Erano le 2:30 e avevamo appena finito di pulire tutto il locale. I piedi mi facevano malissimo e ,non contando la brutta di figura, la serata era andata molto bene, il capo mi fece anche i complimenti e mi confermò di aver preso ufficialmente il posto come cameriera. Presi velocemente le mie cose, indossai un pantalone e mi diressi all'uscita dove c'era Ryan ad aspettarmi.
"Ciao bambina, sarai esausta" disse rivolgendomi un sorriso
"Oh non ne hai idea, ho i piedi che mi vanno a fuoco" dissi togliendo le scarpe e muovendo le dita dei piedi. Ryan si mise a ridere e in un baleno mi caricò sulle spalle.
"Ma che fai" dissi ridendo e aggrappandomi al suo collo
"Porto questa bella donzella al suo reame con i piedi ancora quasi intatti possibilmente" disse ridendo, mi issai leggermente e aprii le gambe "Forza cavallo dai, andiamo a casa" dissi urlando a squarciagola e ridendo.
Una volta in auto mi resi conto di essere davvero esausta, sarebbe stata dura reggere università e lavoro ma non avevo altra scelta. Ero sola. Completamente sola.
"Verrò a prenderti ogni sera Katie, non mi piace che ti faccia tutta questa strada da sola ad un'ora così tarda" disse ad un certo punto Ryan distogliendomi dai miei pensieri.
"No, non posso arrecarti un simile disturbo. Non ci vorrà molto a piedi e comunque potrei anche prendere un taxi o organizzarmi con gli altri se non abitano molto distanti da me" risposi prontamente
"Stella abita in periferia mentre Carmine termina di lavorare un'ora e mezza prima di te a causa di problemi familiari. Non credo possano accompagnarti. Ma davvero Katie, non posso lasciarti fare questa strada da sola e ripeto per me non è un disturbo. Ci tengo molto a te lo sai non permetterò che ti accada qualcosa" disse serio continuando a fissare la strada.
Lui è così dolce e premuroso che spesso mi sento in colpa temendo di non fare lo stesso per lui.
"Vedremo, magari non ogni sera. Non puoi fare sempre tardi" dissi cercando un punto di incontro.
Lui si limitò ad annuire e quando arrivammo davanti casa mi abbracciò e mi schioccò un sonoro bacio sulla guancia.
"Vai a dormire principessa, domani ti aspetta una giornata molto faticosa".La sveglia suonò alle 8:00 precise, mi alzai controvoglia e feci velocemente una doccia. Per svegliarmi sarebbe stato necessario bere almeno tre caffè prima di essere perfettamente lucida; lasciai i capelli sciolti, ricadere morbidi sulle spalle e indossai un semplice paio di jeans strappati e una t-shirt. Appena uscii di casa la brezza mattutina mi investii il volto provocandomi dei brividi di freddo, ripensai al ragazzo della sera precedente, accidenti era stato davvero arrogante e maleducato e la cosa peggiore è stata che non ho fatto altro che arrossire che stupida.
"Ehi Katie" Disse Giulia facendomi un cenno con la mano dall'altro capo della strada. La raggiunsi velocemente e insieme ci dirigemmo all'università; le raccontai del mio primo giorno di lavoro e della brutta figura fatta e dopo aver riso insieme mi consegnò un invito.
"Cos'è?" Domandai dubbiosa
"Un invito ovviamente, siamo state invitate ad una festa super esclusiva che si terrà proprio nel pub in cui lavori" disse rivolgendomi un largo sorriso "la festa si terrà dopodomani sera" fissai dubbiosa il pezzo di carta plastificato "ma io lavoro" le dissi dispiaciuta
"e non voglio chiedere un giorno libero dopo neanche una settimana di servizio" replicai cercando di farle capire il mio punto di vista. Lei si rabbuiò un attimo poi mi sorrise "Non fa nulla tanto sarai presente ugualmente in qualche modo"
In breve fummo già in aula ad attendere l'arrivo del professore.
La giornata continuò in maniera abbastanza tranquilla, avevo molte cose da studiare prima dell'esame e decisi di dedicare tutto il pomeriggio a quest'attività; Giulia doveva badare al fratellino così decisi di riunirmi con Ryan, sarebbe stato molto più semplice e divertente studiare insieme.
"Ehi Ryan sei libero oggi pomeriggio?" Chiesi dandogli un piccolo pizzicotto sul fianco.
"Ciao principessa, cos'è un appuntamento?" Chiese rivolgendomi un sorriso malizioso.
Arrossii improvvisamente e gli rivolsi uno sguardo di sfida "Ti tireresti indietro se lo fosse?" Dissi alzando un sopracciglio. Lui mi fissò per un attimo interdetto non capendo se stessi scherzando o meno. Era la prima volta che restava senza parole, quasi confuso.
"Volevo chiederti se ti andava di venire a studiare da me oggi" gli dissi guardandolo dritto negli occhi. Il suo volto si rilassò e mi sorrise "Certo, potremmo andare direttamente adesso e mangiare insieme. Sono un ottimo cuoco sai?" Disse mentre ci incamminavamo verso casa.
Casa mia era molto piccola, al primo piano c'era la cucina e la sala da pranzo che fungevano da unico ambiente e al piano superiore c'era il bagno e la camera da letto. L'arredamento era essenziale, non mi erano mai piaciuti troppo i colori o i fronzoli in giro. Entrammo nel mio appartamento, mi piaceva passare il tempo con Ryan, pensai mentre si dirigeva ai fornelli. Mi faceva stare bene e mi faceva ridere, potevo contare su di lui e lui poteva contare su di me.
"Dove trovo la farina?" Chiese fissandomi.
"Nello sportello in alto" dissi sporgendomi per prenderlo io stessa. In un attimo il pacco di farina mi cadde dritto sul naso sporcandomi tutti i capelli.
"Accidenti che disastro" dissi togliendo un po' di farina dal viso.
Ryan cominciò a ridere "sembri un pesce in attesa di essere fritto" disse piegato in due.
Lo fissai con uno strano luccichio negli occhi "oh oh" lo sentii dire mentre correva attorno al tavolo. Cominciai a rincorrerlo lanciandogli la farina. Lo sentii ridere mentre inciampava nel tappeto finendo disteso per terra
"Mi arrendo mi arrendo, pietà" disse senza riuscire a frenare la risata.
"Bene, vado a farmi una doccia tu pulisci questo disastro" dissi puntandogli un dito al petto cercando di essere seria
"Agli ordini capitano" disse alzandosi.
Mi diressi velocemente in bagno, gettai tutti i miei abiti in lavatrice e mi infilai sotto la doccia. Il getto dell'acqua tiepida mi rilassò all'istante, e rimasi li per almeno mezz'ora. Non sentivo più Ryan armeggiare in cucina, sicuramente aveva già finito di pulire tutto.
Arrotolai un asciugamano attorno al corpo e mi diressi in camera mia.
Lo trovai seduto sul letto intento a leggere il mio diario.
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Tu sei solo mia (in revisione)
ChickLitKatie è una ragazza con un passato carico di sofferenza alle spalle e dopo essersi trasferita per dare una svolta alla sua vita, incontra Ryan, ragazzo vivace e solare che porta nella sua vita solo felicità. Lei si innamora perdutamente di Ryan, m...