Ryan era riuscito a vincere anche nel secondo girone, ne mancava uno soltanto e sarei stata libera.
Non feci altro che stare incollata al vetro e a pregare che non si facesse nulla, l'ansia e il nervosismo erano palpabili tanto che neanche Lucas proferì parola, si limitò ad osservare la corsa con sguardo carico di soddisfazione.
Prima di salire in auto Ryan mi guardò e mi sorrise, il cuore mi salì in gola quando una delle ragazze mezze nude diede il via. Con un rombo simile ad un tuono Ryan partì già alla massima velocità superando gli altri due avversari di circa 600m, era agguerrito ma anche gli altri due non erano da meno; uno uscì di strada già alla seconda curva per non essere riuscito a controllare l'auto; l'avversario si gettò all'inseguimento di Ryan e lo tamponò con forza dietro. Urlai istintivamente sperando che non si fosse fatto nulla ma Ryan non si fece intimorire e accelerò con un ruggito per poi frenare all'improvviso mettendosi lateralmente.
L'avversario provò a frenare ma non riuscì a controllare l'auto e un attimo prima che si schiantasse contro Ryan quest'ultimo girò l'auto mandando in confusione l'altro guidatore che si andò a schiantare contro un albero, oltrepassò il traguardo un attimo dopo e facendo stridere le ruote tornò indietro piazzandosi proprio sotto la vetrata in cui ero rinchiusa. Scese dall'auto con un megafono tra le urla degli spettatori, Lucas osservava la scena divertito assaporando già le numerose banconote che a breve gli sarebbero state portate.
"Il Diablo è tornato! E ha vinto per te ora onora la tua parte di accordo e rendimi la mia signora" il cuore mi batteva all'impazzata e sentii Lucas ridere di gusto "tipico di lui" si alzò e andò ad aprirmi la porta, prima di andarmene gli tesi la mano "grazie per non esserti approfittato di me" lui mi strinse la mano "nonostante tutto sono pur sempre un gentiluomo milady" dopodiché corsi, scesi velocemente la lunga rampa di scale e mi precipitai verso l'uscita gettandomi tra le braccia di Ryan che per lo slancio indietreggiò di qualche passo, mi strinse in un abbraccio senza tempo forte come non aveva mai fatto prima, piansi di felicità e tra le urla degli spettatori mi prese il viso e si fiondò sulle mie labbra vorace scatenando ancora di più le urla dei presenti. Mi sorrise tra le labbra e mi strinse nuovamente.
"Andiamocene velocemente di qui" mi prese per mano e ci dirigemmo da Gabriel.
Lui mi fissò e dopo aver guardato Ryan, che gli fece un cenno del capo, mi abbracciò.
"Mi dispiace Katie, è tutta colpa mia se ti ha sequestrata. Non avrei mai voluto finisse così credimi" ricambiai velocemente l'abbraccio
"L'importante è che sia finita" risposi facendo spallucce ancora un po' freddo
"Katie" disse Ryan "ha chiesto il mio aiuto per salvarti, mi ha raccontato ogni cosa del bacio e del perché lo ha fatto, ha messo da parte l'orgoglio ed è uscito anche da questo giro, per salvare te" lo fissai con le lacrime agli occhi, distolse lo sguardo dal mio, visibilmente imbarazzato e lo abbracciai "sono orgogliosa di te" lui ricambiò il mio abbraccio con trasporto sotto lo sguardo ormai tranquillo di Ryan.
"Sono salvo grazie a te Katie. Ho deciso che prenderò la laurea e farò un tirocinio fuori. Nel frattempo lavorerò onestamente" gli sorrisi realmente contenta che finalmente stesse sistemando la sua vita, non aveva vinto contro tutti i suoi demoni ma con il tempo lo avrebbe fatto ne ero certa.
"Bene andiamo a bere per festeggiare?" Dissi sorridendo.
Ryan mi squadrò dalla testa ai piedi "Si ma non conciata così. Ci vediamo da Marius alle 23:00 Gabriel. Sai bambina anche lui è ansioso di vederti; e noi abbiamo molto di cui parlare"Arrivammo in fretta al mio appartamento ed entrammo senza smettere di baciarci.
"Mi sei mancato tanto" sussurrai
"Anche tu Piccola ma dobbiamo parlare prima" si ricompose e mi fece sedere sul divano. Improvvisamente ricordai il bacio con Jane e le sue mani nelle sue natiche, il mio cuore spezzato e tutte le lacrime versate e mi incupii.
"Ci sei andato a letto?" Lui capì immediatamente a cosa mi stessi riferendo e sospirò.
"La sera del bacio ero venuto qui per dirti che mi sono innamorato davvero di te e che ero dispiaciuto per tutto quello che era successo. Ma Dio quanto ti ho visto tra le braccia di quell'idiota mi è caduto il mondo addosso Katie; mi sono sentito preso in giro e tradito e sono andato subito da lei per sfogarmi.
L'ho baciata Katie, l'ho toccata ma non sono riuscito ad andare oltre; ad ogni abbraccio rivedevo te e mi sembrava di impazzire. Poi quando ho trovato il bigliettino che ti avevo scritto ho capito che avevi visto tutto e mi sono sentito un tale idiota. Cercavo te in lei, ma quando ho capito di aver fatto una stronzata pensavo fosse ormai troppo tardi. Quando mi sono deciso finalmente a venire a parlarti tu non c'eri più e sono andato a picchiare Gabriel per farmi dire dove ti teneva nascosta. E lui mi ha spiegato ogni cosa, inizialmente non voleva il mio aiuto poi quando gli ho rivelato chi ero ha capito che solo con me avremmo potuto riportarti sana e salva a casa. Ero arrugginito ovviamente e ci siamo allenati alla radura" feci per interromperlo ma mi zittì con un cenno.
