"Hey mezzosangue!"
Non potevo sopportare più nient'altro quel giorno! Mi dimenai per liberarmi dalla sua presa ma a quanto pare quello stronzo era forte.
"Fermati! Ti ordino di fermarti!" urlò Black.
Ma figurati se mi fermavo, avevo l'adrenalina che mi scorreva nelle vene...
Vidi Jake mandare un messaggio e in un batter d'occhio una folla di ragazzini, okay forse non proprio ragazzini, circondò me e il preside.
Nel frattempo io ero ancora appesa per il collo " lasciami" urlai, ma lui non spostò neanche di un millimetro la mano. A quel punto ero su tutte le furie stavo per scoppiare, ma feci tutt'altro e il preside mi tirò uno schiaffo tanto forte da scorticarmi la pelle della guancia.
Basta non ce la facevo più a trattenermi. Le unghie delle mie mani si affilarono e si allungarono e, per la seconda volta in tutto il giorno, ringhiai.
Ringhiai così forte che probabilmente tutto l'istituto mi sentì, ma non mi importava.
Il preside sbalordito allentò la presa del mio collo. E riuscii a sfuggirgli.
Era il mio momento, spostai il peso in avanti e il piede indietro. Mi lanciai contro quello stronzo e lo colpii allo stomaco con il pugno destro mentre il sinistro viaggiò sulla sua faccia procurandoli un graffio sulla guancia. Mentre facevo tutto ciò il tempo sembrava scorrere a rallentatore... Da quando mi muovevo così veloce?
Mi sentii realizzata vedendo il preside con quel l'aria stupefatta e incazzata sopra ogni limite e la guancia ferita da cui scendevano piccole goccia rosse di sangue.
Mi rimisi in posizione di attacco... "Io ti uccido, se solo non fossi..." sentii il preside sussurrare.
Ad ogni modo non me ne fregava molto di ciò che pensava, fatto stà che provai ad assestargli un colpo allo stomaco, ma qualcosa mi fermò.
Il preside infatti fermò il mio braccio e mi diede un calcio alle ginocchia. Caddi a terra ma mi rialzai, solo che un altro pugno mi volò in faccia.
Fantastico, ora ero una preda, ma io volevo essere il predatore: mi rialzai e con un unico e fluente movimento girai attorno al preside e gli misi le mani al collo, alzandolo dal pavimento di qualche centimetro.... "Bello è stare da quella parte?" gli chiesi.
"Io ti odio! Una ragazzina come te non dovrebbe essere così... scontrosa e soprattutto stronza!"
"Ah beh non me ne frega molto della tua opinione" gli dissi fissandolo intensamente, come se, se continuassi a guardarlo, potesse esplodere come una lattina di birra bucata da uno spillo.
"Beh dovrebbe fregartene dato che io so cose su di te che non ti immagineresti mai!" mi urlò ormai rosso in viso.
"Perché allora non mi chiarisci subito le idee... coglione"
A questo punto i suoi occhi si infiammarono e cominciarono a spuntargli i canini.
Oh, oh... ero nella merda...
"Non mi offendere... Mezzosangue!" questa ultima parola la caricò di tantissimo odio e la pronunciò come se fosse una parolaccia. Mi sputò ai piedi.
Lo lasciai andare... cadde a terra con un tonfo e io gli misi il piede in faccia spingendo "qualcosa in contrario sui miei genitori?"
"Si" disse. Mi prese il piede e lo torse così velocemente che non me ne accorsi subito... ma la fitta di dolore che provai in quel momento, superò di gran lunga tutti i dolori provato fino a quel momento. Si sentì infatti un sonoro "crak" che riecheggiò in tutta la biblioteca.
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FantasyUna "normale" ragazza vampiro diciassettenne dopo essere entrata nella Margaret's academy scopre di essere molto più di ciò che crede... le si presenterà davanti una, anzi più sfide, dove dovrà compiere delle scelte... e se dovesse fallire? e se n...