi."
"E se avessi lezione?" Continua lei "So che non hai lezione. Andiamo adesso. Ci vediamo domani ragazzi." Mi alzo e contrariata si alza anche lei.
Usciamo da scuola e raggiungiamo la macchina e rimaniamo in silenzio per tutto il viaggio.
Una volta arrivati lei vede i carrelli e sorride. Quel sorriso non promette niente di buono.
"Elias." Mi dice dopo aver preso il carrello "Portami."
"Ma sei matta per caso? Quanti anni hai?"
"Andiamo. È una figata."
"No non lo è. Mia sorella lo fa ma ha sei anni. Tu ne hai quasi 18." Lei mi guarda come se avessi detto una scemenza e entra nel carrello.
"E allora? Mi hai costretto a venire con te. Almeno fammi fare le cose a modo mio." Chiudo gli occhi e prego con tutto me stesso di non trovare nessuno che conosco. Entriamo dentro, anzi, per meglio dire, io entro dentro trascinando il carrello con Maddie all'interno come una bambina di cinque anni. Tutti ci guardano ma cerco di far finta di niente "Che devi prendere?"
"Un dolce. Qualsiasi cosa."
"Pasticcini."
"Perché?"
"Perché sono le piccole cose che rendono felici. I pasticcini sono piccoli e rendono felici. Non è né troppo poco ne troppo. Andiamo Woods." Scuoto la testa e sorrido e continuo a spingere il carrello.
Il signore dietro al bancone dei dolci ci guarda un po' stranito ma poi sorride e ci chiede di cosa abbiamo bisogno.
"Vorremmo dei pasticcini."
"Certo signorina. Quali?"
Maddie inizia a indicare qualsiasi tipo di pasticcini "Ne metto anche qualcuno di questo gusto signorina?" Dice il signore prendendo un pasticcino al pistacchio. Maddie sta per rispondere ma la anticipo "No. La signorina ha la fobia del verde." Maddie assottiglia gli occhi e mi tira una gomitata nelle costole "Merda."
"No quelli no, ne metta qualcuno alla frutta. Quelli sono i migliori."
"Basta?"
"Sì, grazie mille." Dico prima che lei continui a scegliere pasticcini.
Mentre il signore ci prepara il vassoio Maddie coglie l'occasione per rimproverarmi "Perché devi fare così?"
"Non ho fatto niente. Sei tu che mi hai tirato una gomitata."
"Oh, povero bambino." Dice facendo il broncio, e non riesco a fare a meno di sorridere. È così.. non lo so. Sto bene con lei. Mi piace.. lei e le sue stranezze.
"Ecco a voi ragazzi. Siete veramente una bella coppia." Maddie prende il vassoio e prontamente risponde "Grazie. Non siamo una coppia. Anzi, non ci sopportiamo."
"Non mi pare. Passate una bella giornata." Lo ringrazio e la spingo verso le casse "Elias."
"Che c'è?"
"Ho fame."
"Hai pranzato mezz'ora fa."
"E allora? Ho fame."
"Dopo aver recuperato mia sorella vi farò fare merenda. Tanto dai tuoi comportamenti non avrai problemi con una bambina di sei anni." Dico stuzzicandola un po' "No, infatti io e Mackenzie andiamo d'accordissimo." Risponde lei di rimando.
Andiamo alla cassa a pagare e anche la commessa commenta dicendo che siamo una bella coppia. È questa l'idea che diamo agli altri? Poi ci penso. Io e Maddie, una coppia. No, impossibile.
Maddie scende dal carrello e si sistema i vestiti e si guarda intorno "Maddie tanto lo hanno capito tutti che sei pazza, non far finta che tu sia finita lì per caso." Mi lancia uno sguardo omicida e si dirige verso la macchina senza parlare.
Rimango indietro a guardarla. Mi fa uno strano effetto e credo che anche per lei sia lo stesso.
"Allora? Vuoi muoverti o no?" Dice ormai davanti alla mia macchina. Faccio finta di niente e raggiungo anche io la macchina.
La apro e lei sale velocemente "Se rimanevi ancora lì fuori a guardare il vuoto potevo congelare."
Presi il cappellino che avevo in testa e senza pensarci troppo lo sistemai sulla sua "Tieni, almeno non congeli più."
"Non lo voglio il tuo stupido cappello."
"Ehi, non prendertela con il mio cappello. Perché non apprezzi mai niente?"
"Ma.."
"Tienilo e basta." Dico chiudendo la conversazione e dirigendomi verso la scuola di Lila.
Maddie guarda fuori dal finestrino ed è come imbambolata. Chissà a cosa sta pensando.
Di certo non a te.
Grazie, sempre gentilissima la mia coscienza.
Dopo una ventina di minuti arriviamo e parcheggio l'auto "Andiamo."
"Sei tu il fratello, perché dovrei scendere anche io?"
"Perché devi sempre lamentarti? E poi se scendi e Lila ti vede non starà a parlare troppo e a perdere tempo." Scende di macchina e la sento sbuffare "Ha sei anni. Se parla con le bambine adesso quando dovrebbe farlo?" Se lo facesse ne sarei felice davvero. Lila non parla molto con i suoi coetanei.
"Lo può fare quando è in classe, non quando sono al freddo ad aspettarla."
"E poi sarei io a lamentarmi eh." Ci mettiamo davanti all'uscita insieme a tanti altri genitori. Alcuni li ho già visti e mi salutano o mi sorridono. Non mi ricordo nessuno dei loro nomi.
Finalmente le porte della scuola si aprono e i bambini iniziano ad uscire. Tutti escono tranne mia sorella.
Lila esce qualche minuto dopo in compagnia di una signora. È di sicuro la sua insegnante. E non è mai una buona notizia se esce con l'insegnante. Lila si guarda intorno e quando mi vede mi indica alla sua maestra e si dirigono verso di noi.
Vede Maddie e le si illumina lo sguardo. L'ha vista poche volte ma le piace un sacco.
Lascia la mano della maestra e si fionda su Maddie e l'abbraccia. Io guardo la scena "Non dovrei essere io tuo fratello?"
"Te ti vedo ogni giorno. Lei no." Maddie sorride.
"Signor Woods. Sua madre non c'è?"
Se ci sono solo io a quanto pare no "No, ma può dire a me." L'insegnante mi guarda e poi guarda Maddie e Lila "Va bene. In privato."
"Ehi Maddie, potresti controllare Lila qualche minuto? Devo parlare.."
"Ti aspettiamo qui." Dice senza farmi finire la frase. Raggiungo l'insegnante "Che ha fatto?" Chiedo andando subito al punto "Oh, non ha fatto niente." E allora perché sono qui? "Quella ragazza.. È parte della famiglia?" Ma cosa gliene importa?
"No, è un'amica."
"È Maddie giusto?"
"Come fa a saperlo?"
"Lila parla molto di lei. Hanno passato molto tempo insieme ultimamente?"
"Neanche troppo in realtà. Quando io e Maddie studiamo insieme si vedono."
"Comunque ciò che può dire a sua madre è che ho notato dei miglioramenti."
"Davvero?"
"Sì. Ha stretto amicizia con un bambino in classe e parlano tanto. Volevo solo informarvi."
"Va bene. Lo dirò a mia madre."
"Questa ragazza le fa bene." mi sorride e poi raggiungo Maddie e Lila e noto quanto Lila sia felice con Maddie. Che sia vero? Decido di non pensarci "Possiamo andare a casa adesso?"
"Va tutto bene?" Dice lei facendomi un piccolo sorriso "Sì. Possiamo andare?" Lila annuisce e andiamo a casa.
In macchina Maddie e mia sorella parlano un sacco. Lila parla a Maddie del suo nuovo 'amico' e lei l'ascolta e sembra veramente interessata a quello che sta dicendo.
Arriviamo ed entro nel garage privato "Non siamo mai arrivati da qui." Mi dice Maddie scendendo di macchina e dirigendosi verso l'ascensore "Lo so, arrivo da qui solo quando sono solo. Ma oggi avevamo anche questo" indico il vassoio "e ho preferito fare così." Concludo entrando nell'ascensore e pigiando il pulsante dell'ultimo piano.
Le porte dell'ascensore si aprono davanti all'altra entrata e mentre Lila raggiunge il divano, io e Maddie andiamo in cucina.
"Madison, cara. Non pensavo di vederti qui."
"Salve. Beh in realtà non lo sapevo neanche io."
"Maddie, vieni a disegnare con me?"
"Oh tesoro forse Maddie.."
"No, va tutto bene. Certo che vengo a disegnare con te."
"Tesoro resti a cena da noi stasera. Chiamo Haley." Dice mia madre decidendo per lei mentre Lila le tira la mano. Quando è con me si comporta da stronza, ma quando è con mia sorella o con mia madre è sempre gentile.
Dopo essermi assicurato che nessuna delle due potesse sentirmi decido di parlare con la mamma "La maestra di Lila mi ha detto di dirti che ha notato dei miglioramenti."
"Davvero? Oh mio Dio ma è fantastico!" Dovrei dirle anche ciò che mi ha detto su Maddie?
"Mi sembrava di vedere qualcosa di diverso, ma pensavo fosse solo una mia impressione. Che bella notizia! Ha detto altro?"
"Ha detto che ha stretto amicizia con un bambino ma non ha detto molto."
"Su questo mi informerò meglio." Mi passo una mano tra i capelli e mentre stavo per salire mia madre mi ferma "Sono felice di rivedervi insieme."
"Mamma."
"Che c'è?"
"Non dirle niente va bene? Ne tu ne papà dovete dire niente."
"Va bene. Va pure."
Salgo le scale e mi affaccio alla camera di Lila. Sono sedute sul tappeto a gambe incrociate con dei fogli in mano. Mi appoggio alla porta e rimango in silenzio finché mia sorella non apre la sua bocca, di sicuro mia madre c'entra con tutto questo "Tu ed Elias state insieme?" È il momento di entrare.
Entro nella sua stanza e vedo che lei è arrossita "Non credo che siano cose che ti riguardano Lila. Adesso va dalla mamma." Lei sbuffa, mi fa la linguaccia e scende di sotto.
"Mi dispiace. Di sicuro glielo avrà detto mia madre." Lei si alza e si scuote i pantaloni "Non preoccuparti. Più tempo passo con te più Haley fa domande. Chissà, magari ne parlano anche insieme." Dice ridendo e facendo ridere anche me.
Mia madre ci chiama per cenare e Lila vuole assolutamente Maddie al suo fianco.
"Ciao Madison. Come stai?"
"Salve signor Woods. Sto bene, lei come sta?"
"Direi bene. Oggi pomeriggio stavo giusto parlando con tuo padre."
Appena Maddie sente parlare di suo padre si irrigidisce subito e mi chiedo quale sia il problema. Stranamente anche mio padre se ne accorge e decide di non parlare più.
"Elias ma quanti ne avete comprati?" Dice mia madre guardando il vassoio e io guardo subito Maddie indicandola "È colpa sua. Li ha scelti lei."
"Tu non eri deciso e quindi sono intervenuta io."
"E forse era meglio se rimanevo indeciso." Lei assottiglia lo sguardo "Li ho scelti perché rendono felici."
"Ma da dove le tiri fuori queste cose?"
"È così e basta." Scuoto la testa mentre mia madre ride dei nostri stupidi battibecchi. Battibecchiamo su qualsiasi cosa, neanche per dei cazzo di pasticcini riusciamo ad andare d'accordo. Ma preferisco battibeccare con lei ed averla qui che andare d'accordo e non vederla.

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