la cosa era piu facile a dirsi che a farsi... dovevo trovare una persona in cinque diversi continenti, fra sette miliardi di persone supponendo che non sia sotto terra e che fosse ancora viva e vegeta.
cominciai a preoccuparmi, da dove dovevo cominciare? come facevo a trovarlo? a chi dovevo chiedere? ma soprattutto: era ancora vivo? Questa domanda mi rodeva il mio povero piccolo cuore freddo... cosa avrei fatto se avessi scoperta che non era vivo? non riuscivo ad immaginarmi la vita senza di lui: con la sua stupida arroganza e prudenza, il suo modo di tenermi fra le braccia baciandomi con delicatezza, ma non troppa... era il vampiro perfetto. Era il mio vampiro perfetto, e avrei fatto tutto cio in mio potere per fargli evitare una brutta fine! Non l'avrebbero passata liscia quelle quattro cacciatrici dei miei stivali...
"elis!" saltai per lo spavento "è la quarta volta che ti chiamo. allora?" mi ero dimenticata dell'esistenza di Blake per un momento
"ehm... cosa.. cioe' cosa mi hai chiesto?" chiesi un po' imbarazzata per la mia disattenzione... avete presente quando qualcuno ti chiede la stessa cosa tante volte ma tu non capisci niente? idem, stessa situazione. solo che la mia era peggio...
"ti ho chiesto" disse alzando le braccia e gli occhi al cielo un po' spazientito "dove cavolo andiamo!?"
hehehe... bella domanda. Mi sedetti su un marciapiede con le mani fra i capelli. Cosa credevo di fare? Ero stata una stupida a fuggire in quel modo. Dovevo restarmene nel mio letto e lasciare queste faccende a Black e Green. Ma che cavolo mi era pre... "Aspetta un secondo..."mi venne in mente un idea: l'altra notte avevo fatto quello strano sogno... Quello dove io ballavo con me stessa. Quindi voleva dire che da quel momento avevamo circa due o tre ore per capire dove cavolo era quella festa. Ritornai con la mente in quel sogno: tutti erano eleganti, e erano cacciatori. Si riusciva a intuire dai loro movimenti sciolti e composti. E poi.... Puzzavano di sangue umano e steroidi!
Alla porta d'entrata c'era un uomo alto e muscoloso, probabilmente un buttafuori. Quindi, di conseguenza, per entrare c'era bisogno di un invito... Dovevamo solo procurarcene uno o due.
Mi illuminai "andiamo in un bar qualsiasi" era un'idea folle, ma avrei fatto di tutto per trovare il mio Bumer... ah stavo parlando come una piccola vampirella in calore. che cosa ero diventata? tutta colpa di quel furbo che si era fatto catturare facilmente. ah...
"ma... perchè?" lo sapevo che non avrebbe capito così lo avvicinai a me e gli sussurrai il mio piano alle orecchie. Lui ovviamente non fu daccordo: infatti sbiancò di colpo."no, no... neanche se mi paghi! è un piano stupido, non funzionerà mai."
"ma quante storie!" dissi sbuffando "non lo faresti per la tua migliore amica?" dissi sbattendo gli occhi e facendo la faccina dolce...
lui borbottò qualcosa che non riuscii a capire bene. del tipo: che cosa non si fa per... e poi aveva abbassato troppo velocemente la voce e non ci avevo piu capito niente.
" si beh, c'è una piccola toppa nel tuo assurdo piano... come facciamo a capire chi è il cacciatore?" ah ma non capiva proprio un tubo...
"non è ovvio?" lui scosse la testa "passerai in forma di lupo di fronte alla porta d'entreta" lui si portò le mani al viso
"dimmi che mi stai prendendo in giro" disse con un tono turbato
gli indicai la mia faccia "ti sembra l'espessione di una che scherza?!" gli chiesi furibonda. LUi sospirò... "E va bene facciamolo"
Gironzolammo per quella città in cerca di un pub o bar, qualunque cosa andava bene. Finalmente un insegna si materializzò, per così dire, davanti a noi: "la freccia" ridacchiai fra me e me

STAI LEGGENDO
DIGITALIS
FantasiaUna "normale" ragazza vampiro diciassettenne dopo essere entrata nella Margaret's academy scopre di essere molto più di ciò che crede... le si presenterà davanti una, anzi più sfide, dove dovrà compiere delle scelte... e se dovesse fallire? e se n...