La mattina dopo mi svegliai tra le braccia di Ryan "buongiorno" dissi stropicciandomi gli occhi "buongiorno principessa" disse lui posandomi un casto bacio sulle labbra.
"Non pensavo russassi così tanto" disse prendendomi in giro
"Io non russo! Tu piuttosto non fai altro che muoverti continuamente" dissi fingendomi offesa.
Mi sorrise e mi baciò nuovamente prendendo il viso tra le mani "mi farai impazzire" disse in un soffio facendomi rabbrividire.
"Adesso alza il tuo bel culetto da questo letto; l'università ci attende" disse alzandosi con un balzo.
Aveva una carica esplosiva di prima mattina, io invece mi trascinavo come uno zombie. Andai a farmi una doccia veloce e mi feci più carina del solito; ero davvero di buon umore. Lo raggiunsi velocemente in cucina e dopo aver fatto colazione ci dirigemmo direttamente all'università.
Ryan mi teneva per mano, aveva un sorriso stampato in volto e gli occhi rilassati.
Mi faceva venire i brividi soltanto a guardarlo. Giungemmo al cancello della sede universitaria e lui mi strinse ancora di più e mi rubò un bacio. "Ryan" lo chiamai facendo bloccare un momento e fissando le nostre mani intrecciate; lui mi fissava interrogativo attendendo un qualsiasi mio gesto "ehm...noi, cosa siamo?" Dissi distogliendo lo sguardo dal suo viso imbarazzatissima; lui mi sorrise e si avvicinò a me poggiando una mano sulla guancia.
Unii le labbra alle mie in un bacio dolce e carico di significato, socchiusi le labbra lasciando che le nostre lingue si incontrassero in una sensuale danza mentre un brivido mi percorse tutta la colonna vertebrale; si staccò riluttante poco dopo "secondo te cosa siamo?" Disse guardandomi con aria di sfida e un sorriso divertito stampato in volto.
"Oh be, potresti essere semplicemente un amico per me, avrei la possibilità di conoscere molti altri bei ragazzi in questo caso" risposi piccata facendogli una linguaccia. Mi tirò a se con un gesto possessivo "Ti chiuderò quella boccaccia insolente più tardi. Così smetterai di fare la spiritosa" disse prendendo un labbro e mordendomelo piano. "Niente bei ragazzi allora?" Dissi continuando il nostro piccolo gioco, lui mi sorrise "Beh se vuoi che cominci a baciare altre ragazze basta dirlo" disse comunicandosi a guardare attorno.
Gli diedi una gomitata allo stomaco che lo fece piegare in due dalle risate "Non ci provare don Giovanni; tu sei mio oramai" dissi circondandogli il collo con le braccia. "Bene, non avevo nessuna voglia di spezzare le gambine a dei poveri malcapitati" disse rivolgendomi un largo sorriso che mi fece sciogliere le gambe.
Ci dirigemmo all'interno della sede con le mani intrecciate e notai subito la presenza di Gabriel all'ingresso. Il cuore fece una capriola ripensando a come quel cafone mi aveva trattata durante la festa, non gliela avrei fatta passare liscia tanto facilmente. Mi fissò per poi posare lo sguardo sulle nostre mani intrecciate " E così il bel play boy è stato accalappiato" disse rivolgendosi direttamente a Ryan con un'espressione beffarda sul volto, quest'ultimo gli sorrise senza scomporsi
"Già sono stato proprio accalappiato. Mi spiace per te ma sei arrivato tardi. Adesso ti chiedo scusa ma io e la mia ragazza abbiamo di meglio da fare" e mi trascinò aldilà dell'ingresso. La mia ragazza, accidenti come suonava bene. Avevo un'espressione da ebete stampata sul viso mentre gongolavo guardandolo di sottecchi. Lui se ne accorse e mi guardò divertito "cosa ridi?" Mi chiese unendosi al mio buonumore "La mia ragazza." Ripetei con tono solenne "io e la mia ragazza. Suona bene" dissi sorridendo felice.
