~Capitolo 9~

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Oggi è venerdì ed io mi sono alzata dal letto più triste del solito dato che non ci sarà nessuna lezione a causa di un seminario importante a cui tutti dovremmo partecipare, anche se sono convinta che non si presenterà nessuno a parte il rettore e il tizio che parlerà ad un'aula vuota.

Comunque no, non sono impazzita tutta d'un colpo, semplicemente sono triste perché sarei potuta rimanere a casa a dormire, cosa che non faccio già da parecchio tempo, e invece da brava ragazza con la testa sulle spalle mi trovo costretta, seppur da me stessa, ad andare in biblioteca per studiare dato che la sessione d'esami comincerà a breve ed io sono alquanto indietro con gli argomenti.

Mentre indosso una felpa nera a caso e dei leggins dello stesso colore mi maledico per non aver preso una macchina: sarei potuta andare in biblioteca più tardi se avessi avuto un mezzo tutto mio, invece mi ritrovo a dover approfittare ancora una volta del passaggio della mia vicina di casa che inizia il turno al fast food alle otto del mattino.

Mi chiedo perché mai qualcuno dovrebbe recarsi ad un fast food prima di mezzogiorno ma questo è un altro discorso.

Evidentemente con la luna storta, mi siedo sul sedile del passeggero borbottando qualche saluto ad Ashley che mi guarda come se avesse accanto un alieno.

《Smettila di guardarmi così e non ci pensare nemmeno!》
Blocco appena in tempo la sua mano che stava già cercando tra i dischi quello di qualche cantante che mi avrebbe sicuramente peggiorato l'umore.
Sempre se è umanamente possibile, si intende.

《Non inizio bene la giornata senza la musica, lo sai!》 prova a controbattere ma le rivolgo solamente uno sguardo carico di frustrazione e magicamente lei, dopo aver sbuffato, inizia a guidare rinunciando alla sua dose giornaliera di canzoni pop.

La ringrazio, come al solito, quando mi ritrovo davanti l'università e con l'espressione più cordiale che oggi riesco a mettermi addosso, le chiedo scusa per la sfuriata di prima facendole a stento trattenere un sorriso divertito.
《Questa volta te la lascio passare, ma se dovesse capitare nuovamente ti avviso che non mi farò scrupoli a lasciarti per strada.》

La guardo con un sopracciglio alzato, come a dirle che non ne avrebbe mai e poi mai il coraggio e lei, esasperata, riparte.

Credo stia davvero diventando una routine: Ashley che mi da un passaggio facendomi sanguinare le orecchie per tutto il tempo del viaggio, andando via esasperata da qualche mia occhiataccia o battuta di cattivo gusto.

L'unica cosa capace di strapparmi un sorriso oggi è la visione dei due imbecilli che sembra stiano litigando sottovoce per non disturbare la gente che effettivamente è venuta in biblioteca per studiare.

L'eccessivo numero di persone presenti qui dentro dà forza alla tesi del seminario deserto.

Mi guardo in giro e trovo un tavolo libero in un angolo che mi permetterebbe di studiare in santa pace e allora valuto due opzioni: studiare in disparte con tranquillità o raggiungere Leo e Joey che probabilmente mi faranno capire poco e nulla?

《Posso sedermi o rischio di disturbare i vostri drammi?》 Leo mi rivolge uno sguardo cortese e sposta la sedia che si trova proprio tra i due per farmi segno di sedermi pure, a Joey invece sembrano illuminarsi gli occhi.

《Finalmente qualcuno con cui fare conversazione, Leo non la smette di studiare.》 mi volto a guardare confusa Leo che, ovviamente, fa spallucce come a dirmi che avrà sicuramente qualche rotella fuori posto, quindi torno a concentrarmi su Joey.

《Josh, che ci fai in biblioteca se non vuoi studiare?》 come se lo avessi sfidato il ragazzo esce fuori dallo zaino dei manga e, dopo avermi lanciato uno sguardo carico d'odio, inizia a leggerli lasciando a me e Leo qualche minuto di silenzio, infranto poi dalle sue urla.

Il segreto della pioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora