Capitolo 12

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Indossai un abito blu  con una profonda scollatura che lasciava intravedere la forma del mio seno; l'abito era stretto e mi fasciava perfettamente i fianchi. Non lasciava spazio all'immaginazione questo era certo; era sicuramente esagerato e troppo troppo sexy ma ehi, in guerra e in amore tutto è lecito no?
Truccai pesantemente gli occhi mentre lasciai le labbra di un caldo color carne e impiegai circa 45 minuti per sistemarmi per bene i capelli in morbidi boccoli che mi ricadevano sulle spalle. Il risultato era molto molto soddisfacente. Sentii il campanello suonare e dopo aver messo al volo un pio di scarpe a spillo corsi velocemente verso l'auto di Giulia.
Il mio cuore perse un battito quando mi resi conto che in auto non eravamo sole; dietro c'erano due colleghe dell'Università, un ragazzo che non conoscevo e Ryan.
"Ciao a tutti io sono Katie" dissi entrando in auto senza rivolgere a Ryan neanche uno sguardo. Sentivo il suo sguardo bruciarmi la schiena e con la coda dell'occhio vidi le sue mani stringersi a pugno.
"Katie loro sono Clarissa, Jasmine e Dario " disse Giulia facendomi un occhiolino complice.
Il percorso fu abbastanza movimentato, gli amici di Giulia non facevano altro che ridere e cantare a squarciagola mentre io e Ryan c'eravamo chiusi in un imbarazzante silenzio.
Giunti al locale mi diressi subito con Giulia al bancone, avevo bisogno di bere e scaricare tutto il nervosismo se volevo che questa serata procedesse per il verso giusto. Il cuore mi batteva fortissimo e le mani mi sudavano in continuazione. Scolai il primo Long Island, la gola sembrava bruciarmi e il mio corpo cominciò a rilassarsi; Ryan era seduto in uno sgabello non molto lontano da me e mi osservava in religioso silenzio con uno sguardo cupo; io feci finta di non notarlo mi diressi in pista con Giulia e le altre due ragazze.
Cominciai a dimenare i fianchi e a saltare; mi sentivo libera e felice; quasi senza pensieri. Già non ero ancora abbastanza ubriaca per dimenticarmi di Ryan; sentivo il suo sguardo percorrere tutto il mio corpo, avevo visto come si era soffermato sul mio seno e sul movimento dei miei fianchi e avevo cominciato a scatenarmi ancora di più. Non mi era sfuggito li stringere i pugni fino a vedere le nocche bianche; era davvero nervoso.
Improvvisamente sentii delle calde mani poggiassi sui miei fianchi e un petto tonico attaccarsi alla mia schiena; girai leggermente il viso e vidi un paio di occhi verdi guardarmi e un bellissimo sorriso malizioso.
"Balli davvero molto bene. Non potevo staccarti gli occhi di dosso" disse avvicinando le sue labbra al mio orecchio.
Sorrisi maliziosa e mi voltai per guardarlo meglio. Aveva i capelli lunghi e rossi legati in una disordinata coda di cavallo, era alto e aveva un corpo atletico e muscoloso al punto giusto. Era davvero un bel ragazzo.
Il mio sguardo si diresse verso Ryan; mi osservava con uno sguardo rabbioso sul volto e sorrisi involontariamente. "Sono Daniel"
"Io sono Katie" dissi stringendo la sua mano forte e calda. Cominciammo a ballare e continuai a scatenarmi in pista muovendo sensualmente i fianchi; Daniel mise le mani sui miei fianchi e cominciò a percorrere le curve del mio corpo; vidi il suo viso avvicinarsi al mio viso e mi ritrassi leggermente. Non volevo baciarlo; era bello ma non mi interessava. Volevo solo divertirmi e dimenticare per un attimo tutti i miei problemi. Una mano mi afferrò violentemente per il polso "Ehi amico che cazzo fai?" Sentii dire a Daniel "Non osare toccarla ancora se non vuoi finire in ospedale!" Tuonò Ryan e mi trascinò fuori senza che me ne rendessi neanche conto.
I suoi occhi erano freddi come il ghiaccio e duri come l'acciaio, ma era nervoso. Continuava a stringere i pugni e a passarsi le mani tra i capelli "Si può sapere cosa cazzo stavi facendo con quello?" Sbottò adirato
"Stavo ballando" lo fronteggiai con calma nonostante il cuore sembrava voler uscire dal petto.
"Ballando? Ti ci stavi strusciando come se te lo volessi portare a letto! Era quello che volevi? Ti ho forse disturbata?!" Tuonò voltandosi senza riuscire a guardarmi in faccia.
Scoppiai a ridere per l'assurdità della situazione; lui poteva andare a divertirsi con chiunque io invece non ero libera neanche di ballare con un bel ragazzo.
"No che non ci volevo scopare! Ma anche se fosse parli proprio tu? Che prima mi baci e poi ti vai a scopare quella stronza dai capelli rossi?!" Dissi con la voce colma di rabbia mente cacciavo indietro le lacrime.
"Quale rossa? Ma che cavolo stai dicendo se da quando sto con te non ho più visto nessuna!" Mi bloccai un attimo "sto con te?" Cosa voleva dire esattamente?
"Non fingere Ryan! Ho visto come ridevi con lei stamattina e come le tenevi le mani sui fianchi! Mi fai schifo!" Gli Urlai contro tutta la mia frustrazione lanciandogli infine il braccialetto. "Te lo ricordi questo? Eh? Te lo ricordi? Me lo ha dato lei! Lo hai dimenticato a casa sua qualche notte fa!" Dissi mentre delle piccole lacrime ribelli scappavano al mio controllo.
Fissò quel bracciale e se lo rimise al polso come il più prezioso dei gioielli.
"Katie ascoltami" disse ritrovando improvvisamente la calma e cercando di farmi ragionare. "È vero ho scopato con lei ma prima del nostro primo bacio. La prima volta quando la conobbi al locale e poi la sera del nostro litigio. Non l'ho più toccata da allora. Non sono più stato con nessuno Katie te lo giuro" la lacrime ormai uscivano da sole senza più alcun controllo, mi sentivo così stupida. "E allora perché aveva il tuo braccialetto? E perché stavi ridendo con lei e la toccavi?!" Dissi ferita distogliendo lo sguardo dal suo.
"Ho perso il braccialetto qualche giorno fa; l'ho cercato dappertutto senza riuscire a trovarlo. Lo avrà preso lei quando mi è caduto." Disse avvicinandosi e cingendomi le braccia ma mi scansai "non hai ancora risposto alla mia domanda" dissi tirando su con il naso cercando di darmi un minimo di contegno.
"Voleva che andassi a casa sua per ripete l'esperienza diciamo e quando ho rifiutato lei ha cercato di convincermi facendo delle strane moine che mi hanno fatto venire da ridere. Quando le ho messo le mani sui fianchi volevo allontanarla lei invece ha provato a baciarmi e l'ho allontanata." Lo fissai di sottecchi sentendomi una stupida per essermi fatta abbindolare da quella stronza e da tutta quella situazione; sorrisi impercettibilmente ma ero ancora arrabbiata con lui.
"È per questo che da due giorni mi eviti come la peste?" Disse ormai eliminando la distanza che ci separava.
"Si; pensavo che ti vedessi con lei nonostante quello che c'è stato tra noi" dissi arrossendo violentemente temendo una qualche Frase del tipo "ma non stiamo insieme".
Lui invece scoppiò a ridere al mio evidente imbarazzo e con i polpastrelli asciugò le mie lacrime.
"Piccola, non potrei mai farti una cosa del genere. Non voglio altre se non te" alzai di poco lo sguardo e gli sorrisi "davvero? Quindi non bacerai ne scoperai nessun'altra apparte me?"
"Beh, non scopo neanche te al momento mi sembra" disse ridendo "ma no piccola, nessun altra apparte te. Promesso"
Allargai le braccia e lo strinsi forte a me.
"Chiamo un taxi e andiamo a casa?" Proposi rossa di vergogna.
"Si piccola andiamocene di qui"

Il suo vestito. Che ne pensate??

 Che ne pensate??

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