"Amo quando sorridi" disse lui poggiando le labbra sulle mie. "Avanti piccola ci vediamo durante l'intervallo. Devo entrare in aula" disse accompagnandomi davanti la porta. Lo salutai velocemente e raggiunsi Giulia poco prima che il professore entrasse in aula seguito da Gabriel. Aveva un'espressione indecifrabile in volto.
"Buongiorno a tutti ragazzi. Come ben sapete tra meno di due mesi ci saranno gli esami ed è importante essere preparati al meglio per poterli superare senza alcuna difficoltà. Riunendomi con gli altri professori e il preside è stato deciso che a Gabriel verrà affiancato uno di voi per aiutarlo a recuperare tutte le lezioni perse. La persona scelta ovviamente avrà dei bonus dato il tempo che questo richiederà e un voto in più alla fine dell'anno." Tutti fissavano Gabriel e il professore in religioso silenzio; certo la persona scelta sarebbe stata molto fortunata, in fondo avere dei bonus e un voto in più faceva veramente comodo ma Gabriel era così antipatico e scorbutico che il solo pensiero mi fece accapponare la pelle. Quasi mi dispiaceva per la persona che avrebbe dovuto sopportarlo per interi pomeriggi.
"Katie Owen sarai tu ad affiancare Gabriel per questi due mesi" disse il professore destandomi dalle mie riflessioni.
Il mondo sembrò crollarmi addosso. Perché proprio io con tutte le persone e gli studenti capaci che c'erano in accademia? Non bastava vederlo ogni giorno e quasi ogni sera?
"Professore non potrebbe scegliere qualcun altro? Mi rendo conto che è una grande opportunità ma lavorando ho davvero poco tempo per dedicarmi anche ad altre persone" dissi tutto d'un fiato attirando l'attenzione di tutti gli studenti su di me. Il professore mi fissò e dopo essersi sistemato la cravatta mi disse "signorina, mi rendo conto di quanto possa essere difficile per lei. Ma la decisione è stata unanime e non ha possibilità di tirarsi indietro. È la migliore studentessa della nostra università, è motivo di grande orgoglio per noi e dovrebbe esserlo anche per lei" disse sedendosi non dandomi altra possibilità di replica. Mi sedetti sconsolata e voltai uno sguardo furioso verso Gabriel.
Lui mi fissò sorridendo e mi salutò con un gesto della mano. Dio quanto lo odiavo; sarebbero stati due mesi molto molto complicati e sicuramente a Ryan non sarebbe piaciuta per niente questa notizia.Mi diressi velocemente verso la macchinetta del caffè, solitamente con Ryan ci incontravamo sempre lì. In attesa del suo arrivo presi una bella cioccolata calda, mi avrebbe aiutato a distendere un po' i nervi.
"Ciao piccola" disse stampandomi un piccolo bacio sulle labbra
"Ciao" dissi con il volto un po' corrucciato. "Ho una notizia Ryan, una brutta notizia" dissi spegnendo immediatamente il suo sorriso.
"Che succede?" Disse sedendosi e facendomi mettere sulle sue gambe.
"I professori mi hanno dato un incarico. Devo fare da tutor su tutte le materie ad una persona in cambio di bonus vari e di un voto in più a fine anno" lui mi fissò per un attimo in silenzio, come se stesse riflettendo sulle mie parole. "Ok e dove sarebbe la cattiva notizia?" Mi chiese con lo sguardo confuso e pensieroso.
"La persona a cui devo fare da tutor è Gabriel"
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Tu sei solo mia (in revisione)
ChickLitKatie è una ragazza con un passato carico di sofferenza alle spalle e dopo essersi trasferita per dare una svolta alla sua vita, incontra Ryan, ragazzo vivace e solare che porta nella sua vita solo felicità. Lei si innamora perdutamente di Ryan, m...