"Fino a non molto tempo fa mi sentivo oppresso dalla mia famiglia e correre mi dava adrenalina e soldi facili. Ero bravo e presto cominciai a vincere ogni gara anche contro i più forti, tutti mi temevano, se c'ero io molti si ritirarono. Poi ho conosciuto te e mi hai fatto capire quanto nella fosse la vita nonostante tutto e mi sono ritirato, eri così piccola e con così tante ferite nel cuore" disse accarezzandomi lo zigomo gonfio.
"Perché non mi hai mai parlato del tuo passato?" Gli Chiesi incerta
"Perché non ne vado fiero, ma quel passato mi ha permesso oggi di salvarti" rispose tenendomi per mano.
Restai in silenzio cercando di riorganizzare le idee, c'erano così tante cose che avrei voluto chiedergli ma una domanda mi aveva perseguitata per tutto questo tempo e ancora adesso mi bruciava.
"Ryan perchè lei? Perchè sei andato da lei?" Dissi con le lacrime agli occhi
"Lei ti girava sempre attorno e quando vi ho visti insieme...Dio mi sono sentita talmente presa in giro. Pensavo che fosse come messa in attesa, in panchina in attesa che il capitano facesse qualche fallo. Mi sono sentita tradita!" dissi amaramente
"Perché volevo farti provare lo stesso dolore che tu avevi fatto provare a me" rispose semplicemente.
"Sapevo che ti avrei ferito andando con lei, l'ho fatto per quello. Vederti con quello che odiavi e disprezzavi mi ha fatto perdere la testa!" Sbottò.
Il mio respiro tornò regolare, adesso tutto aveva acquisito un senso e non mi importava nulla del resto. La cosa importante è che adesso era qui con me, insieme e innamorati come mai prima.
Lo guardai provocatoria rivolgendogli un sorriso malizioso;
"Vuoi vedere cosa mi ha regalato Lucas?" Lui si paralizzò all'istante quando vide la mia minigonna scendere alle caviglie rivelando il sottile perizoma blu, tolsi anche il top e lui si alzò di scatto.
"Che ti ha fatto quel pezzo di merda?!?" Sbottò adirato fissando sconcertato il mio intimo striminzito.
"Oh nulla...mi ha solo fatto compagnia dentro la vasca da bagno" dissi dirigendomi in cucina sculettando.
Lui si alzò di scatto, livido di rabbia.
"Dimmi che stai scherzando. Lo uccido Katie, giuro che lo uccido"
Scoppiai a ridere e mi sedetti sul bancone della cucina aprendo leggermente le gambe; il suo sguardo interrogativo si posò proprio sui miei slip e deglutì cercando di darsi un contegno.
"Non mi ha toccata, mi ha solo guardata. Poi è uscito. Mi ha solo dato qualche ceffone a causa della mia lingua lunga" dissi leccandomi le labbra.
"Questo lo vedo. Avrei voluto strangolarlo quando ti ho vista scendere in queste condizioni. Ma iniziare una guerra non sarebbe stato saggio"
"Già. Hai fatto bene." Dissi interrompendolo, scattai in piedi e con un dito gli accarezzai il petto.
"Pensa un po', lui è riuscito a trattenersi e tu invece sei corso subito tra le braccia di un'altra.
Quante altre ne avresti toccate ancora eh?" Lo guardai malizioso e lui capì all'istante il mio giochino.
Mi prese per il polso e avvicinò il viso al mio tanto da sfiorarmi il naso
"Ti andava bene chiunque vero?" Dissi continuando a sfidarlo.
"Qualsiasi donna andava bene, si." Lo guardai confusa, nella mia mente non continuava così questo gioco "Lo hai detto tu no?" Disse prendendomi in braccio come un sacco di patate e gettandomi a pancia in giù sul divano.
Mi dimenai e urlai divertita quando lui mi immobilizzò i polsi e si mise sopra di me.
"Lasciami andare subito" dissi cercando di trattenere una risata.
Lui non mi ascoltò minimamente e senza troppi preamboli scostò le mutandine e mi infilò dentro due dita muovendole abilmente; urlai per la sorpresa e per le sensazioni che mi davano le sue dita.
"Lasciami" sibilai con poca convinzione
"Il tuo corpo mi dice altro bambolina" cominciò a muoverle velocemente e in pochi secondi venni sulla sua mano.
Lui mi lascio i polsi e sorrise vedendo la mia espressione sconcertata e imbarazzata. Avrei dovuto resistere accidenti.
"Sei stata...veloce" disse leccandosi le dita.
Il mio viso divenne rossissimo e cominciai a balbettare per l'imbarazzo.
Da predatore ero diventata la sua preda.
Lui rise e mi baciò con dolcezza accarezzandomi una guancia.
"Ho voglia di strapparti via questo pezzetto di stoffa amore mio"
Gli saltai al collo, circondandogli la vita con le gambe.
"Cosa hai detto? Come mi hai chiamata?" Dissi sorridendogli raggiante.
"Amore. Amore mio" disse baciandomi nuovamente prima di salire in camera da letto.
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Tu sei solo mia (in revisione)
ChickLitKatie è una ragazza con un passato carico di sofferenza alle spalle e dopo essersi trasferita per dare una svolta alla sua vita, incontra Ryan, ragazzo vivace e solare che porta nella sua vita solo felicità. Lei si innamora perdutamente di Ryan, m...