Il mio secondo giorno di accademia era giunto ed io mi ritrovavo ancora nel letto assieme a Niccolò. Aprii gli occhi lentamente e completamente stordita guardai l'ora.
-"Oh cazzo"- esclamai dopo aver notato che mancasse a malapena mezz'ora dal mio rientro. Cercai di realizzare ma subito dopo mi accorsi in che guaio mi trovassi.
-"Oh amó svegliati!"- chiamai il mio ragazzo scuotendolo un po'. Si svegliò di colpo allarmato e mi guardó con la fronte corrucciata.
-"Che è successo?"- domandò con voce ancora impastata dal sonno. Mi alzai di scatto dal letto e cercai dei vestiti da indossare. Immediatamente mi accorsi che mi trovavo a casa di Niccolò e che non avevo altri vestiti se non quelli del giorno precedente.
-"È tardissimo ed io non ho neanche niente da indossare"- mi lamentai mentre prendevo i miei vestiti dal pavimento. Ebbene si, dopo il nostro pomeriggio passato a far l'amore avevamo continuato a trascorrere l'intera giornata a coccolarci sul letto fino ad addormentarci. Ormai, però, era mattina ed io avevo completamente scordato di tornare a casa per prendere un po' della mia roba. Decisi di indossare solo i miei pantaloncini del giorno prima e pensai a cosa indossare di sopra. La mia maglia si era sporcata di polvere, stando a terra, diventando impresentabile.
-"Porca miseria!"- imprecó Niccolò mentre balzó in piedi e cercava anche lui disperatamente qualcosa da indossare. Andò nel suo armadio e afferrò le prime cose che gli capitarono sotto tiro. Fare tardi il secondo giorno di accademia non era il massimo, ma partecipare a tutta quella scena movimentata mi faceva divertire. Niccolò faceva tutto di fretta e camminava in giro per casa per riuscire a ricordarsi di ciò che dovesse fare. Io andai al bagno e mi lavai i denti nel frattempo che il moro mi affiancava per imitarmi. Terminai quell'azione ed andai a prendermi un paio di trucchi, che per fortuna tenevo nello zaino di scuola portatomi insieme a casa di Niccolò. Mi truccai in fretta e furia e pettinai i capelli cercando di togliere tutti quei nodi che mi impedivano di far veloce. Quando il moro mi vide in difficoltà mi prese la spazzola dalle mani e mi sorrise. Lui era ormai pronto e quindi mi fissava intenerito.
-"Faccio io"- disse con un sorriso sul volto per poi cominciare a pettinare i miei lunghi capelli neri con calma. Passava la spazzola su ogni trama di capelli e li accarezzava con le dita delicatamente. Il suo tocco e il modo di pettinarmi mi fece rilassare ed eliminare tutto quello stress creatomi. Nel frattempo che spazzolava si avvicinò a me e mi baciò la guancia. Sentire le sue labbra calde a contatto con la mia pelle mi faceva sentire sempre bene e in pace con me stessa.
-"Finito"- disse dopo aver poggiato l'oggetto da qualche parte. Guardai i miei capelli ben pettinati e lisci e mi voltai verso di lui.
-"Grazie tante, amore mio"- sussurrai vicino le sue labbra. Mi guardó sorpreso dal modo in cui l'avevo chiamato e subito dopo addolcito. Aveva quegli occhi che esprimevano tutto l'amore possibile. Mi avvicinai di più a lui e lo baciai teneramente mentre lui metteva le mani dietro la mia schiena ancora nuda. Accarezzò lentamente la mia pelle e poi si separò da me sorridendo.
-"Amo ma devi ancora finire di vestirti"- mi fece notare con un sopracciglio alzato.
-"Si lo so"- dissi uscendo dal bagno per dirigermi verso il suo armadio. Presi una delle sue felpe e la indossai.
-"Scusa ma ti rubo una felpa"- avvisai il mio ragazzo una volta che mi ebbe raggiunto. Lui scosse la testa divertito e poi annuì ridendo. Mi avvicinai a lui e gli schioccai un veloce bacio sulle labbra prima di prendere il mio zaino.
-"Andiamo?"- domandò lui prendendo le chiavi e mettendole in tasca. Annuii e, seguita da lui, uscimmo di casa.
**
STAI LEGGENDO
La Mia Àncora 2⚓
RomanceAurora e Niccolò dopo tanto tempo riescono finalmente ad essere felici e poter vivere la loro relazione in tranquillità. O quasi. Aurora inizierà a frequentare l'accademia mentre Niccolò continuerà a lavorare per il successo. Tutti i loro equilibri...