Capitolo 24

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Rivedere Riccardo e Stefano dopo tanto tempo mi aveva riempito il cuore di gioia. Mi erano mancati tanto ed era da tempo che non trovavo l'occasione di rincontrarli. Dopo diversi mesi, per curiosità, ero andata a farmi un giro al nostro vecchio posto di ritrovo e, per mia sorpresa, avevo ritrovato lì i miei due amici. Non appena li vidi, mi fiondai su di loro e li abbracciai. Strinsi più fortemente a me Riccardo mentre lui mi baciava interrottamente la guancia. Era davvero tenerissimo e della sua dolcezza non ne avrei mai avuto abbastanza. Subito dopo si staccò ed abbassò lo sguardo verso il mio pancione.

-"Oh mio dio è bellissimo! Non vedo l'ora che nasca questo piccolino!!"- esclamò entusiasta mentre accarezzava la semicircoferenza del mio ventre. Sorrisi teneramente a quella scena e poi si avvicinò anche Stefano con un sorriso e gli occhi lucidi. Entrambi erano davvero contenti per me ed io, a notare loro in quello stato di allegria, lo ero ancora di più.

-"Su stai calmo, Riccà"- lo esortai con un sorriso sul volto. Lui gioí e subito dopo andò a sedersi.

-"Dai su mettiti accanto a me e siediti! Non vorrei che ti sforzassi troppo"- mi invitò a fare con un tono di voce preoccupato. Scossi la testa e sorrisi, dopo aver preso posto accanto a lui.

-"Allora come va ragazzi?"- chiesi subito dopo aver ordinato un bicchiere di the caldo.

-"Alla grande! Credo proprio che la mia carriera da stilista avrà un enorme futuro!"- mi informò il biondo con gli occhi da sognatore. Sul mio volto si formò un sorriso enorme, al solo pensiero che il suo desiderio si stesse man mano realizzando. Era un ragazzo dolcissimo e meritava tutto l'amore e la fortuna del mondo. A lui dovevo tutto.

-"Riccardo, tu non hai idea di quanto mi renda felice sentire tutto ciò"- dissi prendendo una sua mano tra le mie. La strinsi e continuai a sorridergli.

-"Vedessi me! Non credevo di riuscire ad arrivare a questi livelli! Prometto di svolgere con costanza ogni singolo istante del mio lavoro come se fosse l'ultimo"- commentó felice. Nei suoi occhi viveva un barlume di speranza e nelle sue labbra vigeva l'allegria più assoluta.

-"Sono davvero fiera di te"-

-"Lo sono anche io, amico"- si intromise Stefano sorridendo. Riccardo ricambiò e subito dopo si alzò dal suo posto.

-"Dove vai, Riccà?"- chiesi alzando un sopracciglio.

-"Bhe il lavoro mi porta via tanto tempo"- precisó per poi avvicinarsi a me per salutarmi. Mi stampó un gran bacio sulla guancia e salutò con un gesto della mano il moro, accanto a me. Guardai il biondo, lasciare il locale, e poi tornai a fissare Stefano. Era strano e, al contrario di Riccardo, non sembrava sprizzasse gioia da tutti i pori.

-"È per caso successo qualcosa?"- domandai corrucciando la fronte. Feci scivolare un dito sulla maniglia, della mia tazza fumante, e la portai alle labbra per assaporare il the caldo. Il calore del liquido mi scese lungo la faringe e mi riscaldó del tutto. Lui nel frattempo infiló le mani tra i capelli e scosse la testa. Sembrava esser tormentato per qualcosa e non riuscivo a capirne il motivo.

-"Sto ad impazzì"- sussurrò facendomi quasi sputare fuori il the dalla bocca.

-"Oddio, Stefano! Sei davvero tu?"- chiesi sorpresa poggiando teatralmente una mano sulla sua fronte, per costatare se avesse la febbre. Lui mi guardó stranito e aggrottò le sopracciglia.

-"Certo che sono io! Qual è il problema?"- domandò perplesso.

-"Hai appena parlato in romano! Tu lo detesti"- dissi assottigliando gli occhi e guardandolo con fare indagatore. Lui alzò gli occhi al cielo e si spettinó i capelli. Anche quel gesto non era di suo consueto. Era davvero strano.

La Mia Àncora 2⚓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora