Quel bacio... il mio cuore accellerò di colpo, non perché fossi innamorata o perché Lucas mi avesse tolto il fiato, ma perchè capii che non avevo provato niente. No, non potevo mettermi in in guaio così grande! Ho appena baciato una persona stupenda, dolce e carina, ma non mi piaceva... non potevo crederci.
Mentre ero ancora attaccata a lui con le labbra, Lucas approfondì il bacio.
Io non sapevo cosa fare, staccarmi o aspettare che si staccasse lui?Alla fine decisi, allontanai il collo e misi le mie mani sul suo petto per fare leva, il che risultò più difficile del previsto, poiché appena mi staccai, lui avido di baci come un cane a cui gli viene tolta la carne da sotto i denti, riprese la mia bocca tra le sue labbra.
Provai a parlare "è tardi... devo... andare..." ma lui sembrava completamente assorto nel bacio.
In quel momento non riuscii più a continuare così. Misi di nuovo le mani sul suo petto e spinsi con tutte le mie forze, tanto che non solo mi staccai da lui, ma lanciai me stessa contro un albero a circa tre metri da terra. Appena sentii il tronco duro sulla mia schiena, allungai le unghie da lupo e le conficcai nella corteccia dell'arbusto. Rimasi li, appesa, mentre Lucas mi guardava sbigottito. È stato molto divertente, io che lo guardavo da tre metri da terra e lui che mi guardava come un cucciolo indifeso a cui gli si è tolto il suo giocattolo preferito.
"Ma che ti prende?" mi chiese arrabbiato.
"Beh... ecco..." cercai una giustificazione, ma era difficile parlare con la consapevolezza che ero appesa grazie a soli dieci centimetri di unghie. Di unghie! Avevo una paura incredibile di cadere e rompermi l'osso del collo, anche se poi sarei guarita, faceva comunque male.
"Devo... andare" detto ciò cercai di ritrarre i miei artigli, ma non ce la feci subito."Una mano?" mi chiese Lucas.
"Non... no grazie, ce la faccio" ero così impegnata con le mie unghie che non mi accorsi neanche che stava arrivando qualcuno. Finalmente ci riuscii, saltai a terra atterrando in ginocchio, ma quando alzai lo sguardo,vidi più persone del previsto: Lucas, Blake e... no vi prego non lui... il preside.
"Buongiorno signorina White" mi disse "come va la giornata?"era sarcastico... decisamente sarcastico. Ero tentata di rispondergli: <bah tutto sommato bene... se esclude che sono in ritardo, ho appena baciato quel cretino, ho scoperto che non mi piace, e sono stata a pochissimo da rompermi il collo!> ma mi limitai ad una risposta di più effetto.
"Andava tutto bene fino a quando non mi è arrivato davanti agli occhi una certa persona... vuole provare ad indovinare di chi si tratta?" Dissi sorridendo sgarbatamente.
"Ha...ha...ha molto simpatica. Vedo che almeno il senso dell'umorismo non lo ha perso, signorina" ma perché almeno? Ah quell'uomo era pieno di misteri.
"Cosa vuole?" a quel punto guardai Blake. Sembrava in pigiama, anzi, sembrava che lo avessero appena buttato giù dal letto. Non bisognava avere una grande immaginazione per capire quello che era successo: il preside vedendo che non c'ero è andato a svegliare Blake dal suo sonnellino pomeridiano.... il punto era, cosa gli aveva detto Black per convincerlo a dirgli dove ero andata?
Glielo chiesi "allora Blake cosa ti ha fatto questa testa di cazzo per estrapolarti le informazioni?"
"Io non gli ho estrapolato niente, gli ho detto la pura e semplice verità." interruppe il preside infastidito dai miei modi.
"E quale sarebbe?" chiesi mettendo le mani sui fianchi per assumere un'aria minacciosa.
"Che sei in pericolo, che non puoi andare in giro come se fossi una normale vampira!" mi urlò stringendo i pugni.
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FantasyUna "normale" ragazza vampiro diciassettenne dopo essere entrata nella Margaret's academy scopre di essere molto più di ciò che crede... le si presenterà davanti una, anzi più sfide, dove dovrà compiere delle scelte... e se dovesse fallire? e se n...