Finalmente era terminata la pausa estiva ed io ero pronta per tornare a lavoro. O meglio, cominciare il mio percorso per l'accademia. Avevo passato una splendida estate in compagnia dei miei amici e di Niccolò. Tra risate, tuffi al mare e nottate la pausa era volata.
Era sera ed ormai non stavo più nella pelle dato che il giorno dopo avrei sostenuto il mio primo giorno di accademia. Scelsi già le robe da indossare e preparai lo zaino con le poche cose da usare. Niccolò quella sera era rimasto da me perché il giorno dopo si era gentilmente offerto di accompagnarmi. Appena notò quella mia super organizzazione, dovuta all'ansia, ridacchió e mi prese un po' in giro.-"Amó metti più ansia de me. E preciso che per superarmi c'è ne vuole"- commentò facendomi ridere. Poggiai lo zaino già pronto sulla sedia, accanto la scrivania, e mi avvicinai a lui.
-"Tranquillo, non ti rubo il ruolo"- farfugliai sorridendo e poggiando gli avambracci sulle sue spalle. Immediatamente circondó i miei fianchi con le sue mani e mi avvicinò a lui.
-"Oh di questo ne sono sicuro"- disse mentre metteva in contatto i nostri nasi facendomi sorridere intenerita.
-"Secondo te come sarà cominciare a frequentare l'accademia?"- domandai dopo avergli schioccato un veloce bacio sulle labbra.
-"Andrai alla grande. Smettila di essere così ansiosa"- rispose sorridendo. Lo guardai dritto in volto e notai tutti quei bellissimi e meravigliosi particolari. Notai il suo sorriso ed osservai le labbra che lo adornavano alla perfezione. Poi fissai quegli occhi belli e profondi come il mare e mi ci persi completamente. Mi ero talmente concentrata e persa nel suo sguardo che non mi ero resa conto di starlo a fissare già da troppo tempo.
-"Perché mi guardi così?"- domandò curioso. Una fossetta si creó sul mio volto quando feci un sorriso leggero.
-"Perché sei bello"- ammisi.
-"Sei più bella tu"- disse contrariato.
-"Seh! Figuriamoci"- commentai alzando gli occhi al cielo.
-"Vuoi per caso contraddirmi, Ferrara?"- chiese con tono di sfida. Lo guardai con la stessa sua espressione e misi una mano su un fianco.
-"Altrimenti?"- dissi soltanto con un sopracciglio sollevato. Subito dopo, e senza sentir ragione, mi prese di peso e mi lasciò cadere sul materasso della mia cameretta. Si mise su di me senza farmi sentire il suo peso e cominciò a far solletico ad ogni mia parte del corpo. Cominciai a ridere a crepapelle ed a dimenarmi sotto di lui per riuscire a dileguarmi. Ogni mio tentativo fu vano e lui continuó a solleticarmi ininterrottamente.
-"Ti prego lasciami andare!"- esclamai tra una risata e l'altra. Cominciò a ridere anche lui e poi si fermó poco dopo. Cercai di riprendere fiato e smisi di ridere. Mi portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e guardai il moro con uno sguardo truce.
-"Farei anche a te il solletico ma tu purtroppo non lo soffri"- borbottai dandogli uno schiaffo sulla spalla. Si spostò dal mio corpo e mi affiancó tenendomi stretta da un fianco. Lui ridacchió un po' e poi cominciò a fissarmi dritto negli occhi. Incatenó il suo sguardo col mio e mi strinse di più al suo corpo.
-"Ti amo"- sussurrò osservando le mie iridi scure come la pece. Sorrisi sinceramente e posai una mano sul suo volto.
-"Ti amo anch'io"- sussurrai a mia volta per poi baciarlo con affetto. E fu così che continuammo a passare il nostro tempo, fin quando entrambi riuscimmo a cadere tra le braccia di Morfeo.
**
-"Preso tutto?"- mi domandò dopo che fossi entrata in auto. Ero pronta per iniziare il mio primo giorno lì e non vedevo l'ora. L'ansia mi stava divorando completamente e rischiai più di una volta di rovinare le mie belle e lunghe unghie a causa di essa. Tuttavia riuscii a non mangiarle e cercai di pensare ad altro.
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La Mia Àncora 2⚓
RomanceAurora e Niccolò dopo tanto tempo riescono finalmente ad essere felici e poter vivere la loro relazione in tranquillità. O quasi. Aurora inizierà a frequentare l'accademia mentre Niccolò continuerà a lavorare per il successo. Tutti i loro equilibri...