La lezione fu incredibilmente noiosa e lunga. Non finiva più, e oltre tutto continuavo a sentire i pensieri di Bumer. È incredibile quanto possa pensare un ragazzo!
«che palle» «questo pomeriggio dovrò fare un po' di esercizi» «ma che brutto è questo prof?!» «puzzano troppo di cane bagnato questi mannari, la doccia è un optional?» «mi si sta addormentando una gamba...» «come si scassina un armadietto con una forcina?» «avrei voglia di baciare la mia piccola vampirella»"Basta!" urlai mentre tutti erano in silenzio. mi alzai "ti prego smettila Bumer, sei insopportabile!"
Mi accorsi solo dopo che tutti mi stavano fissando con circospetto. Ma scusate voi non avete idea di come sia difficile sopportare i suoi cavolo di pensieri. E poi non seguivano minimamente un filo logico, giuro ci ho provato a trovarlo, ma è impossibile!
E poi a cosa gli serviva scassinare un armadietto?Durante la mia sfuriata, Bumer era sprofondato sempre di più nella sua sedia ed era diventato tutto rosso, peggio di me.
"Signorina, nessuno sta parlando... è sicura di stare bene?"
«oh perfetto ora mi prenderanno anche per pazza» dissi a Bumer.
«scusa è solo che.... non so come fermare i miei pensieri»era sinceramente dispiaciuto, o forse era solo imbarazzato perché avevo sfondato il muro della sua intimità.
"Non preoccuparti" dissi ad alta voce per sbaglio. ora ero sul serio ritenuta pazza. Mi riaccomodai sulle sue gambe.
A circa venti minuti dalla fine dell'ora terminammo la teoria e iniziammo la pratica.
"Prima di tutto fatevi passare la pietra con la runa dell'acqua... sono sicuro che quasi nessuna la ha mai vista o toccata tranne che nella prova di inizio anno. Oggi infatti studieremo le varie applicazioni di questo tipo di pietra." alzai gli occhi al cielo. «Evvai!»pensai sarcastica«in una lezione sull'acqua non utilizziamo l'elemento essenziale... L'acqua!»
Bumer sghignazzò stringendo ancora di più le sue mani ai miei fianchi. Eravamo nell'ultimo banco della classe, quindi la pietra arrivò da noi per ultima.
La presi tra le mani e questa tremolò leggermente, influenzata dalla mia energia, coma dal resto fece con tutti quelli della stanza essendo tutti dominatrici dell'elemento acqua. Era più nera del carbone, e su un lato erano state incise delle linee poco profonde di colore azzurro acqua, più tirante al verde secondo me, a forma di onde."Secondo voi cosa influenza questa pietra?" sbuffai sprofondando nelle gambe di Bumer. Appoggiai la schiena sui suoi pettorali scolpiti, e la testa nell'incavo del suo collo. Inspirai e fui inebriata dal suo solito profumo alle rose, fresco e dolce... un po' come lui.
Non vedevo l'ora di uscire dalla classe, e andare a mangiare qualcosa con Bumer... si mangiare qualcosa nonostante fossero le nove di mattina! cosa credete, che l'unica cosa che avessi ereditato dai mannari fossero i super poteri? a quanto pare anche la fame faceva parte del pacchetto Günj."Scusi signor Green?" Bumer alzò la testa di scatto rischiando di colpire anche la mia. "potrebbe portarmi la pietra?"
«puoi alzarti?» mi chiese con un po' di irritazione. Io annuii e mi spostai dalle sue gambe.
Prese in mano la pietra e la portò dal professore, ma a circa metà del tragitto la pietra cominciò a tremare e a fluttuare. Il professore lo guardò stupito a bocca aperta.
Io mi alzai di fretta e tolsi la pietra dalle sue mani. Non potevamo permettere a tutti di scoprire il nostro piccolo segreto. E ora dovevamo fuggire dalla classe prima che cominciassero a piovere domande
«fingi di stare male!» gli urlai.
«ma i vampiri non si ammalano»oh cacchio aveva ragione! beh voleva dire che dovevo fingere io. Finsi di svenire e Bumer mi acchiappò al volo dicendo "la porto in infermeria" e sgattaiolò veloce fuori dalla classe prima che qualcuno potesse ribattere.

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FantasyUna "normale" ragazza vampiro diciassettenne dopo essere entrata nella Margaret's academy scopre di essere molto più di ciò che crede... le si presenterà davanti una, anzi più sfide, dove dovrà compiere delle scelte... e se dovesse fallire? e se n...